Una Seconda Possibilità

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Erano passate un paio d'ore da quando aveva sconfitto Voldemort e tutto ciò che voleva era farla finita. Perché lui, il ragazzo sopravvissuto, Harry Potter, aveva perso tutti i suoi amici, Ron e Hermione e Ginny ed era rimasto solo.

Si era seduto sull'erba. Era oramai l'alba e i corpi dei suoi amici venivano illuminati dalla luce fioca del sole. Si ricordava dei momenti con Ron a giocare a scacchi e, inevitabilmente, perdere o quando Hermione lo costringeva a fare i compiti. Gli vennero le lacrime agli occhi nel ricordare questo.
Poi pensò a Ginny e al suo meraviglioso sorriso, alla sua pelle perfetta e i suoi capelli rossi e iniziò a piangere. Quelle persone non potevano morire per causa sua, doveva morire lui non loro!

Mentre pensava questo vide il Cappello Parlante tutto bruciacchiato e con un fluido movimento della bacchetta lo riparò e se lo mise in testa.

"Harry, pulce nell'orecchio? Vedo che sei turbato. Perché?"

"I miei amici e la mia ragazza sono morti, credo che andrò anche io con loro." rispose lui. "Hey vacci piano, non c'è bisogno di un gesto tanto... come dire.... estremo!" disse il Cappello parlante allarmato e preoccupato allo stesso tempo.

"Voglio farti una proposta. Se dirai di sí non potrai più tornare indietro, quindi pensaci bene!
Ci sono altri mondi paralleli al nostro dove tu sei morto o Voldemort non esiste o hai vissuto con il tuo padrino la tua infanzia. Se vuoi posso portarti nella prima dimensione, dove tu sei stato ucciso da piccolo e Lily e James sono ancora vivi."

"Certo che accetto!"

"Attento però non devi farti riconoscere. Le persone, come ben sai, non tornano in vita."Lo avvertì il cappello, e Harry annuì eccitato.
" Allora prendi le tue cose e si parte! "

Harry chiamò a sé la sua firebolt, lo zaino con alcuni vestiti e la borsetta di perline di Hermione. A quel punto si riposizionò il Cappello Parlante in testa.
" Bene Harry, pensa intensamente come se volessi smaterializzarti a Godric's Hollow e io farò il resto. Non avere esitazioni, mi raccomando."

Harry annuì, preoccupato che non potesse funzionare. Pensò intensamente e poi CRACK, non c'era più. Viaggiare tra un mondo e un altro era come essere spiaccicati tra due muri e sentire tutte le budella spaccarsi in due.

Con un altro sonoro CRACK Harry Potter si smaterializzò in un vicolo vicino alla casa dei suoi genitori e sentí un dolore allucinante alla spalla: si era spaccata. Cercò dell' Essenza di dittamo, ma era finita.
"Cosa faccio ora?" Pensò, e decise di cambiare prima il suo aspetto per poi chiede aiuto a qualcuno.
Così con tutte le sue forze si trasformò nel clone identico di Sirius tranne che per qualche particolare.
I capelli erano arancio carota come quelli dei Weasley e gli occhi erano nocciola come quelli di suo padre. Per fortuna i capelli nascondevano la cicatrice...
"Ora vado a chiedere aiuto" Pensò, ma fatto qualche metro svenne.

Ciao a tutti, questa é la mia prima storia e il prima capitolo. Aggiornerò circa ogni 3/4 giorni.
Commentate e datemi qualche idea se ne avete!
Ciao!

HARRY POTTER e la dimensione parallelaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora