Aiden morì ventinove anni dopo, all'età di quarantasei anni.
È stata dura lasciarlo andare.
Accettare il fatto che anno dopo anno, la sua pelle diventava sempre meno morbida.
Perdeva colore in volto ad ogni compleanno, ma sorrideva.
Sorrideva perché al suo fianco c'ero io.
Ogni sera, prima di dormire, mi ripeteva quanto mi amava e concludeva sempre con la frase: "Ogni minuto di questa vita non è sprecato se ci sei tu al mio fianco."
E così ogni sera, l'uno tra le braccia dell'altro, con il solo suono dei nostri respiri, oramai non più sincronizzati, cadevano in un sonno profondo.
Per poi svegliarsi l'indomani mattina con la conferma di non averlo sognato, era reale.
Finalmente vivevo anche io la mia favola.
È durata poco certo ma, come tutte le favole, è il finale che conta: E vissero tutti felici e contenti.
E noi l'abbiamo fatto.
Sono passati cinquant'anni dall'ultima volta davanti al supermercato.
Adesso ho la bellezza di sessantasei anni e, ancora oggi, ogni sera prima di addormentarmi senza lui al mio fianco chiudo gli occhi; rivivo la stessa scena del primo bacio.
Ancora non scordo quella scossa.
La morte di Aiden non è stata affatto dolorosa, c'ero io al suo fianco.
Gli ultimi due mesi li ha trascorsi in ospedale, dove ogni sera io gli facevo visita.
Nonostante tutto, lui aveva ancora quel sorriso disegnato in volto che emanava la sua aria ribelle da adolescente.
Quell' adolescente del quale mi sono innamorata follemente e allo stesso adolescente al quale ho giurato amore eterno, anche se per eterno avrebbe significato averlo solo nel mio cuore.
"Però un giorno me la devi raccontare tutta eh, va avanti da troppo tempo questa storia. Voglio sapere il finale."
Carol.
È così che abbiamo chiamato il nostro dolce finale io e Aiden.
Adesso ha quarantasei anni, e a sua volta lei ha donato a me e a Aiden due nipoti straordinari.
Aiden non si è potuto godere quei due splendidi ragazzi fino in fondo, però li ha amati con tutto se stesso.
La sera, nelle sue strampalate storie su Lukynoon che raccontava ai bambini come un pianeta immaginario, raccontava loro di questi robot e macchine che volavano sulle loro teste.
Loro lo stavano ad ascoltare stupefatti, nonostante lui gli rifilasse tutte le sere sempre la stessa storia.
"Carol, figlia mia, il finale è scritto nei cuori di ognuno di noi, ma non puoi capirlo subito. Si capisce davvero il senso della vita, quando sai che i tuoi occhi stanno guardando ancora per pochi istanti la vita che ti ha dato così tanto e quel cuore al quale hai attaccato troppi cerotti."
"Va bene mamma, adesso io vado a prendere Joshua a scuola, hai bisogno di qualcosa?"
"No, figliola."
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Con un sorriso, Carol, abbandonó la casa di sua madre. Non sapendo che quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe visto il sorriso, pieno di un passato aggrovigliato, di sua madre.
Poco prima di morire, Morgan, capì quale fosse il senso della vita, o meglio, della sua di vita.
Non era niente di complicato, niente che un semplice cuore innamorato non potesse capire.
Nessuna formula complicata e niente parole altrettanto complicate.
Solamente un nome, il suo nome: Aiden.
Lui è stata quella persona che ha cambiato il suo passato, il suo presente e il suo futuro.
Con lui ha vissuto una vita più che perfetta.
Niente favole. Niente promesse. Niente pozioni di un'eterna giovinezza.
Lei ha avuto la sua di favola perfetta.
Una favola che girava attorno ad un presente incerto e ad un futuro troppo corto.
Hanno avuto un per sempre che non è durato per sempre. Ma tutti gli attimi, tutti i secondi e tutti gli abbracci che hanno avuto, hanno reso il loro per sempre, un tempo indeterminato ridotto in briciole proprio come le loro anime.
Anime che, adesso, vagano nel cosmo assieme al loro infinito, strambo e attorcigliato amore.
E non esisteva null'altro che desideravano: due corpi ed una sola anima.
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Un segreto da custodire
ChickLit[COMPLETA] Un padre poliziotto, una figlia avventuriera, un fratello dispettoso e un segreto da custodire. Questo è ciò che accade nella grande grande Miami Beach. I Carter, una famiglia alquanto diffusa grazie ai venticinque anni di servizio al dis...