Capitolo 9 - Storia

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- Che genere di informazioni stavi cercando da Yarnez? - domandai a Pillow una volta in auto.
- La cosa non è importante. - mi rispose, laconico, guardando fuori dal finestrino.
- E invece sì che lo è! Se si vuole risolvere un caso non ci devono essere segreti tra i due partner! L’ho imparato per esperienza personale. -
- Gli stupidi imparano dalle loro esperienze, i saggi invece imparano dalla storia. Questo è il mio modo di collaborare e se non ti piace sei libero di farti sostituire da un altro, anche se dubito che Becker troverà qualcuno disposto a lavorare con me. -
Ci fu un interminabile attimo di silenzio, poi dissi: - E’ per Shirley Clark, vero? Non vuoi perdere un altro partner, quindi preferisci fare tutto da solo. -
- Immagino che Mac Phil te ne abbia parlato, quell’idiota dovrebbe imparare a tenere la bocca chiusa. -
- Non importa come l’ho saputo Pillow, voglio solo che tu risponda alla mia domanda.  -
Il detective non rispose.
- Sono stato io a portarla in quella trappola. - disse ad un certo punto - Era una giornata normale, io e Shirley stavamo svolgendo il nostro lavoro. Durante una pausa ricevetti una chiamata anonima. Il tizio dall’altra parte del telefono mi parlò di un luogo dove avrei trovato Paul De Rossi, il gangster sul quale io e la mia partner stavamo indagando da mesi. Nonostante non fosse una fonte attendibile l’idea di essere forse a un passo dal catturare un pericoloso criminale ebbe la meglio; diedi fiducia alla soffiata e mi diressi lì con Shirley, per quanto lei non fosse d’accordo. Quando giungemmo nel posto indicatomi capimmo che era una trappola, ma era troppo tardi. - Pillow si voltò verso di me - Tu non potrai mai capire cosa si provi a veder morire una persona a te cara ed essere consapevole che sei stato tu a ucciderla. Avrei dovuto ascoltarla, al massimo sarei dovuto andare da solo, e invece mi sono portato dietro l’unica persona alla quale volevo veramente bene, esponendola a un rischio che sarebbe stato fatale per lei. Ho visto i suoi occhi spegnersi di fronte a me e non ho potuto fare niente per impedirlo. -
Pillow ritornò a guardare fuori dal finestrino.
- Mi dispiace - gli feci dopo un po’.
- Non dispiacerti Percivals, non ce n’è bisogno. Non volevo che tu venissi a conoscenza di questo fatto, speravo che il mio comportamento ti spingesse a chiedere di essere sostituito, così non avrei più dovuto preoccuparmi di te. -
- Ora che conosco tutta la storia però sono ancora più intenzionato a rimanere come tuo partner. - replicai.
“A tutte le unità nella zona del Bronx, è stato rivenuto un cadavere al 4601 di Post Road; ripeto: rinvenuto un cadavere al 4601 di Post Road.” La voce proveniente dalla trasmittente sul cruscotto interruppe il silenzio che era sceso nell’auto.
- Post Road eh - mi fece Pillow - non è molto lontano da qui; sarà meglio farci un salto prima di ritornare in centrale, forse troveremo qualcosa di interessante. -

Qualche minuto dopo raggiungemmo la scena del crimine; il cadavere, con addosso un lenzuolo, si trovava a bordo di un’auto in un parcheggio alla fine della strada. Sul parabrezza della vettura era scritta una frase con del sangue: “GIUSTIZIA È FATTA” e sotto a questa era disegnata una K.
Pillow cominciò a esaminare l’auto.
- A quanto pare K uccide sempre allo stesso modo: attira le vittime in luoghi isolati e poi le finisce. Stavolta però ha deciso di firmare il delitto, per quale motivo? -
- Forse ci sta dicendo che non ha paura della polizia. - ipotizzai.
- No… il suo messaggio non è rivolto a noi, ma alle masse. Vuole far capire a tutti che è capace di colpire qualsiasi criminale e si servirà della stampa per raggiungere il suo obiettivo. Aspetta di vedere il prossimo notiziario e mezzo mondo saprà che è stato lui. -
- Ma allora perché non si è fatto notare sin da subito? -
- K non vuole la fama, ma uccidere criminali. Questo è solo un mezzo per rendere reale quella che prima era soltanto una voce e infondere timore nella gente. -
- Suppongo dunque che gli sia servito un criminale abbastanza noto per far recepire meglio il messaggio. -
- Supponi bene Percivals. Vediamo un po'chi è la vittima stavolta. -
Pillow scoprì il volto del cadavere, poi lanciò un urlo e si allontanò dall’auto.
- Che succede Pillow? - domandai spaventato dalla sua reazione.
- Qu- quell’uomo - balbettò ansimante - quell’uomo è Paul De Rossi. -

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