Non so cosa mi sia preso poco fa, perché io l'abbia baciato in quel modo, e perché abbia detto quelle cose, anche se è solo la verità.
Io non sono gay. Semplicemente, Stiles sta pian piano diventando una persona importante per me, e la serata di ieri mi ha scombussolato.
Dovremmo mettere in chiaro che non succederà più niente del genere.
Se lui è interessato a me in qualche modo, allora sarà un interesse a senso unico.
Ritorno alla casa, e decido di farmi un bagno in piscina, quindi vado nella cabina armadio per mettermi un costume.
Quando scendo al piano di sotto per uscire, vedo Stiles seduto al tavolo della cucina con un bicchiere di latte in mano mentre guarda fuori dalla finestra.
Appena sente i miei passi, volta di scatto la testa verso di me, e fa per aprire bocca, ma io fingo un colpo di tosse e mi affretto ad uscire dalla porta.
Faccio un tuffo bomba, e subito l'acqua mi avvolge, levandomi i pensieri dalla testa per un attimo.
Appena riemergo, il sole mi acceca, quindi chiudo gli occhi e mi lascio galleggiare.
Dopo poco sento qualcuno tuffarsi poco lontano da me, ma non me ne preoccupo, ne apro gli occhi per scoprire chi sia, la piscina è abbastanza grande, e può dare a due persone la possibilità di stare comodi e abbastanza lontani l'uno dall'altro.
A un certo punto sento una mano che mi accarezza i capelli, quindi apro gli occhi di scatto e noto Stiles in piedi davanti alla mia testa che guarda verso il basso verso di me.-Quindi non sei gay.- mi dice sorridendo.
-Cosa stai cercando di fare?- gli chiedo, senza rispondere alla sua domanda scomoda.
Sbuffa ridacchiando, e poi mi da un colpetto sulla spalla. -Un massaggio, quindi chiudi gli occhi.-
Lo guardo male, per metterlo in guardia, e credo che gli abbia trasmesso il messaggio giusto "fai qualcosa di sbagliato e ti ammazzo" perché alza gli occhi al cielo e poi mi sbatte una mano in faccia per farmi chiude gli occhi a forza. No ma vai con calma.
A questo punto non posso fare altro che rassegnarmi, quindi cercando di rilassarmi il più possibile, chiudo gli occhi cercando di dimenticare che è Stiles quello che mi ha appena offerto un massaggio.
Inizia a farmi un massaggio alla nuca con piccoli movimenti, per poi passare alle tempie.
In poco tempo sento il ma di testa che ho da ieri a causa dei troppi pensieri, iniziare a diminuire.
Dopo quello che mi pare troppo poco tempo, si sposta sul collo e poi sulle clavicole. Sento la sua faccia sempre più vicina alla mia, per poter raggiungere meglio i vari punti, e cerco di non pensare al motivo per cui non si sia spostato di lato, se proprio non ci arrivava.
-Per caso mi hai tenuto nascosto che fai anche il massaggiatore?- dico, senza aprire gli occhi, godendomi il massaggio che ora si è spostato sulle spalle.
Una risata sussurrata arriva vicino al mio orecchio, anche più vicina di quanto aspettassi, e la cosa mi preoccupa.
-Fra tutte le cose che ancora non sai di me, questa è l'ultima di cui ti dovresti preoccupare.- è per caso un tono malizioso quello che sento?
-Ah si? Tipo cosa?- chiedo, aprendo un occhio, ma subito lo richiudo per la troppa luce.
-Lo sai che durante i massaggi bisogna stare in silenzio?- mi tira un ennesimo colpetto sulla spalla per farmi stare zitto.
Senza replicare, chiudo la bocca un'altra volta.
Il massaggio ora si sposta agli addominali e poi alla schiena. Però sembra non essere deciso, perché ritorna ora sugli addominali e ora sulla schiena, in movimenti sempre più decisi.
Adesso il suo mento praticamente tocca le mie labbra, e sento che la sua mano si sta spostando sempre più in basso.
Mettendo una mano sott'acqua, senza però aprire gli occhi, stringo la sua coscia con forza, facendolo sussultare.
-Cosa stai facendo?- gli chiedo con tono apparentemente calmo.
-Non vedo quale sia il problema. Non sei gay giusto? Questo è un semplice massaggio.- sta cercando di provocarmi lo so.
Sposto la mano sulla sua caviglia, e lo spingo sott'acqua, mentre mi immergo anch'io e faccio aderire la sua schiena al bordo della piscina.
Avvicino la bocca alla sua, e gli lascio un bacio a stampo con forza, fino a quando non sento i polmoni che chiedono aria, quindi staccandomi da lui, riemergo.
Lo vedo risalire subito dopo di me, con gli occhi spalancati e il fiatone.
La sua faccia spiazzata rischia quasi di farmi ridere, ma devo andare avanti con il mio piano. Non può provocarmi e pensare di farla liscia.
Mi avvicino di poco a lui, fino ad essere a una piccola distanza dal suo viso, e gli sussurro a un soffio dalle labbra, guardandolo meglio occhi -se pensi di riuscire a giocare con me, ti posso solo dire che a questo gioco si può anche giocare in due.-
Faccio un enorme sorriso, ed esco dalla piscina allontanandomi, non prima di aver ammiccato nella sua direzione.Spazio MOIII
So che non ci sono molti dialoghi in questo capitolo, ma adoro il fatto che si stuzzichino, davvero. Se pensate che sia una di quelle storie scontate, in cui basta stuzzicarsi un poco ed è subito amore, vi sbagliate di grosso! Sarà più difficile di quanto immaginiate.
SIAMO ARRIVATI A 1K NON SO DAVVERO COME RINGRAZIARVI. IERI SERA QUANDO L'HO SCOPERTO SONO IMPAZZITA, POTETE CHIEDERE ALLE MIE AMICHE. POSSO SOLO DIRVI 1K VOLTE GRAZIE!
Come sempre votate e commentate, al prossimo aggiornamento.
Baci
-pll2016
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Quello che le telecamere non vedono [STEREK]
FanfictionSei coppie si ritrovano su un'isola deserta per un mese, i ragazzi da una parte e le ragazze dall'altra. Ogni ragazzo non potrà avere contatti per tutta la durata della vacanza con la propria fidanzata. Sull'isola delle ragazze ci saranno sei ragaz...