«Una falena... Perché mai la nobiltà del fuoco extraterrestre dovrebbe avere come stemma una falena e un motto in latino?»
«È una falena tra le fiamme. In ogni caso, non tutta la nobiltà, solo la Corona e gli Ignatus, si differenziano perché i secondi hanno le ali chiuse, ma sono simili perché quando c'era il re cercavano di attirarne i favori.»
«Quindi ho ricevuto una falena perché come una sciocca mi sono lasciata bruciare dalle fiamme cui io stessa sono andata incontro?»
«Hai ricevuto una falena perché hai dato potere alla famiglia. La fiamma brucia la falena, ma solo se la falena si avvicina, se ciò non accadesse, la fiamma non potrebbe raggiungerla e bruciarla, è la falena a conferire il potere alla fiamma.»
«Che filosofia contorta... E la frase in latino?»
«Non vedo perché ti sorprenda. I romani hanno conquistato molti territori, non tutti sul medesimo pianeta.»
«Certo... E Babbo Natale esiste.»
«Solo perché non sono sopravvissute fonti della colonizzazione universale, non vuol dire che non sia accaduta. I riferimenti alla magia sono più facili da trovare, quelli su altre fonti di vita sono andati perduti durante il Medioevo. Grave, ma ha spinto a trovare un'alternativa alla magia.»
«Quindi la Santa Inquisizione ci ha salvati dall'estinzione di massa?»
«Non ho citato la Santa Inquisizione, ma riguardo al signor Natale...»
È assurdo.
È tutto molto assurdo, credo sia per questo che mi è tornata in mente la conversazione di prima con Ben, perché sto per fare qualcos'altro di molto assurdo.
Busso sulla superficie in legno scuro e attendo. Sento dei passi affrettarsi e lo scatto della serratura.
«Lara, che piacere! Come sono andate le vacanze?» Tellula si avvicina per abbracciarmi, ma io indietreggio e lei si ferma sotto lo stipite.
«C'è qualcuno?» Il piano in cui risiede Tea è destinato ai discepoli del professor Meven, in particolare lei divide la stanza con le altre maghe della terra.
Tea scuote la testa, specchiando subito la mia espressione seria. «Si godono l'ultimo pomeriggio di vacanza, io sto concludendo il rapporto del gala che devo consegnare domani, ma dimmi tutto, c'è qualche problema?»
Non annuisco, né fornisco spiegazioni, controllo circospetta il corridoio e poi abbasso la mano che tenevo sul cuore e lascio che guardi.
«"Servizio reso alla corona", eh? Si dice così adesso? Il modo elegante di definire una puttana.» Qualsiasi traccia di affetto è sparita dal volto di Tellula. «I miei complimenti, te lo sei lavorato bene, lo devo ammettere, ci hai messo davvero poco... Come ci sei riuscita, ti sei fatta mettere incinta?» Il calore nella sua voce è gelato. «Fammi un piacere, non scomodarti a mandarmi l'invito, non vorrei essere indecorosa nel declinarlo.»
Mi si serra lo stomaco. Non sarei mai dovuta venire. Senza neanche provare a difendermi, giro i tacchi e torno per il corridoio da cui sono venuta con lentezza, cercando di preservare un minimo di dignità. Con mia sorpresa, mi sento richiamare e mi fermo a vedere Tea corrermi incontro. Felpa e leggins le consentono più movimento del solito e le scarpe da ginnastica le permettono di raggiungermi in poco, nonostante svelino che sia più bassa di me.
«Che c'è?» la interrogo atona.
«Dove stai andando? Credevo volessi parlare» dice Tea, di nuovo in modalità amica premurosa.
STAI LEGGENDO
Incanto
Fantasy"Quando l'eroina si manifesterà occhi di gelo e capelli di fiamma avrà vestiti di luce e intenti di tenebra sfoggerà." Larissa Seleucida ha occhi azzurro ghiaccio ma non è l'eroina di cui parla la profezia. La prescelta è Rebecca, la sua migliore am...