Capitolo 12

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Vorrei baciarti, mi ha detto.
Spalanco gli occhi, voltando la testa verso di lui che mi sta guardando con quei suoi occhi marroni più lucenti per via della luna.
Mi afferra i capelli e spinge la sua fronte a toccare la mia.
Cosa sta facendo? Non avrà intenzione di baciarmi sul serio vero?
Lo vedo avvicinare la bocca alla mia e poi chiudere gli occhi, in un attimo le sue labbra sono sulle mie senza che io possa fermarle.
Credo di star spalancando ancora di più gli occhi e di aver trattenuto il respiro.
Io sembro l'unico a disagio, perché lui inizia a muove le labbra aspettando una mia reazione, che però non credo arriverà.
Mette l'altra sua mano sulla mia spalla, e mi scuote leggermente, per farmi reagire.
Inaspettatamente riprendo a respirare e cerco di rilassarmi.
È ubriaco, giusto? Domani cosa cambierà se l'ho baciato o meno? Non si ricorderà nulla.
Prendo il suo viso con entrambe le mani e lo avvicino di più a me, anche se è quasi impossibile dato che è praticamente steso su di me. Ricambio il suo bacio e tutto mi sembra andare per il verso giusto.
Le sue labbra sono così morbide, e così calde e...no.
Proprio nel momento in cui Stiles approfondisce il bacio, mi risveglio dalla trance e lo spingo via, facendolo cadere a terra, prima di scappare via e andare a dormire nel letto matrimoniale della stanza abbandonata. {non so se avete capito a quale stanza mi riferisco, ma a quella che nel capitolo in cui ho descritto la casa, in cui Derek si sente male nel pensare a cosa serva una stanza matrimoniale in una casa di fidanzati}.
Non doveva andare così.

STILES' POV
Credo di non aver dormito, e se l'ho fatto, non me lo ricordo.
Sono qui da ore, a fissare il soffitto, ripensando a quello che è successo ieri notte.
In realtà non ero ubriaco, e credo di non esserlo nemmeno sembrato, però non ho detto niente quando Derek lo credeva.
E perché? Perché volevo una giustificazione alle cazzate che faccio ovvio.
Baciarlo è stato davvero magnifico, anche se non ho idea da dove mi sia uscita quella frase, ne con quale coraggio io abbia fatto una cosa del genere.
All'inizio ho sentito come se volesse spingermi via, ma poi ha ricambiato, e stavo quasi per andare oltre, quando poi a quanto pare lui si è reso conto di quello che stava facendo ed è corso via.
Quando scenderò per la colazione e lo incontrerò, farò finta di non ricordarmi nulla e sarà tutto come prima. Come se non fosse successo niente.
È quello che vuole, no?

Ma appena scendo a colazione cambio subito idea. Lui mi sta decisamente ignorando.
Non ha risposto nemmeno quando gli ho detto buongiorno, figuriamoci quando ho cercato di parlargli o chiedergli semplici cose.
Gli altri ragazzi ci guardavano in modo strano, quindi credo che per ora non parlerà con me, quindi dovrò aspettare un po'.
Mentre lo vedo uscire fuori diretto chissà dove penso a una cosa.
Io avevo la scusa di essere ubriaco per averlo baciato, anche se non era vero, ma lui di certo non lo sapeva. Lui che scusa ha per aver ricambiato il mio bacio? Nessuna ragione.
Con uno sbuffo gli vado dietro, attento a non farmi vedere mentre lo seguo.

Alla fine è semplicemente andato sulla spiaggia, ma in una piccola radura seminascosta da chi ci passa affianco, da alcuni scogli. È stato difficile non farmi notare, dato che rischiavo di cadere ad ogni passo, ma alla fine credo di avercela fatta.
O almeno lo credevo prima che Derek si girasse verso di me e mi fissasse in quel modo intenso che mi fa impazzire.
-Perché mi hai seguito?- mi chiede in un sussurro. Ha delle occhiaie profonde sotto gli occhi. Non hai dormito nemmeno tu Derek, pensando al meraviglioso bacio che ci siamo scambiati ieri notte?
-Volevo parlarti.- mi avvicino a lui, mettendogli una mano sul petto ed impedendogli di scappare.
Lui fissa la mia mano, poi alza lo sguardo su di me, osservandomi come a volermi scavare dentro, poi mette una mano dietro il mio collo, e con il pollice comincia ad accarezzarmi la guancia.
-Io non sono gay.- mi dice.
Apro bocca per rispondere, ma l'aria sembra quasi mancarmi quando le sue labbra si poggiano sulle mie in un bacio selvaggio, che non ha niente a che fare con quello di ieri.
Metto le mani nei suoi capelli, e lo spingo verso di me.
Che cosa sta succedendo?
Dopo un tempo che pare infinito, si stacca da me, e osserva le mie labbra che sicuramente saranno rosse e gonfie come le sue, mentre cerca di riprendere fiato.
-Io non sono gay.- ripete, prima di correre via.

Spazio MOIII
Okay, volevo aggiornare subito perché avevo troppe idee per questo capitolo e non ce la facevo davvero proprio ad aspettare qualche giorno per il prossimo aggiornamento.
In realtà il capitolo è andato dalla parte opposta a quella in cui doveva andare all'inizio, ma credo che alla fine abbiate capito un po' tutti che il mio cervello fa quel che gli pare.
Vi scongiuro di lasciare qualche commento, vi sta piacendo la storia? Se no, c'è qualcosa che vorreste che accadesse in modo diverso? Se si, perché? Spero che rispondiate alle mie curiosità almeno in questo piccolo ritaglio.
Vi ringrazio come sempre delle 900 visualizzazioni.
Kisses,
-pll2016

Quello che le telecamere non vedono [STEREK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora