Capitolo 3 - Informazioni

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- Qualcuno mi spiega cosa diavolo sta succedendo?! - urlò l'uomo una volta nella stanza per gli interrogatori - prima decidete di farmi rischiare la pelle ogni giorno per darvi delle stupide informazioni, poi mi piombate in casa arrivando ad arrestarmi; voi sbirri non siete normali! -
- Cerchi di calmarsi, signor Smith, ora le spiego tutto - rispose Pillow, piatto - lui è il mio nuovo partner, il detective Dominic Percivals; è nuovo al dipartimento e non sapeva che lei lavorasse per la polizia... -
- Ovvio che non lo sapevo, mi hai detto che era uno spacciatore! - replicai indispettito.
- Ex spacciatore - precisò Smith acido.
- Dopo essere stato arrestato ha deciso di abbandonare quella via per una migliore, più retta, ovvero quella di informatore della polizia. In cambio gli abbiamo risparmiato il carcere. - spiegò Pillow.
- È stata in assoluto la scelta peggiore della mia vita, quasi quasi preferivo andare dietro le sbarre! - bofonchiò Smith.
- Cambiando discorso, ha scoperto qualcosa di interessante ultimamente? -
- Non molto, a quanto pare il nostro uomo sta diventato una vera celebrità nei quartieri più malfamati di New York. Molti lo vedono come un faro di speranza e alcuni hanno persino deciso di prenderlo come esempio per potersi fare giustizia da soli. -
Il detective si appoggiò allo schienale della sedia: - Dunque era questo il suo intento, raccogliere i consensi delle masse per coprire i suoi omicidi, quindi ostacolarci. Questo tipo è più sveglio di quel che pensassi... -
Pillow fece una pausa, poi d'improvviso balzò in piedi: - Ma stiamo scherzando?! Un uomo che si crede Dio, in grado di poter giudicare i giusti dai malvagi, e che si avvalori della facoltà di ucciderli non è diverso da uno sporco omicida, ed è nostro dovere arrestarlo. Andiamo Percivals; in quanto a lei, Smith, la prego di rimanere ancora in centrale per qualsiasi evenienza. -
Uscimmo entrambi dalla stanza e ci dirigemmo verso i distributori per prenderci un caffè.
- Finalmente qualcuno che la pensa come si deve! - esclamò ad un tratto qualcuno alle mie spalle.
Mi girai incuriosito e vidi due persone che si avvicinavano; uno era piuttosto alto, molto di più dell'altro che gli arrivava al torace.
- Buongiorno Mac Phil, Reeves. - salutò Pillow freddamente - vi presento il mio nuovo partner, il detective Dominic Percivals. -
- Salve detective - mi sorrise l'uomo più alto, probabilmente Mac Phil, stringendomi la mano - Io sono il detective Vincent Mac Phil, lui invece è il mio partner, Peter L. Reeves. - l'altro mi fece un cenno con la testa. Non potei fare a meno di notare l'estrema diversità tra i due: i capelli biondi di Mac Phil, tagliati corti, erano sistemati con la riga a destra, i suoi occhi azzurri trasmettevano sicurezza e possedeva un sorriso smagliante. Reeves invece non mostrava alcuna emozione; i capelli, di media lunghezza sopra la testa, cadevano ai lati di questa e sulla nuca, dove erano più corti, gli occhi erano grigi e inespressivi, il suo comportamento era serio e composto, mettendomi leggermente a disagio.
- Devo supporre dalla tua comparsa che hai assistito al passaggio di informazioni, Mac Phil. - osservò Pillow.
- Proprio così. Sinceramente mi sarei aspettato qualche rivelazione, ma così non è stato; che delusione. -
- Io non credo, anzi, mi sono state di grande aiuto per procedere nel caso. Ora, con il vostro permesso, dovrei andare a indagare su alcuni possibili sospettati. Rimani pure qui Percivals, tornerò tra una o due ore. - detto questo si allontanò in fretta non degnando di uno sguardo i suoi colleghi.
- Non capisco perché si ostini a evitarmi. - sospirò Mac Phil.
- Forse perché ti hanno nominato detective del mese al suo posto. - replicò Reeves sarcastico.
- Già, forse... - rispose, quasi come se non avesse colto il sarcasmo del partner - ma tu guarda, si è già fatto tardi, è stato un piacere fare la sua conoscenza detective, spero che collaboreremo insieme un giorno. - mi strinse di nuovo la mano e se ne andò seguito da Reeves.
Rimasto solo tornai alla mia postazione, dove c'era ancora il gli appunti di Pillow sul caso. Non avendo di meglio da fare iniziai a leggerli.
APPUNTI RELATIVI AL CASO K
DETECTIVE INCARICATO: Jonathan Pillow
(20/03/2015) Nel periodo di tempo che va dal 14 gennaio al 20 marzo 2015 è stato rilevato un aumento degli omicidi nella zona del Bronx. Inizialmente credevo si trattasse di una faida tra gang, ma in seguito questa ipotesi è andata a scemare; le vittime degli omicidi consistevano infatti in criminali di poco conto, molti dei quali non facenti parte di alcuna gang.
(02/04/2015) Con il passare del tempo ho riscontrato una certa somiglianza tra gli omicidi, somiglianza che consiste nella causa della morte: avvelenamento, da cianuro per l'esattezza; sospetto che si tratti di un serial killer ingaggiato dalla mafia per "ripulire" le strade del Bronx. -
(13/04/2015) Dopo aver svolto delle indagini nella zona dove sono avvenuti i delitti sono giunto alla conclusione che il killer non lavora per la malavita, bensì da solo; da alcune testimonianze ho scoperto che il criminale viene chiamato dalla gente del posto con la lettera "K" e che viene visto come un giustiziere da molti di loro.
(30/04/2015) K si è mosso. A quanto pare deve aver capito che la polizia lo sta cercando e si è spostato nel Queens, dove sta continuando ad uccidere. Qualche giorno dopo il suo spostamento, vicino all'ennesimo cadavere, è stato rinvenuto un biglietto che citava: "Questa è la mia crociata verso un mondo privo di criminalità, la polizia è pregata di non ostacolarmi e, se possibile, di fornirmi dati sui criminali in modo che possa liberarmi per sempre di questa feccia. K". Continuerò ad indagare, ma per ora posso solo supporre che...
- Percivals! -
Una voce mi riportò bruscamente alla realtà; mi voltai e vidi Mac Phil correre verso di me.
- Che succede? -
- Smith... - ansimò il detective - Smith è morto. -

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