Lo Scherzo

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Harry Potter aveva passato due giorni di inferno tra verifiche e interrogazioni di ogni genere e finalmente erano finite.
"Basta!" Disse Ron lanciando lo zaino sul letto. "Vi va di farci un giro per il castello?" Chiese lui. Tutti annuirono e Harry, Neville, Seamus, Dean e Ron si diressero verso il lago nero. Non faceva ne caldo ne freddo quella domenica e i ragazzi si ritrovarono a parlare delle differenze tra il calcio e il quidditch. Ron ancora non aveva capito le regole.
Le ore volarono e quando l'orologio di Seamus indicò le cinque precise Harry salutò tutti di fretta e furia e corse a perdifiato verso il castello, precisamente al settimo piano. Quando arrivò nella Stanza delle Necessità trovò Salazar Serpeverde ad aspettarlo con due spade in mano.
"Bene! Vedo che hai fatto una corsa di riscaldamento! Questo perdonerà il tuo ritardo." Harry sorrise. "Cosa facciamo oggi?" Chiese il ragazzo curiosissimo. "Oggi ti insegnerò un po' a duellare con la spada. So che ti servirà poco, ma a volte il nemico o le anime negli horcrux possono essere più cattive di quanto pensi." Salazar mise la sua spada nel fodero e si avvicinò a Harry. "Prendi questa. È una spada magica come la mia e quella di Godric, quindi può adattarsi perfettamente alle tue esigenze." Harry prese in mano la spada, che si accorciò di quache centimetro e divenne un po' più leggera.
Aveva la lama di ferro e il mano d'oro con qualche lapislazzulo incastonato sulla base.
Il ragazzo sorrise al maestro, che iniziò la lezione.
Salazar gli insegnò qualche affondo e parata. "Sento un'aura magica intorno a te. È molto strana. È come se appartenessi a due case. Dimmi una cosa, sai parlare serpentese?" Harry annuì. "Sì, ma non sono un tuo erede. Voldemort lo è, e quando a tentato di uccidermi mi ha passato parte dei suoi poteri." Spiegò il ragazzo.
Iniziarono un piccolo duello, all'inizio Salazar lo guidava, poi Harry iniziò a fare a meno dei consigli.
Alla fine della lezione bevve una pozione per ricucire alcuni tagli fatti dalla spada, dopo di che salutò Serpeverde e se ne andò. Avrebbe avuto lezione con Godric Grifondoro due settimane a venire. Aveva molto tempo per pianificare la vendetta di Piton. Non lo aveva ancora perdonato per avergli tolto venticinque punti ingiustamente. Il suo spirito malandrino si stava risvegliando e l'erede di Ramoso stava progettando qualcosa di epico.

