-É stato davvero un piacere conoscerti Stiles!- dice Laura prima di sorridere a Stiles. Cora invece si butta ancora une volta fra le sue braccia mentre Stiles la stringe forte a sè.
Quando arriva il turno di Peter, lui non dice nulla, limitandosi a stringergli la mano, serio.
Saluto un'ultima volta la mia famiglia, prima di uscire dal ristorante mano nella mano con Stiles.
-Caro il mio festeggiato, mi dispiace dirti che ora dovrò guidare io.- mi dice Stiles prima di rubarmi le chiavi della macchina di mano.
-E perché?- dico io guardandolo con le sopracciglia alzate.
-Perché ti devo portare in un posto a sorpresa, e non ho mica imparato la strada a memoria per niente.-
Sollevo gli occhi al cielo senza dire altro, prima di sedermi sul posto del passeggero.
-Se fai qualcosa alla mia macchina, ti ammazzo.- gli dico serio.
Lui mi guarda con uno sguardo a dir poco spaventando, prima di ridacchiare e partire.Dopo quella che mi sembra un eternità, finalmente parcheggiamo, e ci rechiamo verso il porto.
-Mi spieghi dove stiamo andando?- gli dico, strattonandogli la mano, che come al solito stringeva la mia.
-Smettila di insistere, siamo quasi arrivati.-
Sbuffo per l'ennesima volta, fino a quando, Stiles non si ferma davanti a una barca, la "Teen Wolf".
-Puoi spiegarmi adesso cosa ci facciamo davanti a questa barca?-
-Taci!- mi tira uno schiaffetto sul braccio, prima di girarsi verso un uomo che si trova sulla barca.
-Buongiorno, lei è Stiles Stilinski?-
-Buongiorno, sono io.-
-Prego venite.- dice, prima di recarsi di nuovo verso il timone.
Con un sorriso, Stiles mi fa segno di salire a bordo. Ancora un po' riluttante, lo seguo, salendo sulla barca.
-Quando volete, possiamo partire.- dice il capitano, avvicinandosi.
-Anche ora, grazie.- risponde Stiles con un grande sorriso sulle labbra.
-Allora, vi auguro un buon viaggio.- sorride il capitano nella nostra direzione, prima di lasciarci soli, per poter condurre la barca.
-Quindi, mi hai regalato un viaggio in barca per il compleanno?- dico io a bocca aperta, mentre la barca comincia a muoversi lentamente.
Lui annuisce, sorridendo ancora di più.
-Ma è sempre stato un mio sogno fare un giro in barca, come facevi a saperlo?- gli dico sorpreso, mentre la terra si allontana sempre di più.
-Sono un mago lo so.- dice ridacchiando, prima di baciarmi.
Mi prende per mano, per poi portarmi verso un tavolo con dello champagne e qualche stuzzichino.
Versa lo champagne in due bicchieri, prima di porgermene uno.
-Brindiamo.- dice, sollevando il calice in aria.
-Al compleanno migliore di sempre.- dico in risposta, prima di far scontrare i bicchieri.Alla fine ci siamo seduti vicino alla ringhiera, giusto a strapiombo dell'oceano, Stiles fra le mie gambe, con la testa poggiata sul mio petto.
-Ti mancano a volte?- mi dice Stiles, dopo qualche attimo di silenzio.
Lo guardo, non capendo.
-I tuoi genitori.- mi dice, quando vede che non rispondo.
Sospiro, prima di riportare il mio sguardo sul mare in movimento.
-Quasi sempre, soprattutto in momenti come questo, mi manca festeggiare i compleanni con loro, o fare delle semplici cene di famiglia.-
-Sai, ti capisco più di quanto tu creda, e non so nemmeno perché non te l'abbia detto prima, qualcosa mi impediva di raccontarti il resto della mia storia, perché mi sono trasferito a Miami, lasciando mio padre da solo a Beacon Hills. Ma adesso non voglio più nascondere nulla.
Durante l'ultimo anno di college, mio padre mi chiamò preoccupato, dicendo che da un paio di settimane, mia madre non riusciva più a dormire, e che ormai si sentiva così senza forze, che non riusciva più nemmeno ad alzarsi dal letto. Preoccupato, ritornai nella mia città, per poter andare insieme ai miei genitori a una visita, e dopo diverse analisi, si scoprì che era malata. Insonnia familiare fatale, la chiamarono. Dissero che non c'erano cure, dato che la malattia è abbastanza rara, e che avrebbe portato alla morte, entro poche settimane.
Rimasi vicino a mia madre per tutto il tempo, mentre cercava di dormire, ma non ci riusciva, i suoi occhi non si chiudevano mai e le forze andavano sempre diminuendo, fino a quando i suoi occhi non si chiusero per sempre.
Quel giorno il mondo mi cadde addosso, non riuscivo più a vivere, non mangiavo, non bevevo, passavo tutto il mio tempo a piangere, facendo addolorare ancora di più mio padre, che non solo aveva perso una moglie, ma credeva di star per perdere anche suo figlio. Alla fine, per potermi risollevare, sono dovuto partire, in un posto che non contenesse ricordi della famiglia felice che ora non ho più.-
Osservo Stiles con gli occhi lucidi, mentre si asciuga una lacrima.
Lo faccio girare verso di me, asciugo le lacrime che cominciano a scendere dai suoi occhi senza controllo, per poi poggiare la fronte sulla sua.
-Penso che, dovunque sia tua madre ora, sia fiera di come tu sia diventato, e di come tu sia andato avanti, nonostante il dolore.-
Stiles mi butta le braccia al collo, cominciando a singhiozzare, mentre anche per me risulta difficile trattenere il dolore.
Allora per una volta, decido di abbassare le mie barriere e non vergognarmi di piangere.
Abbraccio Stiles più forte che posso, mentre lacrime calde mi solcano il viso, mentre fra le lacrime, cerchiamo di farci forza a vicenda.Spazio MOII
Io non so da dove sia uscito questo capitolo davvero. Non avevo intenzione di scrivere niente di così triste, però quando ero arrivata a metà, mi sono trovata a cercare su internet informazioni sulla malattia e ora ecco qui.
Spero che nonostante tutto il capitolo vi piaccia.
Adesso, lasciando un attimo perdere la depressione che mi accompagna a causa di questo capitolo, ho aggiornato oggi dato che stasera arriveranno i miei parenti dall'Italia, quindi addio calma! Spero di riuscire ad aggiornare abbastanza spesso in ogni caso.
Vi ringrazio tantissimo per le 12,5K visualizzazioni, non so davvero più cosa dire per descrivere la gioia che mi procurate.
Come sempre votate e commentate.
Al prossimo aggiornamento, si spera un po' più Happy,
-pll2016
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Quello che le telecamere non vedono [STEREK]
FanfictionSei coppie si ritrovano su un'isola deserta per un mese, i ragazzi da una parte e le ragazze dall'altra. Ogni ragazzo non potrà avere contatti per tutta la durata della vacanza con la propria fidanzata. Sull'isola delle ragazze ci saranno sei ragaz...