capitolo 61

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Kate

Dopo 3 mesi

Sono davanti all'edificio della Disco, ed è il mio primo giorno di registrazione della mia canzone, Melodies.

Entro e saluto la segretaria, poi mi dirigo verso lo studio di registrazione, dove già mi aspettano i produttori.

"Buongiorno bella" dice Victor, uno dei produttori.

"Buongiorno a te, Victor" sorrido, per poi posare le mie cose sul divano.

"Iniziamo?" chiede lui.

"Certo" sorrido, mettendo il telefono in tasca.

"Bene, entra" dice, indicandomi la 'cabina' di registrazione.

"Ah, un attimo" dice prima che io entri.

"Ho già in mente il videoclip della canzone" sorride "Ho per te un bellissimo completino sexy"

Lo guardo male.

"Io non indosso quelle cose" gli dico leggermente schifata. "E la canzone non c'entra niente con quello"

"Nuova canzone, nuovo stile" dice fiero.

Lo ignoro ed entro dentro, schifata.

Non farò mai un videoclip vestita in quel modo, per carità.

Ho il testo davanti e il microfono davanti alla faccia.

Fanno partire la musica, ed inizio a cantare, leggendo il testo.

Ma poco dopo mi fermano.

"Aspetta Kate, guarda un attimo" dice Victor "Io cambierei questa parte, anche la musica"

Dice facendomi vedere sul petto
di carta la parte nominata.

"E questa la melodia" fa partire una musica, decisamente brutta e non nel mio stile.

"Ma così non è più la mia canzone" gli dico.

"Non importa, fidati che così piacerà molto di più al pubblico" dice sorridendo.

"Ma veramente la canzone è mia, la canzone l'ho scritta io e anche la musica" dico.

"E noi siamo i tuoi produttori. Senza di noi non andrai da nessuna parte, perciò o fai ciò che ti diciamo o via" incrocia le braccia.

Alzo un sopracciglio e lo guardo male.

"Ciao" dico uscendo dalla cabina e prendendo le mie cose, per poi andarmene.

Alla canzone ci tengo, e avrei potuto dare una seconda possibilità, ma io avendo un certo carattere la pazienza non ce l'ho, perciò se si crede chissà chi per dirmi ciò che devo fare sulla mia canzone, allora ciaone.

Esco dall'edificio arrabbiata.

"Kate!" sento urlare il mio nome, perciò mi giro verso la voce.

"Ciao Ari" le dico, e noto che con lei ci sono Andrew, il suo ragazzo, e un altro ragazzo. È moro e alto.

"Ciao Andrew" lo saluto e ricambia.

Saluto con la mano il ragazzo, che non conosco.

"Ah, lui è Jack" dice Ariana.

"Piacere" allunga la mano, e gliela stringo.

"Anche tu ti chiami Jack?" dico sorridendo.

Far from you - Benji e FedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora