22. Occhi profondi

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*Si consiglia di avviare il video qui sopra*

Servirebbe avere occhi profondi, grandi
Come due pozzi neri
Per buttarci dentro quello che vedi
E pure l'amore che non cedi

Servirebbe avere gli occhi profondi
Per imprigionare la tua assenza
Non lasciarla mai venire fuori
Perché non diventi dipendenza

Servirebbe avere gli occhi profondi Per imprigionare la tua assenza Non lasciarla mai venire fuori Perché non diventi dipendenza

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Avevo perso tutto.
Lui non mi amava, forse non lo aveva mai fatto. Mi sentivo tradita, abbandonata, disillusa. Era come essere prigionieri di un incubo in cui sai che non ti risvegliarai facilmente.

Trascorsi tutta la notte piangendo, fino al punto di prosciugarmi. Il dolore era troppo forte... come potevo anche minimamente pensare che avrei dovuto lasciarlo andare? Io non ce la facevo. Sapevo che non ce l'avrei mai fatta.

Al mattino mi vestì velocemente, con le prime cose che trovai in camera, e mi diressi in caffetteria. Avevo bisogno di parlare con Johnny.
Erano appena le 8 del mattino, ma sapevo che lo avrei trovato al locale: era sua abitudine arrivare almeno un'ora prima dell'apertura, per sistemare ogni cosa.
Bussai freneticamente alla vetrata della porta, ancora oscurata da una tendina.
Johnny la spostò per vedere chi fosse e sobbalzò alla mia vista.
Mi fece entrare "... Che cosa è successo, ragazza?!" si accorse subito degli occhi gonfi.
Mi buttai fra le sue braccia, scoppiando in un pianto isterico "Oh, Johnny! Avevi ragione! Hai sempre avuto ragione!"
Mi fece sedere a uno dei tavolini, era palesemente sconvolto e confuso.
"È successo qualcosa di grave?!... Parla Suzanne!" mi disse, scuotendomi.
"... Mi ha solo presa in giro..." sussurai con un filo di voce, tra me e me.
A quel punto Johnny capì "... È quell'uomo, vero?"
Gli feci di sì con la testa, singhiozzando.
"Okay... adesso calmati e cerca di spiegarmi bene cosa è successo." si sedette e mi porse dei tovagliolini per asciugare le lacrime.
Gli raccontai nel dettaglio degli ultimi mesi e della notte prima, lui mi ascoltava alternando diverse espressioni facciali e stati d'animo.
"Pensi che ti abbia detto la verità?" disse di colpo, quando finì di raccontare.
Lo guardai, senza capire "...La verità su cosa?"
"Pensi che ti abbia davvero tradita?"
Esitai, "...Perché avrebbe dovuto inventare una cosa del genere?!"
Johnny sospirò e si alzò dalla sedia. Si accese una sigaretta e guardando dalla finestra continuò "C'è solo un motivo per cui avrebbe potuto farlo..." aspirò e sputò via il fumo "...Per nascondere qualcosa di più grande."
"È assurdo." dissi istintivamente.
"Ascolta, ragazza... Forse hai ragione, non sarò tuo padre, ma fidati delle parole di un vecchio con un po' di esperienza e un matrimonio alle spalle: quell'uomo ti amava. Si percepiva immediatamente. Si... è vero, avevo dei pregiudizi verso di lui e mi dispiace... mi dispiace per la discussione di quel giorno, davvero. Ma quando quella mattina entrò per comprare dei croissant da portarti... beh, non ti so spiegare perché... ma un uomo lo capisce quando un altro uomo è innamorato."
Lo guardai con gli occhi lucidi e stanchi, poi rimasi in silenzio.
Spense la sigaretta in un posacenere e si avvicinò, posandomi una mano sulla spalla "Prova ad andare a fondo a questa storia, se ci tieni davvero. Se no, dimenticalo. Toglitelo per sempre dalla testa e va avanti! Ma devi fare quello che ti rende felice. Non quello che è più giusto. Guarda me... ho passato 60 anni della mia vita pensando di aver fatto sempre le cose nel modo giusto. E adesso, come mi ritrovo? Te lo dico io, ragazza: vecchio, solo e incazzato col mondo! Quindi fottitene, vivi e sii felice... non pensare a cosa è giusto per me o per chiunque altro. Pensa a ciò che ti rende felice, a ciò che ti rende VIVA! Forse sì... ci sbatterai di nuovo la testa, ma è pur sempre meglio di non averci nemmeno provato."

Mi asciugai in fretta una lacrima, che mi rigò il viso. Mi alzai e corsi ad abbracciarlo.
"Saresti stato un magnifico padre, Johnny."

Io mi scordo di dimenticarti
Sei negli occhi e via da lì non scendi
Come fai, tu lo sai a restare in equilibrio

Non ricordo di non ricordarti
Sei negli occhi e via da lì non scendi
Inseparabili ma separati

Come fai, tu lo sai a restare in superficie
E non sprofondi mai
E non sprofondi mai

Come fai, tu lo sai a restare in superficie E non sprofondi mai E non sprofondi mai

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Lost in your shady face - L'ombra del tuo viso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora