26.

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"A tutti i ragazzi e le ragazze del settimo anno, devo dare un annuncio importante!" Cominciò Silente salendo sulla pedana al centro della Sala Grande la mattina dell'ultimo di Aprile. Aveva un luccichio negli occhi che attirò subito l'attenzione di tutti e la sala cadde in un silenzio di tomba.
"Tra qualche settimana si terrà il GRANDE BALLO!" Applausi e fischi riempirono la sala. Le ragazze cominciarono a passarsi le dita fra i capelli per sistemarli attirando l'attenzione di alcuni ragazzi.
Silente continuò. "Potete ovviamente invitare alunni di anni inferiori o del vostro stesso anno. Tutte le altre informazioni le troverete sulla bacheca della vostra Sala Comune. Buona colazione a tutti." Con questo tornò a sedersi sulla sua sedia - trono che divideva il tavolo degli insegnanti in due. Appena finì un coro di voci si liberò e c'era chi bisbigliava nell'orecchio dell'amico e chi indicava chi gli piaceva.
"Vi consiglio di farvi avanti subito, o la vostra anima gemella potrebbe essere presa da qualcun'altro." "Grazie Sir Nicolas, lo trovo un consiglio utile." Disse Harry lanciando uno sguardo a Ron. Poi vide con la coda dell'occhio sua sorella e milioni di pensieri gli affollarono la mente, ma una domanda lo tormentò tutto il giorno: "Come faccio a invitarla al ballo?" E continuò a parlarsi nella mente, fino a che non si accorse di quello che stava facendo e andò a dormire scuotendo vigorosamente la testa. "Calmati Harry. Troverai un modo mitico per farlo, ma ora smetti di parlare nella mente che sembri Hermione!" E chiuse gli occhi.

"Hey, come va? Hai intenzione di chiedere a Hermione del ballo vero?"
"Si si, non so ancora come fare ma ci sto pensando." Il ragazzo gli mise una mano sulla spalla per tranquillizzarlo. "Tranquillo Ron, se ti muovi e non glielo chiedi all'ultimo minuto andrà tutto bene." Lui annuì e si riempì il piatto con dei tost con marmellata.
Intanto a Harry era venuta un'idea magnifica.

Quella sera stava parlando a cena con Ginny quando una civetta banca entrò volando nella Sala Grande e si diresse verso il tavolo dei grifondoro.
"Non è un po' tardi per la posta? Ma è Edvige!" La rossa capì e arrossì violentemente mentre la civetta, che portava tra le zampe mazzo di rose rosse, scendeva elegantemente osservata a bocca aperta da molte ragazze invidiose.
Edvige tese le rose a Ginny, che timidamente le prese, e spiccò il volo dopo aver preso un pezzo di mela dal suo padrone.
La rossa ancora bordeaux in faccia e osservata da tutti i quattro tavoli prese un biglietto a forma di cuore legato ad un fiore e lo lesse.

Ti aspetto nella Stanza delle Necessità.

Ti amo

HP♥️

Le spuntò un sorriso sulle labbra e con la coda dell'occhio vide il suo ragazzo uscire dalla Sala Grande nervoso come non mai.
Lei si alzò e, dopo aver levitato il regalo fino al suo dormitorio (sperando di non averlo distrutto) corse, o meglio saltellò come una bambina di tre anni a Natale, verso il settimo piano.
"Ginny, vuoi venire al ballo con me?" Chiese lui inginocchiandosi nervosamente. "Certo!" Rispose per poi baciarlo. "Ancora un un'altra sorpresa..." Rivelò con un ghigno. "Ma hai già fatto tanto per me." Lui scosse la testa ed estrasse un pacchetto verde smeraldo dalla tasca, mentre la ragazza aveva un'espressione che andava mille volte oltre lo stupore. Lui sorrise e la guardò negli occhi. I suoi bellissimi occhi cioccolato che gli impedivano di distogliere lo sguardo.
Aprì la scatola per rivelare una bellissima collana con un pendente di argento a forma di cerva. "Ho pensato che dato che il mio patronus è un cervo... Magari ti sarebbe piaciuta questa collana." Lei non riusciva a spiccicare una parola, dentro era tutto confuso, la mente annebbiata, ma ciò che riuscì a fare fu baciarlo, questa volta più a lungo.
Quando si separarono per riprendere fiato si continuarono a fissare negli occhi, e fu lì che il ragazzo si perse nei suoi occhi cioccolato. "Dicono che gli occhi oceano, smeraldo e ghiaccio siano stupendi, ma io continuo a ricadere nei tuoi occhi cioccolato. Dopo tutto si sa che la cioccolata fa star bene le persone."

Le mise la collana con quanta più delicatezza potesse usare, poi le prese la mano e la portò nella torre di grifondoro per andare a dormire.

"Hai già chiesto a Hermione del ballo?"Ron scosse la testa. "Non so se lei si merita uno come me, non so nemmeno come chiederglielo, tu hai avuto un'idea meravigliosa per mia sorella, ma io non è che ho proprio tanti soldi come te, mi capisci?" "Tranquillo, sii te stesso e chiediglielo, vedrai che lo apprezzerà." Appena finì la ragazza in questione entrò nella Sala Grande. Harry diede una spinta al suo amico per indicargli di andare dalla sua ragazza, lui inciampò e per poco non le cadde addosso.
"C-ciao."
"Come va Ron?"
"B-bene grazie, v-volevo chiederti una c-cosa." Le si formò un sorriso sul volto.
"T-tu sei una ragazza g-giusto?" Il suo sorriso si spense.
"Si Ronald, vedo che ce ne hai messo di tempo per capirlo."
"Non è quello che intendevo! VUOIVENIREALBALLOCONME?" "Potresti ripetere più lentamente?" "Vuoi venire al ballo con me?"Chiese diventando rosso come i suoi capelli.
Lei annuì e lo baciò, si sentiva come se milioni di piccoli petardi gli stessero esplodendo nello stomaco e che un grande peso che si portava da diverso tempo lo avesse abbandonato.

Quello stesso giorno venne appeso il bacheca il manifesto dell Grande Ballo.

Tutti i ragazzi e le ragazze del settimo anno sono invitati al Grande Ballo! Possono invitare sia alunni del proprio anno, che di anni inferiori o di altre case.
Il ballo si terrà il 14 di Maggio (tra due settimane) nella Sala Grande dalle 9.00 p.m. alle 00.00 a.m.

Vestitevi elegantemente

Professoressa McGonagall

BUON CAPODANNO!

Nuovo capitolo spero vi sia piaciuto.

Secondo voi come sta procedendo la storia?

HARRY POTTER e la dimensione parallelaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora