Capitolo 15 - Hacker

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- Che diavolo stai dicendo?! - esclamai - Il capitano ha detto che la polizia avrebbe considerato il caso chiuso. -

- Infatti - rispose pacato il mio partner - come detective della polizia non possiamo fare niente, ma come Jonathan Pillow e Dominic Percivals possiamo indagare quanto vogliamo. -

- Perché la cosa mi sembra vagamente illegale? - domandai sarcastico - Se si venisse a sapere una cosa simile al dipartimento noi due verremmo arrestati per insubordinazione e Sean ed Ilary per associazione a delinquere, sempre che K non ci scopra prima. -

- Hai perfettamente ragione. - replicò Pillow - So bene che quello che ho intenzione di fare è estremamente pericoloso e che se ci arrestassero la tua carriera subirebbe un brutto colpo. Quindi non ti criticherò qualora non volessi continuare, io e Sean ce la caveremo da soli. -

Pillow aveva ragione, ero ancora agli inizi della mia carriera in polizia e non potevo permettermi questo rischio. "Chissenefrega della carriera - pensai - qua ci va di mezzo la mia stessa vita!" poi però mi ricredetti: "Ma che diamine sto dicendo? K è un criminale, ed è mio dovere assicurarlo alla giustizia, non importa quanto questo sia pericoloso. Porterò a termine il caso, lo sbatterò in cella, e lo farò a qualsiasi costo!"

- Contate anche su di me. - affermai alla fine con decisione.

- Ottimo. - fece Yarnez - Ma come facciamo con le indagini? Non credo che prelevare materiale dal dipartimento sia una buona idea. -

- Già - proferì Pillow - dobbiamo muoverci con cautela per evitare di essere scoperti. Per il momento limitiamoci ad incontrarci in determinati orari così da non destare sospetti. In seguito penserò ad un modo per indagare senza dare troppo nell'occhio. -

Io e il mio partner decidemmo di andare da Yarnez in orari differenti a seconda del giorno della settimana. Pillow andava per primo, mentre io aspettavo un paio d'ore prima di presentarmi, e così per tornare in centrale, in modo che nessuno ci vedesse mai insieme.

Tre giorni dopo il capitano Becker annunciò la chiusura del caso K. Quella mattina tutte le TV del dipartimento erano sul canale dei notiziari, in attesa dell'annuncio.

La voce di Becker ruppe il silenzio che si era creato: "Buongiorno, sono il capitano Mattew Becker del Dipartimento di Polizia di New York. Come forse molti di voi sapranno le forze dell'ordine indagano da molto tempo su di un pericoloso criminale pluriomicida chiamato K. Tre giorni fa K si è messo in contatto con noi e, minacciando di uccidere dei civili innocenti, ha intimato di interrompere le ricerche. In quanto rappresentante della polizia il mio dovere principale è quello di anteporre a qualsiasi criminale la sicurezza dei cittadini, pertanto oggi sono qui, come richiesto da K, per annunciare ufficialmente la chiusura del caso."

La sera stessa dell'annuncio ci ritrovammo nel salotto di Yarnez. Pillow prese subito la parola: - Signori, e signorina, ho trovato una persona che potrebbe aiutarci nelle indagini. -

- E chi sarebbe questa persona? - domandò l'investigatore scettico. Il mio partner mise sul tavolino una borsa, tirò fuori un portatile e lo aprì; comparse il busto di un uomo incappucciato del quale rimaneva nell'ombra il viso.

- Lui Sean. È un hacker professionista, i media lo chiamano "Il Bot"; si è guadagnato questo nome dal modo in cui attacca i suoi bersagli, generalmente multinazionali che non rispettano la legge. Il Bot entra nei database di queste aziende fingendosi un assistente robotico al servizio dei dipendenti, senza dover quindi fare breccia nel sistema di sicurezza. Una volta dentro comincia ad accumulare informazioni fino a trovare quelle che gli servono, di solito file che genererebbero scandali. Dopo averle assimilate contatta direttamente il capo della multinazionale e lo minaccia di consegnare le informazioni alla polizia a meno che lui non paghi un grosso compenso in bitcoin per avere il suo silenzio e si rimetta in pari con la legge. -

- E poi che ci fa con tutti quei soldi? - chiesi con sguardo inquisitorio.

- Questo è il bello, Percivals: tutto quello che guadagna lo devolve in beneficenza, senza tenersi un centesimo per sé. -

- Perdona la mia invadenza Jonathan, ma come fai a conoscere tutti questi particolari di una persona della quale nessuno conosce il volto; e, soprattutto, come hai fatto a contattarlo. -

- Sono stato io a contattare lui. - una voce metallica uscì dal portatile, il Bot aveva ascoltato tutta la conversazione senza che noi ce ne accorgessimo.

- E sempre io gli ho detto quelle cose, ritenevo giusto che non ci fossero segreti tra me e voi qualora ci fosse stata una futura collaborazione. Probabilmente vi stareste chiedendo come mai di punto in bianco uno come me avesse deciso di immischiarsi in un caso della polizia. La verità è che neanche io inizialmente avevo intenzione di fare qualcosa, immaginavo che degli agenti abbastanza in gamba prima o poi avrebbero catturato questo K, ma dopo le parole dette oggi dal capitano Becker ho realizzato che una mano dal sottoscritto avrebbe potuto aiutare, così ho contattato il detective Pillow ed ora sono qui. Spero di potervi tornare utile. -

- Ok, apprezziamo molto il suo interessamento signor Bot. Pillow, potrei parlarti un attimo in privato? - Lo trascinai fuori dalla stanza. - Ma che ti salta in mente?! Non ti vuoi fidare di me che sono il tuo partner e poi rendi partecipe ad un caso delicatissimo un perfetto sconosciuto, del quale non sai né il nome né conosci il volto. Chi ti dice che non sia una spia mandata da K, se non K stesso?! -

- Perché dovrebbe esserlo? - replicò laconico il mio partner - Gli hacker non uccidono le persone, e nel caso del Bot questo è un dato di fatto, quindi escluderei che sia K. Se fosse una spia di K non avrebbe avuto bisogno di presentarsi e di svelarci i suoi segreti, e comunque dubito che uno come lui si lasci comprare da un criminale. Io gli ho dato fiducia, tu puoi anche non dargliela, ma il Bot ora fa parte della squadra pertanto dovrai cercare di andarci d'accordo, chiaro? -

Annuii in silenzio. Mi sembrava di essere tornato alle elementari, quando la maestra ti sgridava perché non andavi d'accordo con un compagno di classe.

Ritornammo in salotto.

- Va tutto bene? - mi chiese sottovoce Graham.

- Sì. - mentii.

- Bene, il Bot - disse Pillow all'hacker - benvenuto nel team, sono sicuro che il tuo aiuto sarà di vitale importanza. -

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