Capitolo 26 - Scontro

55 4 0
                                    

"Perfetto, siamo morti." pensai rassegnato mentre correvo. Ero abbastanza sicuro che ci avrebbero sparato addosso senza darci neanche il tempo di trovare riparo. Che brutta fine, sinceramente mi aspettavo una morte migliore. Improvvisamente mi resi conto di una cosa: non ci stavano sparando. Perché non avevano aperto il fuoco su di noi? Yarnez vuole forse divertirsi a darci la caccia? Mentre mi scervellavo Pillow ci riportò nel labirinto di casse. Fece più volte a zig-zag tra le file di imballaggi, fino a fermarsi una volta raggiunto il muro destro del magazzino.

- Pillow...- ansimai.

- Abbassa la voce Percivals o ci troveranno! - sibilò il mio partner.

- Mi sembra di aver già visto questa scena. Dimmi, è un qualche tipo di riferimento? -

- Ma che diavolo vai blaterando? Pensa a salvarti la pelle più che al riferimento. -

- Perché non ci hanno sparato? -

- Mi pare di averlo detto. In questo momento fuori da questo magazzino si trovano più di venti agenti pronti a fare irruzione al minimo rumore di spari. È ovvio quindi che sia Sean che Ilary hanno a disposizione una sola opportunità per farci fuori, perciò non potevano rischiare di mancarci mentre eravamo in fuga. -

- Fammi capire, hai appena ribaltato la situazione a nostro vantaggio? -

- Non del tutto, siamo disarmati e momentaneamente senza vie di fuga. -

- Che facciamo allora? -

- Semplice, li attacchiamo. Ho un piano, ma mi serve il tuo aiuto per metterlo in atto. Ascolta... -

Intanto dal fondo del magazzino si sentiva la voce di Sean: - Hai veramente intenzione di metterla in questo modo Jonathan. Così mi scadi. -

- Perché no? - rispose il mio partner - Un colpo di scena ci sta sempre, non credi Sean? Volevo sbloccare la trama. - Pillow cominciò ad avanzare tra gli scatoloni; io presi un'altra strada.

- Parli come se fossi il protagonista di un giallo. Alla fine di questa storia sarebbe bello se qualcuno ci scrivesse un libro. - ora la voce di Yarnez proveniva da un punto diverso, si stava spostando seguendo quella di Pillow.

- Lo sai, hai proprio ragione. Però tu saresti il cattivo. - Pillow era sempre più vicino all'investigatore privato.

- Oh beh, dovrò accettare questo ruolo. Tanto in un modo o nell'altro... - Yarnez e Ilary sbucarono da un angolo, adesso erano di fronte a Pillow - ...ho vinto io. - nel frattempo io mi ero nascosto in un corridoio laterale. Dal mio nascondiglio potevo vedere l'investigatore privato sfoggiare un sorriso a trentasei denti, sorriso che però svanì non appena notò che non ero con il mio partner.

- Fai sempre lo stesso errore Sean. - disse Pillow - Pensi sempre che io sia l'unico a combatterti. Ora Percivals! - Uscii correndo dal mio nascondiglio e mi gettai addosso ad Ilary, che era la più vicina, per disarmarla. Pillow fece lo stesso con Yarnez. Una volta atterrata le strappai la pistola di mano e mi allontanai tenendola sotto tiro. Il mio partner colpì con un pugno poderoso il volto dell'investigatore e recuperò le altre armi. Dopo avermi affiancato aspettò che i due predatori divenuti ora prede si alzassero. La faccia di Yarnez era sporca di sangue e polvere e i suoi occhi erano fiammeggianti.

- Fine dei giochi, Sean. - sentenziò Pillow premendo il grilletto dell'arma puntata al petto dell'investigatore.

- NO! - urlò Ilary buttandosi davanti a Yarnez e venendo colpita al posto suo. La donna cadde a terra mentre una macchia di sangue si spandeva all'altezza del suo torace.

- Ilary! - gridò l'uomo. Si gettò a terra pure lui e cinse con il braccio le spalle di Ilary, sollevandola. - Sei una stupida! Avevi promesso che mi avresti aiutato! -

- L'ho fatto. - replicò la donna con un filo di voce, quindi reclinò il capo, morta.

L'investigatore distese delicatamente il corpo senza vita della donna a terra e cominciò ad alzarsi. "Sparagli Pillow, ora o mai più!" dissi in mente al mio partner, ma lui rimase immobile. Mi voltai per guardarlo, le sue mani stavano tremando e il suo viso era imperlato dal sudore, era completamente paralizzato. Ormai Yarnez era in piedi. - Che diamine ti prende, Pillow? - mormorai.

- A volte i fantasmi del passato ritornano. - fece Yarnez con voce fredda, quasi robotica. In quel momento tutto mi fu chiaro. Quella situazione, Pillow l'aveva già vissuta. Lui era la posto di Yarnez, e al posto di Ilary c'era Shirley Clark, la sua ex partner. Ecco perché si era immobilizzato.

- Come ti senti Jonathan? - gli chiese l'uomo - Cosa si prova a vivere una scena simile a quella dell'uccisione di una persona cara, ma stavolta nei panni dell'assassino? -

- Rimpianto - ribatté Pillow con inaspettata fermezza - rimpianto per non aver ucciso anche l'altra persona, così da renderla uguale all'originale - detto ciò puntò l'arma alla testa di Yarnez e sparò. Il corpo dell'uomo cadde all'indietro per poi schiantarsi al suolo, senza vita. K era finalmente morto.

Crime SceneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora