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Janette... Janette... Janette...
Quel nome mi rimbalzava in testa senza darmi tregua.
"Amore, che hai?" mi disse Christopher, notando il mio sguardo perso nei pensieri.
"No, nulla... solo un leggero mal di testa..."
Eravamo nella sua camera da letto, stesi tra le coperte disfatte. Avevamo fatto l'amore, ma era stato diverso. Io ero diversa. Da parecchi giorni avevo serie difficoltà a rimanere al 100% presente in quello che mi succedeva. Non facevo altro che pensare a ciò che mi aveva raccontato Miss Dalloway.
Ormai ero decisa ad andare a fondo a quella storia, a fare luce sul mio passato, affrontandolo una volta per tutte. Per 22 anni ero fuggita dai miei demoni... forse per paura, per il timore di soffrire ancora di più. Ma la verità è che rifugiarsi dentro a delle certezze non ti farà sentire meglio. Ti renderà solo più illusa. E questo finalmente lo avevo capito."Tu non hai solo mal di testa... c'è dell'altro." si avvicinò a me, abbracciandomi da dietro.
"Hai mai avuto paura dell'ombra, Chris?" continuavo a fissare davanti a me, stringendo le lenzuola tra le mani.
Rimase interdetto da quella domanda.
"...Perché dovrei avere paura dell'ombra?""Perché l'ombra rende tutto più oscuro... e ti perseguita senza mai lasciarti.
Più in luce sei, più l'ombra si fa intensa.""...Non capisco davvero di cosa tu stia parlando." si staccò da me, alzandosi di colpo dal letto.
Mi girai "Che ti prende?"
Christopher iniziò a vestirsi "Mi danno fastidio questi discorsi senza senso... io... io non riesco a seguirti, ecco che mi prende."
"Okay, ma non c'è mica bisogno di fare così... non capisco perché innervosirsi, addirittura!" mi alzai anche io, avvolgendomi il lenzuolo addosso, e andai di fronte a lui.
"Io non ho ombre o come diavolo le chiami tu! E non ne ho tantomeno paura! Okay?! Quindi evita queste stupide domande da psicanalisi!" finì di abbottonare la camicia.
"Cosa diavolo c'entri tu?!... Era di ME che stavo parlando, o pensi che il mondo giri sempre intorno a te?!" gli risposi, alterata.
Christopher fece una smorfia, spalancando leggermente la bocca "...E così, quindi... è così che la pensi." gli scappò una risata nervosa "Quindi fammi capire... secondo te, io pretendo che il mondo..."
"Non era questo che intendev..."
"FAMMI FINIRE DI PARLARE, CAZZO!" urlò deciso.
Sobbalzai a quel grido, rimanendo immobile.
"Ho fatto di tutto per te in questi mesi, DI TUTTO. Ti ho aiutata col lavoro, ti ho finanziata in qualsiasi sorta di spesa che potesse pesarti, ho cercato di ricoprirti di attenzioni, di esserti sempre accanto, anche quando questo significava fare 3 ore di macchina, in piena notte, dopo 10 fottutissime ore in ufficio!!!"
"Christopher... calmati." gli dissi, ponendo le mani davanti.
Venne con rabbia verso di me.
"TU NON HAI IDEA DELLE COSE CHE HO DOVUTO FARE PER STARE CON TE!" si avvicinò al mio viso.Strizzai gli occhi "Ti prego, smettila... ti prego..." nemmeno mi accorsi di stare piangendo.
Mi guardò in silenzio e col respiro forte, forse rendendosi conto delle mie lacrime. Fece un passo indietro "Vestiti e vattene via..." mi disse, con un tono improvvisamente più pacato.
Lo guardai attonita poi, singhiozzando, andai subito a raccogliere i miei vestiti da terra. Ci stetti un paio di minuti a indossarli, presi la borsa, ci buttai dentro il cellulare e mi precipitai in salotto.
Vidi Christopher seduto sul divano, una mano sulla testa, sguardo impietrito.
Li lanciai un'occhiata, aprì velocemente la porta e la sbattei alle mie spalle.Corsi piangendo verso la macchina, parcheggiata poco più in là. Presi dalla borsa le chiavi, con le mani che tremavano.
"Dai, cazzo!" non riuscivo a inserirle nella serratura. Entrarono. Salì di corsa nell'abitacolo e poggiai la fronte sullo sterzo, riprendendo a singhiozzare.
Mi asciugai con le mani le lacrime, guardandomi nello specchietto, e misi in moto.Accesi la radio, per cercare di distrarmi e allontanare via i pensieri. Mentre lasciavo a tutta velocità la città, passò sulla stazione centrale Madness, dei Muse.
Io, Io non posso eliminare questi ricordi dalla mia testa
È come una specie di pazzia che sta iniziando a crescere
Ed io, io ho provato così duramente a lasciarti andare via
Ma una specie di pazzia mi sta totalmente inghiottendo, yeahHo finalmente visto la luce
Ed ho finalmente capito cosa intendevi
Ora, ho bisogno di sapere, questo è vero amore?
O è solo la pazzia che ci tiene a galla?Quando ripenso a tutte le litigate folli
che abbiamo avuto
È come se una sorta di pazzia stesse prendendo il controlloOra, ho finalmente visto la luce
Ed ho finalmente capito di cosa hai bisogno
Ora, ho finalmente visto la fine
E non mi aspetto che tu capiscaMa ho finalmente visto la luce
E ho finalmente realizzato
Che ho bisogno del tuo amore
Che ho bisogno del tuo amoreVieni da me, come in un sogno
Vieni e salvami
Sì, lo so, posso sbagliarmi
Forse sono troppo testardo
Il nostro amore è pazziaOrmai Londra era alle mie spalle.
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Lost in your shady face - L'ombra del tuo viso
RomantizmRimasi quasi perplessa dalla perfezione del suo viso, "C'è una nebbia terribile stamattina..." esordì quell'uomo, rivolgendosi ai colleghi, che lo aspettavano seduti al tavolo della caffetteria. Non avrei mai pensato che quello sarebbe stato l'inizi...