5. I miei ex

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Ho avuto due ragazzi nel corso di questi 21 anni.

Il primo fu Alex Otis, un ragazzo dai capelli rossicci con uno spiccato senso dell'umorismo. Lo conobbi quando avevo 16 anni, prima cotta, primo bacio. La prima volta che lo vidi fu a un convegno sullo sviluppo sostenibile che la mia scuola aveva organizzato, evidentemente perché farci penare con le lezioni di tecnologia non era abbastanza.
Stava seduto due file davanti a me, e durante tutta la presentazione non ascoltai una sola parola, perché ero troppo attirata da suoi capelli rossicci. Adoravo quei capelli. Quando uscivamo insieme, andavamo a sdraiarci sul prato di Thickthorn Park e passavo ore ed ore ad accarezzarglieli. Era molto simpatico, mi faceva continuamente ridere. Ci divertivamo a prendere in giro le ragazze più popolari della scuola. Avreste dovuto vederlo mentre le imitava, giuro di non aver mai riso così tanto.

La storia con Alex durò due anni

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La storia con Alex durò due anni. Poi, finito il liceo, lui si trasferì a Londra per studiare architettura o qualcosa del genere, mentre io rimasi qui. Era da poco morto mio padre e rinunciai a tutti i miei progetti futuri.

Il secondo nonché ultimo ragazzo fu Dean Mellow. Lo conobbi durante una serata tra amiche in un locale in centro città. Lo conoscevo di vista ma non avevamo mai parlato privatamente. Così, tra una birra e l'altra ci scambiammo i rispettivi numeri e da lì partì la nostra relazione. Avevo 19 anni e lui fu il primo con cui ebbi un rapporto completo. Con Alex c'erano state effusioni, si, ma non siamo mai andati oltre.

Dean era un tipo che quando voleva fare l'amore non te lo diceva direttamente, te lo faceva capire. Una sera mi preparò una cena a base di carne e come decorazioni della tavola mise una serie di condom sparsi un po' ovunque. Terribile. Non era esattamente la mia idea di uomo. Non era affatto romantico, non per come potessi intenderlo io perlomeno, ed era abbastanza goffo. Quando entravamo in un negozio, faceva cadere almeno la metà della merce, per dire. Però mi amava, e per i primi 8 mesi anche io.

Poi, forse in un atto di estremo egoismo, mi resi conto che le cose tra noi non funzionavano per come avrei sperato

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Poi, forse in un atto di estremo egoismo, mi resi conto che le cose tra noi non funzionavano per come avrei sperato. Non mi sentivo compresa a pieno e non ci trovavamo quasi su nulla, a livello intellettuale.
Così, finii anche la mia storia con lui e da quel momento non ho affatto pensato nemmeno minimamente di ricominciare una relazione.

Nell'ultimo anno mi ero concentrata su me stessa: rimboccandomi le maniche, riuscì a vendere casa di mio padre e a prendere un bilocale nel quartiere che amavo. Era una casa abbastanza piccola, ma perfetta per me. Quindi no, non avevo proprio la testa di pensare a una qualche relazione sentimentale. E poi, in città, ormai conoscevo di vista più o meno tutti i miei coetanei e, sinceramente, non reputavo che per nessuno di loro valesse la pena canalizzare le mie poche energie. È difficile trovare qualcuno che stuzzichi la mia curiosità. O per meglio dire... forse uno lo avevo trovato... ma non lo vedevo, ormai, da quel giorno in caffetteria.

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Lost in your shady face - L'ombra del tuo viso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora