~Aesthetic: Rebecca Marrineti~È trascorso un mese dall'inizio delle lezioni. Superata la sorpresa iniziale, persino trasformare un fiore in frutto con poche gocce diventa normale amministrazione. La vita scorre frenetica ma lineare e avvenimenti sconcertanti come quelli della prima settimana non si sono riproposti: se il giorno seguente l'incidente tutti sono stati sorpresi dal nuovo cortissimo caschetto sfoggiato da Vandine, poche ore ed era già storia vecchia. Avrei voluto che l'accaduto le pesasse di più, ma il non farne menzione ha quantomeno accantonato i sospetti su di me e il rancore generale nei confronti delle terrestri. Non la considero una vittoria, ma neanche una sconfitta, del resto non è stato il peggio che mi è capitato in questi ultimi trenta giorni. No, quello è avvenuto il sabato successivo all'inizio dei corsi quando Rebecca è uscita presto e non è rientrata prima di domenica sera, lasciandomi sola senza spiegazioni. Alla fine non è occorso che dicesse niente, avevo già intuito il motivo e ne ho avuto conferma quando non mi è sfuggito come il professorino abbia evitato di restare solo con me e trascorso intere giornate con lei per le successive quattro settimane. Nonostante sia capitato di incontrarci - condivido ancora la stanza con la mia migliore amica - non sono stata degnata di uno straccio di scusa, né chiarimento, ignoro ancora quale sia l'effettivo ruolo dell'eroina, che cosa impegni la mia amica d'infanzia e come in tutto ciò rientri il picnic nel roseto.
L'unica ragione per cui non ho mollato è Tommaso. Sabato sera ha bussato, quando sono andata ad aprire ha notato i miei gonfi occhi arrossati ma non ha fatto commenti - allo stesso modo, non ho indugiato sul contorno violaceo del suo occhio sinistro - mi ha solo dato una tavoletta di cioccolato alle nocciole prima di sparire. Il giorno dopo è ricomparso, esordendo con: «Siamo entrambi liberi, motivo per cui oggi sorbirai la mia presenza che ti porta in esplorazione e ti salva dal cibo della mensa.»
Ho accettato per riflesso, dal suo tono sembrava un'imposizione più che una proposta, ma riflettendoci era certo che se avessi rifiutato non avrebbe insistito; ho imparato a conoscerlo e lo stesso vale al contrario: era cosciente che mi occorreva una spinta forte per trascinarmi fuori dallo stato comatoso in cui ero sprofondata.
«È un appuntamento?» ho chiesto con un sorriso tirato, con l'unica intenzione di prendere tempo, pur avendo acconsentito non ero molto propensa a vestirmi.
«Per niente.» Con l'unica intenzione di prendere tempo. Il solo motivo per cui non gli ho sbattuto la porta in faccia era perché aveva una mano a tenerla. Non avevo voglia di altri stupidi giochetti, la cocente delusione del giorno prima era ancora troppo fresca perché potessi reggere il suo incomprensibile comportamento sfuggente. Delle tre affermazioni, una era vera. «Se lo fosse, ci saremmo accordati prima. Questa è una sconsiderata decisione dell'ultimo secondo a cui speravo di trovare un complice altrettanto folle.»
Per quanto allettante, restare appallottolata sotto le coperte non regge il confronto con l'esplorare la zona con qualcuno che la conosce meglio e potrebbe (in)volontariamente lasciarsi sfuggire preziosi segreti.
«Ripassa tra dieci minuti.» Ho ceduto e mi sono vestita con un pantalone in denim e una camicetta che stavo per prendere bianca, ma all'ultimo ho afferrato azzurra. Il regolamento imponeva di indossare sempre la divisa quando ci si muoveva sul terreno scolastico, ma i festivi si era meno fiscali sul colore unico.
Dopo il tempo concordato, ha ribussato e mi sono lasciata scortare. Camminavano fianco a fianco con le braccia che ondeggiavano ad ogni passo, più volte ho visto la sua mano arrivare fin quasi a sfiorare la mia ma riallontanarsi subito dopo. Quel ripetuto mancato contatto però non è sufficiente a smorzare il sorriso trionfo di cui Tommaso si è accorto. «Perché quell'espressione?» ha chiesto, quasi spazientito.
STAI LEGGENDO
Incanto
Fantasy"Quando l'eroina si manifesterà occhi di gelo e capelli di fiamma avrà vestiti di luce e intenti di tenebra sfoggerà." Larissa Seleucida ha occhi azzurro ghiaccio ma non è l'eroina di cui parla la profezia. La prescelta è Rebecca, la sua migliore am...