"Ragazzi vi va di fare uno scherzo a Piton?" Chiese Harry ai suoi compagni di stanza, che ovviamente non rifiutarono. Il ragazzo dovette rivelare l'esistenza della mappa del malandrino e del mantello dell'invisibilità, ma fece promettere sulle loro cose più care che non lo avrebbero rivelato a nessuno. Passarono tutta la notte a progettare tutto nei minimi dettagli. Il giorno dopo erano carichi di adrenalina e pronti all'azione.
Come da copione andarono tutti e cinque a pozioni. Harry fece finta di sentirsi male con le merendine dei Tiri Vispi Weasley e Ron lo accompagnò in 'infermeria'. A metà strada si misero il mantello dell'invisibilità e andarono negli alloggi di Piton.
Intanto Neville aveva rovesciato 'per sbaglio' la pozione, così anche Dean e Seamus per rallentare la lezione. Grifondoro aveva perso trenta punti, ma a loro non importava, purché il loro piano andasse a buon fine.
Harry mise un' intero flacone di sciampo colorato in un secchio d'acqua gelata e Ron aveva nascosto entrambi sotto il mantello. Stavano aspettando la preda.
Suonò la campanella e tutti uscirono dalle classi. Neville, Dean e Seamus riuscirono, in qualche modo, a fare arrivare Piton ai suoi alloggi. Neville chiamò a sè con un incantesimo una macchina fotografica e si nascose tenendosi pronto.
Quando Piton aprì la porta dei suoi alloggi Harry gli fece colare addosso l'acqua con lo shampoo colorato. Quello era molto particolare, infatti non se ne andava da solo dopo tre giorni, ma se provavi in alcun modo a togliertelo il colore rimaneva per altri tre giorni.
Piton si ritrovò bagnato da capo a piedi e con i capelli color arcobaleno!
Neville scattò la foto appena in tempo per scappare con gli altri.
"È stato mitico!" Fece Ron una volta arrivato in sala comune.
"Avete visto la sua faccia? E i suoi capelli multicolore?" "Sì Harry, questa è la foto!" Disse Neville. "Ah ah ah! Se continuo a guardare la foto muoio dalle risate! Ah ah ah!"
"È mezzogiorno andiamo a mangiare." "Dean ha ragione, sto morendo di fame."Annunciò Seamus.
"Spero ci sia il pollo!" Disse Ron. "Ma tu non pensi a nient'altro?" "No! Un giorno sposerò il pollo!"
Quel giorno a pranzo Severus Piton infuriato come non mai e con i capelli arcobaleno si sedette a mangiare. Tutta la scuola rise per tutto il pranzo. Intanto il professore stava cercando di capire chi potesse avergli fatto lo scherzo. Pensò subito a Orion, ma lo aveva visto uscire da trafigurazione mentre gli cadeva l'acqua addosso. Qualcun'altro aveva il mantello dell' invisibilità, ma chi? Un Potter sicuramente. Markus e Emma non avrebbero il coraggio di farlo, quindi rimaneva solamente...
"Harrison Potter!" Urlò Piton infuriato zittendo tutta la Sala Grande. "Qui, subito!" Harry guardò preoccupato i suoi amici, si mise una maschera di innocenza a camminò verso il tavolo dei professori sotto gli occhi di tutti.
"Sei stato tu non è vero?" La McGonagall sorrise alle parole del professore di pozioni, per poi assumere dopo mezzo secondo un'aria seria. Harry aveva però notato il sorriso della professoressa.
"No professore. Stavo male."Rispose cauto ma sicuro. "Ah sì? Bene." Si rivolse poi verso Madama Pomfrey. "Poppy potresti gentilmente dirmi se il qui presente signor Potter è mai venuto in infermeria?" "Mi spiace ma non è venuto Severus" Rispose Madame Pomfrey.
"No! Come ha potuto! Io mi fidavo di lei!" Harry si mise una mano sul petto e fece finta di star male per il tradimento.
"Beccato ragazzo! Weasley qui!" Urlò Piton. Tutta la Sala Grande teneva il fiato sospeso mentre Ron, impallidito, si dirigeva con estrema lentezza verso il tavolo dei professori. Intanto Severus stava ragionando. Potter e Weasley non non sarebbero mai riusciti senza qualcuno che mi avesse portato ai miei alloggi.
"Thomas, Finnigan, Longbottom qui anche voi!" Neville stava quasi per svenire, sua nonna l'avrebbe ucciso.
Piton li portò tutti e cinque nel suo ufficio. La scena era esilarante! Un professore con i capelli arcobaleno che sgrida cinque ragazzi! Come si fa prenderlo sul serio!
"Siete tutti in punizione e cinquanta punti in meno a grifondoro, a testa!"
Seamus e Dean avevano gli occhi spalancati. Avevano fatto perdere a grifondoro 250 punti!
"La punizione vi sarà comunicata in seguito, in ogni caso la farete con me, voglio tenervi d'occhio. Scriverò alle vostre famiglie di ciò che avete fatto."
Neville divenne bianco come un lenzuolo, Ron rosso dalla vergogna e Dean e Seamus pallidi. Harry alzò le spalle.
"Signor Potter vorrei ricordarle che anche lei ha una famiglia ora, e non credo proprio che sua madre sarà felice della notizia!" Non ci aveva mai pensato! "Spero solo di non finire in troppi guai." Pensò il ragazzo.

Ciao! Piton con i capelli arcobaleno. Ah ah ah! Commentate e votate!

HARRY POTTER e la dimensione parallelaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora