La mattina è arrivata e mio padre si fionda in camera urlando.
"Morgan svegliati, Morgan! È tardi!"
"Tardi?", mi stropiccio gli occhi "che ore sono?"
Sblocco il telefono.
7.10
Sono in un ritardo apocalittico.
"Cacchio.", impreco.
Non ho tempo di riflettere su come il primo giorno di scuola io sia già in ritardo.
Prendo dei jeans stretti a vita alta, una maglia a striscie nere e grigie e le Nike bianche.
Cartella? Non ho ancora i libri.
Esco di fretta urlando un "Ci vediamo!", per poi correre alla fermata che dista solo qualche centinaio di metri da casa mia.
Ne vedo uno in sosta da lontano e accelero il passo, salgo prima che chiuda le porte e svuoto i polmoni dall'ansia accumulata.
Mi siedo nei posti avanti e attendo di passare davanti all'enorme scuola con l'insegna FIUU, ossia: Florida International University.
Mio padre mi invia un messaggio sul cellulare.
'Oggi avrò il turno anche di notte, devo sorvegliare una zona in cui ci sono stati degli avvistamenti, devi rimanere con tuo fratello."
Avvistamenti?
'Va bene.', rispondo freddamente.
La cosa mi incuriosisce, ma mi farò i fatti miei. Per ora.
Florida International University.
Un'imponente istituto è davanti a me.
Nuova città, nuova casa, nuova scuola e soprattutto... nuova vita.
Scendo insieme a molti altri studenti che indossano tutti la stessa uniforme, probabilmente in ritardo anche loro.
La mia non la ho ancora.
Prendo un respiro profondo e attraverso tutto l'atrio.
Vado in segreteria e porgo il mio foglio d'entrata.
"Deve scegliere anche un corso alternativo tra teatro, chimica e storia integrate."
"Teatro è libero?"
"Metta una croce e una firma qui."
Faccio come detto.
"La sua classe è la 3F. Tenga, questa è la carta che indica la sua stabilità in questa scuola."
Una mia foto, il mio nome e cognome, la mia data di nascita, il nome della scuola e la mia firma.
Una firma sul mio futuro. La ringrazio e faccio per andarmene.
"Aspetti signorina, il suo armadietto è il numero centoquarantatre e questa è la combinazione."
"Lo terrò a mente, grazie mille.", sorrido cordialmente e vado via.
Suona la campanella, ed io sono completamente disorientata. Seguo la massa di ragazzi per le scale e arrivo all'ultimo piano.
Controllo tutte la aule, ma in questo piano nessuna è la mia.
Scendo di sotto e dopo un'accurata ricerca la trovo.
Batto le nocche sulla porta in legno massiccio per due volte e, dopo aver sentito un consenso, entro.
"Salve professore, mi scuso per il ritardo ma essendo nuo-"
"Carter?", mi interrompe.
"Come scusi?"
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Un segreto da custodire
ChickLit[COMPLETA] Un padre poliziotto, una figlia avventuriera, un fratello dispettoso e un segreto da custodire. Questo è ciò che accade nella grande grande Miami Beach. I Carter, una famiglia alquanto diffusa grazie ai venticinque anni di servizio al dis...