Capitolo 43

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Un altro anno dopo

STILES' POV
Credo di non essere mai stato così agitato come ora.
È da tutta la mattina che continuo a girare per la stanza, ora aggiustandomi meglio la cravatta, ora abbassando la manica della camicia per nascondere il più possibile la fottuta cicatrice, l'orrore della mia vita.
Non so cosa avrei fatto se non ci fosse stato Derek con me dopo l'incendio, credo che sarei caduto in depressione come dopo la morte di mia madre, senza più uscirne.
Qualcuno entra nella stanza, interrompendo i miei pensieri.
-Wow, li c'è tanta di quella gente!- dice Nick entrando subito dopo Scott.
-Calmati.- mi dice infatti lui, mettendomi le mani sulle spalle.
-Io sto per sposarmi e tu mi dici di calmarmi?-
-Si, io ti dico di calmarmi. Ti ricordo quanto sei stato essenziale il giorno del mio matrimonio, per non parlare del giorno della nascita di Cory. Quindi mi sembra ovvio che ora devo dirti semplicemente di stare calmo. Derek è già li che ti aspetta, e tu sei fantastico e non potete amarvi più di così. Tutto sarà perfetto.-
Lo guardo negli occhi per quello che sembra un tempo interminabile, fino a quando non si sente un cellulare squillare.
-Scusate è il mio. Lucas non fa altro che chiamare, credo stia entrando nel panico.-
-È stata una bruttissima idea sposarci una settimana dopo l'apertura del nuovo locale, io lo sapevo.-
Dopo quasi tre anni dall'apertura del Ford Island, che è ormai diventato uno dei punti di ritrovo più in della città, ho deciso di ampliare la mia attività e aprire un ristorante a poca distanza dal locale principale, il Ford Island: The restaurant. L'apertura del ristorante ha fatto così tanto scalpore che è stato in poco tempo preso d'assalto, e non per vantarmi, ma abbiamo il registro pieno di prenotazioni fini al mese prossimo.
A quanto pare, questo eccessivo afflusso di clienti fa perdere la calma a Lucas, il mio nuovo chef, che non fa altro che chiamare da due giorni per qualsiasi cosa.
Quando credo di star per avere un attacco di panico per il troppo nervosismo, vedo Scott sospirare rumorosamente, prima di spingermi verso la porta.
-Lucas può benissimo cavarsela da solo. Adesso andiamo che siamo anche in ritardo, e tutti stanno solo aspettando te.-
Usciamo dal piccolo salotto, ed ecco mio padre, vestito elegante che mi aspetta con un sorriso smagliante.
-Sei pronto figliolo?- mi sussurra in un orecchio abbracciandomi.
-Solo se mi sostieni, papà.-
-Sarò sempre con te.-
Mi prende a braccetto, e le porte si spalancano.
Cominciamo a camminare mentre la musica parte, e Dio, non credevo ci sarebbero state così tante persone.
Mi sento arrossire, sotto lo sguardo ammirato di tutta la gente sorridente, che mi guarda mentre percorro la navata verso il mio quasi marito.
Ed eccolo lì, il mio caro gigante buono, il mio Derek.
Non può essere più bello di così, sembra quasi brillare.
Mio padre mi lascia affianco a lui sorridendo, e io non posso fare altro che prendergli entrambe le mani, mimando con il labiale un "sei bellissimo" che non fa altro che farlo sorridere.
-Siamo qui riuniti oggi per unire nel vincolo del matrimonio questi due uomini.-
Il sindaco di Los Angeles comincia a parlare, ma io non lo ascolto, tanto sono preso ad osservare Derek in tutti i suoi particolari.
Il suo completo elegante, che gli fascia elegantemente le spalle, il fiore appoggiato sull'occhiello della giacca, l'accenno di barba sulla mascella, il suo sorriso, che in questo momento è solo per me.
Quasi non mi accorgo di Derek che si stacca da me per prendere la fede che gli sta porgendo il piccolo Cory.
-Vuoi tu, Derek Hale, prendere Mieczyslaw Stilinski come tuo sposo, promettendo di essergli fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita?- dice il sindaco, naturalmente sbagliando la pronuncia del mio nome.
-Lo voglio.- sorride smagliante Derek, per poi mettermi la fede al dito.
-Vuoi tu Mieczyslaw Stilinski, prendere Derek Hale come tuo sposo, promettendo di essergli fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita?-
-Lo voglio.- dico senza esitazione, e con il cuore che batte forte, prendo la fede, infilandola sull'anulare di Derek.
-Con il potere conferitomi dallo Stato, vi dichiaro marito e marito. Ora può baciare lo sposo.-
Dice, riferendosi a Derek, con un sorriso smagliante.
E mentre tutti applaudono, ecco che Derek mi bacia, e tutto sembra di nuovo avere un senso, e tutto sembra essere così perfetto.
E in un solo momento mi rendo conto che finalmente ci siamo sposati, siamo uniti a vita.
-Ti amo così tanto.- mi dice Derek, tenendomi stretto contro di lui.
-Ti amo anch'io, ora e per sempre.- gli dico, ricambiando la sua stretta.

Spazio MOIII
-1
STO PIANGENDO MALE. FINALMENTE SI SONO SPOSATI E IO SONO COSÌ FIERA DI LORO COME UNA MADRE. DIO DOPO TUTTO QUELLO CHE HANNO PASSATO STANNO PER AVERE IL LORO FINALE (LIETO FINO O NO? BHOOO)
Volevo ringraziarvi per le 18,5K, e anche per il non abbandonarmi ora che la storia è quasi conclusa.
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-pll2016

Quello che le telecamere non vedono [STEREK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora