Non potevo crederci, come era possibile che la stessa persona con cui io e il mio partner avevamo parlato venti minuti fa fosse morta? Mi precipitai verso la stanza degli interrogatori, dove si era radunata una piccola folla. Una volta entrato vidi una scena che mi fece gelare il sangue: Smith era riverso sul tavolo con gli occhi sbarrati, la bocca spalancata e le braccia penzoloni. Sopraggiunse anche Pillow che, alla vista del cadavere, non ebbe alcuna reazione, tuttavia lo sentii mormorare: - Maledizione. -
Qualche minuto dopo il corpo senza vita di Smith venne portato via dalla scientifica.
- Come è potuto succedere? - domandai a Pillow cercando di riprendere il controllo.
- Ho già formulato qualche ipotesi al riguardo, ma non ho nessuna certezza. Tra poco dovremmo ricevere le risposte alle nostre domande dalla scientifica, per ora possiamo solo aspettare. -
Passammo una mezz'ora che mi sembrò interminabile davanti al laboratorio. Ad un certo punto ci sentii chiamare da una voce profonda: - Detective Pillow e Percivals? - alzai lo sguardo e vidi un uomo alto e ben piazzato.
- Sì, siamo noi. - rispose Pillow - Novità? -
- Sì, entrate pure. -
Entrammo in uno spazioso laboratorio pieno di strumenti scientifici e computer.
- Ah, che maleducato - disse l'uomo - non mi sono ancora presentato; io sono Francis Turner, lavoro alla scientifica come analista forense, molto piacere detective Percivals. -
- Piacere mio. Ha scoperto la causa della morte? -
- Oh sì, datemi solo un attimo per trovare il file. - Turner cominciò a digitare su una delle tante tastiere sul tavolo. - Vogliate scusarmi, ultimamente sono sommerso di lavoro e, come unico analista, devo farlo tutto io. Ah, eccolo qui. - sul monitor apparve una tabella - Questo è il risultato degli esami svolti su Smith, come potete vedere il livello di acido cianidrico presente nel sangue è molto alto... -
- Acido cianidrico? - domandai - sarebbe il cianuro, giusto? -
- Esattamente. - rispose Turner.
- Quindi Smith è stato avvelenato! -
- Ed io so anche come - intervenne Pillow - ho notato una bottiglietta d'acqua riversa sul pavimento, scommetto quello che volete che il suo contenuto era ben più letale del previsto, ho ragione Francis? -
- Proprio così detective; a quanto pare nell'acqua in quella bottiglietta era disciolta una grande quantità di cianuro, chiunque l'abbia messa non voleva sbagliare. Purtroppo non sono riuscito a trovare le impronte digitali dell'assassino, credo abbia usato dei guanti. Mi chiedo chi avrebbe potuto fare una cosa del genere... -- Pensi anche tu quello che penso io? - mi fece Pillow una volta usciti dal laboratorio.
- K... - risposi - a quest'ora sicuramente avrà già lasciato il dipartimento; maledizione! -
- Già, ma ha fatto il passo più lungo della gamba. -
- Che vuoi dire? -
- Ragiona Percivals, come è possibile che un criminale possa sapere che la polizia ha una fonte che raccoglie notizie su di lui e riesca ad ottenere il suo nome e la sua posizione attuale in modo da poterlo uccidere? -
- Probabilmente ha accesso alle nostre informazioni. -
- Esatto! Da tempo sospettavo che il nostro K avesse contatti con la polizia e oggi ho avuto la prova che avevo ragione. - Improvvisamente sentimmo una voce provenire dall'interfono: - I detective Percivals e Pillow sono pregati di presentarsi nell' ufficio del capitano Becker per favore. - ci dirigemmo quindi dal capitano. Entrato nel suo ufficio notai che c'era un agente in piedi di fronte a Becker.
- Capitano, ci ha chiamati? - chiesi.
- Ah eccovi, ho qui una persona che potrebbe aver visto l'assassino di Smith, pace all'anima sua. Sembra sia stato lui a portargli la bottiglietta contenente il veleno, le registrazioni delle videocamere di sicurezza possono confermarlo, ma sentiamo prima la sua versione dei fatti. -
- Ecco - iniziò l'uomo tradendo una certa agitazione - stavo consumando il mio pranzo quando un addetto alla manutenzione che stava trasportando diversi scatoloni mi venne addosso, facendo cadere tutto. Lo aiutai a raccogliere le scatole, quindi lui se ne andò di corsa, lasciando a terra una bottiglietta d'acqua. Io la raccolsi e feci per dargliela, ma era già sparito. Notati che sulla bottiglietta c'era un post-it con su scritto: "stanza A254, consegnare da parte del detective Pillow". Visto che non avevo niente da fare ho pensato di portarla dove diceva il post-it e una volta data al tizio che stava dentro la stanza sono tornato al lavoro. Questo è quello che ho fatto e vi giuro su Dio che è la verità. -
- Ha per caso visto in faccia quell'addetto, ha notato il nome sulla targhetta o qualcosa del genere? - domandò Pillow piatto.
- No, aveva un berretto che gli copriva il volto e non ho mai avuto modo di vedere la sua targhetta del nome. -
- Peccato, perché se l'avesse visto ora sarebbe stato sicuramente promosso a tenente. Si dà il caso che lei sia stato urtato da K, il criminale più ricercato di New York. Credo che la nostra discussione sia terminata. Arrivederci capitano, agente. - Il mio partner uscì dalla stanza seguito da me, mentre il capitano Becker e il poliziotto si chiedevano il senso delle sue parole.
- E adesso che facciamo? Siamo punto e accapo. - dissi abbattuto.
- non disperarti Percival, ho un piano per catturare K - disse Pillow, poi, quasi riferendosi al criminale che a me: - La partita è appena cominciata, e la giustizia trionferà! -

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Crime Scene
Mistero / ThrillerDominic Percivals è un detective alle prime armi molto promettente. Quando prende servizio al Dipartimento di Polizia di New York accetta di investigare su un caso che ha dell'incredibile. Riuscirà a risolverlo con le sue capacità e collaborando con...