Capitolo 27 - Fine

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Le porte del magazzino si aprirono con un fragore assordante e un manipolo di agenti della S.W.A.T., con a capo Mac Phil e Reeves, entrò e si sparpagliò per verificare la sicurezza del posto.
- Alla buon ora! - disse Pillow quando i due detective ci raggiunsero - Quanti spari vi servono per farvi entrare in azione? -
- L'ingresso era bloccato... - ribatté Reeves sulla difensiva - abbiamo dovuto sfondarlo per fare irruzione. -
- Dio santo Pillow! - esclamò Mac Phil ancora in preda al fiatone vedendo i corpi di Yarnez ed Ilary - Potevi anche evitare di ucciderli, un semplice colpo in aria sarebbe bastato. -
- Non hai tutti i torti - replicò il mio partner guardando i due cadaveri con aria assorta - avrei potuto evitare di ucciderli. -
- Alla fine K era non una, ma ben due persone: Sean Yarnez ed Ilary Graham. Ecco perché stavi sempre attaccato a loro. - soggiunse il detective.
- Non abbiamo ancora finito. - asserì il mio partner - K ci ha detto che stava progettando di espandersi dapprima negli Stati Uniti, poi in tutto il mondo. Aveva intenzione di reclutare nuovi K per mezzo di alcuni dei suoi seguaci. Dobbiamo arrestarli prima che lascino New York. -
- E come facciamo dal momento che hai ucciso le uniche due persone che potevano darci delle informazioni? - domandò Reeves.
- Chiederò ad un amico di trovarli ed elencarli. Nel caso vogliate indagare di persona, l'indirizzo di casa di Yarnez è il 3657 di Johnson Avenue. Buona caccia. -
- Ehi aspetta un attimo - disse Mac Phil - Che intendi fare ora? -
- Credo che me ne tornerò a casa - rispose Pillow - e poi me ne andrò in ferie, sono a dir poco sfinito... -

Un mese dopo

Dopo la sconfitta di K non fu particolarmente difficile catturare tutti i suoi sicari. Grazie al Bot e ai numerosi documenti ritrovati nell'appartamento di Yarnez Mac Phil e Reeves compirono una delle più grandi retate di criminali degli ultimi tre anni. Dal canto mio passai le vacanze di Natale lontano dal lavoro. Il capitano Becker non si fece problemi a concedermi un periodo prolungato di ferie nonostante fossi al dipartimento da soli due mesi. - È questo il punto. - mi rispose quando glielo feci notare - Nonostante lei sia all'inizio della sua carriera ha avuto a che fare con un caso davvero difficile, persino per Pillow che ha anni di servizio alle spalle. Pertanto sono convinto che questo periodo di riposo sia più che meritato. - Onestamente mi stupiva il suo atteggiamento così cordiale nei miei confronti, dopotutto io e Pillow eravamo contravvenuti all'ordinanza restrittiva, ma preferii non obiettare.
Ritornai a lavoro i primi di gennaio. Appena arrivato non ebbi neanche il tempo di raggiungere la mia postazione che venni convocato nell'ufficio del capitano Becker. Una volta entrato notai che sia Pillow che Mac Phil e Reeves erano già lì.
- Bene, ci siamo tutti - cominciò il capitano - eccetto quell'hacker che lavorava con voi, Il Bot se non sbaglio. -
- Il Bot ha tagliato le comunicazioni con noi dopo la cattura dei seguaci di K - disse il mio partner - probabilmente è tornato al suo solito lavoro. Ma conoscendolo sono abbastanza sicuro che in questo momento ci stia guardando. -
- È questo il problema - ribatté Becker - non possiamo permettere ad una persona esterna al dipartimento di avere accesso a tutti i nostri sistemi informatici.
- Ancora non si fida di lui dopo tutto quello che ha fatto per catturare K e i suoi uomini? Se teme che Il Bot diffonda informazioni riservate può anche stare tranquillo, lui non agisce in questo modo, non lo ha mai fatto e mai lo farà - intervenni in sua difesa.
- Va bene - replicò il capitano a metà tra il sollevato e il rassegnato - passiamo ad altro: tra qualche ora ci sarà una conferenza stampa a proposito del caso, dal momento che siete tutti coinvolti nella faccenda dovrete partecipare. Mi raccomando, i giornalisti e le loro domande sanno essere più subdoli delle peggiori menti deviate che abbiate mai affrontato, pertanto fate attenzione alle risposte che date, brevi e precise. -
- E per quanto riguarda l'ordinanza restrittiva? - domandò Pillow.
- Già ritirata. - rispose secco Becker.
- Quindi ci faccia capire bene signore - disse Reeves - stamattina ci avrebbe convocati nel suo ufficio in fretta e furia solo per darci dei consigli su come partecipare ad una conferenza stampa? Perdoni la mia mancanza di rispetto, ma a me pare una vera e propria perdita di tempo. -
- Oh andiamo Pete, cerca di rilassarti una buona volta! - lo riprese Mac Phil.
- A dire la verità c'è un altro motivo per il quale vi ho convocati, per dirvi che sono orgoglioso di avervi al dipartimento, tutti lo sono, e che sono fiero di voi, detective. -
- Ma che smielato - commentò Pillow - sento già il mio livello di diabete salire. -
- Ma che guastafeste - replicò scherzosamente il capitano - bene, è tutto. Potete andare, ci vedremo tra qualche ora. -

- Comunque io non indugerei più di tanto con Catherine se fossi in te. - mi fece il mio partner uscendo dall'ufficio.
- Cosa? Ma di che stai parlando?-
- Suvvia Percivals, credi davvero che non abbia visto come vi guardate? Non sarò un tipo romantico, ma so riconoscere i sentimenti che provano le persone semplicemente dal loro sguardo. -
- Grazie Cupido. - replicai ridendo - Direi che ora possiamo dirlo Pillow -
- Sì Percivals, e aggiungerei finalmente. Il caso è chiuso. -   

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