Tutti commettono degli sbagli, anche quelli che sembra non li commettano mai. Dopotutto, è nella natura umana sbagliare per poi imparare dai propri errori.
Quel giorno Pillow commise il primo sbaglio da quando ci siamo conosciuti; infatti non fu necessario aspettare la sera per avere i risultati delle analisi svolte sulla sigaretta che aveva trovato, già nel pomeriggio Il Bot ne era entrato in possesso.
- Il DNA trovato sulla sigaretta appartiene ad una donna di nome Hannah Carter. - annunciò l'hacker con la sua tipica voce metallica quando fummo da Yarnez - Mi sono preso la libertà di fare qualche indagine sul suo conto. Fino a qualche anno fa la Carter possedeva un negozio di fiori chiamato "Il Prato Fiorito" alla periferia di Manhattan, e indovinate con chi era assicurata? -
- Con la "Bernard & Hills" suppongo. - proposi.
- Proprio così. Nel 2013 un incendio distrusse completamente il terrario, tuttavia la compagnia le negò il risarcimento. -
- Come mai? - domandò Yarnez.
- Stando al rapporto sembra che l'incendio sia stato causato dal cortocircuito di una lampada difettosa collegata per di più in modo abusivo alla rete elettrica della città. Per quanto la donna abbia più volte affermato di essere nel giusto non riuscì a portare prove sufficienti a confermare la veridicità delle sue parole. Ora lavora in un bar in Lexington Avenue. -
- Perfetto, ora non ci resta che fare quattro chiacchiere con lei. - affermò Pillow.
- Peccato che così facendo rischieremmo il carcere - intervenni - Mac Phil e Reeves la staranno già tenendo d'occhio, in più non possiamo neanche presentarci come detective, sarebbe troppo sospetto. -
- E chi ha detto che faremo in questo modo? - Pillow si rivolse alla collaboratrice di Yarnez - Ilary, se non erro hai un master in scienze della comunicazione. Potrei chiederti di dare qualche lezione al mio partner in modo da prepararlo per l'incontro con la Carter? -
- Prepararlo per cosa, scusa? E poi, perché proprio io? -
- Beh mi sembra ovvio; tra le persone in questa stanza tu sei quello che desterebbe meno sospetti, tra l'altro sei anche il più giovane, quindi non avrai problemi ad attaccare bottone. -
- Non può farlo direttamente Ilary? Visto che lei ha la specializzazione dovrebbe essere la più adatta ad un ruolo del genere. -
- Mi spiace Dominic - questa volta fu Ilary a parlare - ma sfortunatamente io e Sean siamo molto impegnati ultimamente, quindi non posso muovermi di qui, però sono sicura che sarai un ottimo sostituto. - mi fece un largo sorriso, impedendomi di rifiutarmi dal compito.
Passai l'intero pomeriggio a studiare le basi della psicologia umana e a elaborare un piano di battute e risposte per il bizzarro appuntamento che si sarebbe prospettato quella sera.
Alle otto in punto ero pronto. La mia testa era piena di nozioni, sotto i miei vestiti era stata posizionata una cimice con tanto di microcamera e nel mio orecchio c'era un auricolare che mi permetteva di sentire Ilary. Mi sentivo come in uno di quei film di spionaggio alla 007, con la differenza che se avessi fallito non sarei finito al cospetto di un pittoresco megalomane, ma di un giudice.
Entrai nel bar dove lavorava la donna, mi sedetti al bancone e ordinai un cappuccino. Dopo qualche minuto la Carter mi portò la bevanda, era il momento di agire.
- Hannah Carter? - domandai sembrando il più naturale possibile.
- Sì sono io - rispose lei - e lei chi è? -
- Non si ricorda? Sono Robert Douglas. Mia madre comprava sempre i fiori da lei. -
- Ricordo benissimo ognuno dei miei vecchi clienti, e non ho mai sentito parlare di una certa signora Douglas, probabilmente ha sbagliato persona. -
- Questo è impossibile. Conoscevo perfettamente Il Prato Fiorito, potrei descriverglielo centimetro per centimetro; ricordo le rose rosse che metteva il martedì mattina, i tulipani in fondo al terrario, tutto insomma. -
Avevo memorizzato la planimetria del locale e alcune foto per convincerla di essere davvero un suo ex cliente, e a quanto pare avevo raggiunto il primo obiettivo: i lineamenti della Carter si addolcirono e accennò un sorriso. - Devo aver avuto una défaillance, mi scusi. -
- Oh no, mi scusi lei per la troppa invadenza. Le va di parlare più tardi? -
- Perché no. Io smonto alle dieci. -
- Ben fatto Dominic, sei oltre la metà - mi disse Ilary mentre aspettavo che la donna finisse il turno - Ora devi solo intraprendere una conversazione. Sii il più naturale possibile e non insistere troppo su alcuni argomenti. -
- Ricevuto - risposi - sta arrivando. - La Carter era uscita dal bar. Cominciammo a chiacchierare. Un po'mi dispiaceva per lei dal momento che le stavo mentendo spudoratamente, ma era necessario se volevo strapparle una confessione.
- Sono stato via per molti anni a causa dell'università e quando sono tornato era cambiato tutto. Come mai non lavora più al Prato Fiorito? -
- Il mio negozio è stato distrutto da un incendio. Ho provato a farmi risarcire, ma la compagnia assicurativa non mi ha dato neanche un centesimo, dicevano che mi ero collegata abusivamente alla rette elettrica della città, ma non è affatto vero! Ho sempre rispettato la legge e non avrei mai fatto una cosa del genere. -
- Mi dispiace davvero tanto. Non aveva un documento che certificasse la sua onestà? -
- Ovvio, lo tenevo in un cassetto nel mio ufficio, però è andato distrutto insieme al resto. E come se non bastasse, quando ho chiamato il comune per ricevere un'altra copia era sparito dal database. -
- Strano che il suo agente assicurativo non abbia fatto niente per aiutarla. -
- Quel verme non ha mai mosso un dito. Il suo nome era Andrew Scanlan. -
- Era? È deceduto? -
- Così sembra. Ma forse è meglio così, certa gente è meglio se si toglie dalla circolazione. -
- Già, ha proprio ragione. Ha da accendere? -
- Certo, solo un attimo. - la donna prese dalla borsa un pacchetto di sigarette, me ne offrì una e me la accese. In quel momento mi squillò il telefono.
- Pronto? -
- Chiudi il colloquio Percivals. - mi fece Pillow dall'altro capo.
- Come dice? Oh certo, arrivo subito. - riattaccai - Mi perdoni, ma il mio capo mi ha chiamato per una riunione straordinaria. La prego di scusarmi. -
- Fa niente, è stato bello parlare con lei, ci vediamo in giro. - la salutai e mi allontanai di fretta.
- Vedi anche tu quello che vedo io Pillow? - domandai tenendo in mano la sigaretta fumante.
- Certo Percivals, la stessa marca di quella che ho trovato. -
- Ora che facciamo? -
- La Carter ha detto che nell'incendio sono andati distrutti tutti idocumenti, ma uno in particolare non è stato recuperabile; ho come l'impressioneche Scanlan sia stato coinvolto in questa sparizione. Domani torneremo sulla scena del crimine e, se i miei sospetti sono fondati, lo troveremo lì. -
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Crime Scene
Mystery / ThrillerDominic Percivals è un detective alle prime armi molto promettente. Quando prende servizio al Dipartimento di Polizia di New York accetta di investigare su un caso che ha dell'incredibile. Riuscirà a risolverlo con le sue capacità e collaborando con...