CAPITOLO 35

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Quando arriviamo al ristorante 'Keplá', scendo dalla macchina e mi sistemo il vestito.

Rimango incantata dell'enorme insegna luminosa.

Mi sento così piccola in confronto a quel grande infisso, come se da un momento all'altro potesse schiacciarmi.

"Come ti sembra?", Chiede mio padre posando una mano sulla mia spalla; resta a fissare le grandi luci con me.

"Beh...luminoso.", Ridacchio per non aver trovato aggettivi migliori.

"In effetti.", Mugugna fissando l'insegna.

"La pupa dov'è?", Chiedo guardandomi attorno.

"Morgan..."

"Ok d'accordo, la tua ragazza dov'è?"

"Non è la mia ragazza, dovrebbe arrivare a momenti."

"Io ho fame.", Irrompe Tobias.

"Sono bellissime le tue perle di saggezza improvvisate."

"Perle di cosa?"

"Lascia perdere.", Gli dico alzando la mano a mezz'aria.

"Entriamo."

Mi sento a disagio con tutte quelle persone.

Mi sento un po' come quando ero con Layton.

Mi sentivo a disagio ad essere bella.

"Ho prenotato a nome Carter."

Identica scena.

"Tavolo trentadue, seguitemi."

Seguiamo la ragazza del bancone che ci lascia quattro menù e poi si allontana dicendo di chiamare quando saremo pronti con le ordinazioni.

"Cosa vuoi mangiare Toby?", Chiede mio padre.

"Qualcosa di buono."

"Risposta intelligente.", Dico ridacchiando mentre mi nascondo dietro al grande menù.

"Vuoi una bistecca?"

"Una bistecca?", Chiede schifato.

"Sei diventato vegetariano?"

"No papà, ma vorrei qualcosa di più buono."

"Tobias, le bistecche di questo posto sono le più buone, fidati."

"D'accordo."

"Io prendo una pizza."

"Morgan, sei sempre così monotona."

"Ma non mi piace niente qui.", Mi giustifico.

"C'è la carbonara, tu la ami."

"Vada per la carbonara."

"Ragazzi, fate i bravi, sta arrivando."

In termini di cavalleria mio padre l'avrebbe dovuta aspettare prima di entrare, ma fa niente.

È una donna così bella caspita, quando si avvicina la osservo meglio.

Ci alziamo tutti per salutarla con un bacio sulla guancia.

Ha delle lentiggini sparse sul viso, si concentrano maggiormente sul naso piccolo a patata e i capelli arancioni tendenti al rosso.

Occhi azzurri, un sorriso mozzafiato e un fisico da sudarselo.

Ma siamo sicuri che sia vera?

Dopo aver finito il rituale dei baci sulla guancia, mio padre sfila la sedia da sotto il tavolo e lei ci si accomoda sopra.

Un segreto da custodireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora