Priscilla E Helga

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Erano le undici di sera e Harry stava ritornando nel suo dormitorio. Era un ombra. Se qualcuno lo avesse visto avrebbe pensato che stesse volando talmente tanto camminava veloce. Quella notte c'era la luna piena e non faceva nemmeno così tanto freddo.
Quell' anno era stato molto felice per Harry. Nell'altra dimensione aveva visto tutti i suoi amici morire davanti ai suoi occhi. Anche la sua ragazza era morta per lui.
Ginny... Amore mio...
Le mancava da morire, ma quello che non sapeva è che anche lei era innamorata di lui. Di quel nuovo ragazzo particolarmente dotato in Difesa Contro le Arti Oscure e bravissimo a volare.

Il giorno dopo Harry aveva le occhiaie per il fatto che aveva dormito poco. Era rimasto sveglio a pensare a Ginny.
"Tutto ok?"Chiese Ron. " Si tranquillo sono solo un po' stanco, tutto qui."
Rispose Harry. "Muoviamoci dobbiamo andare a Difesa." Fece Hermione spingendoli su per le scale.
Quando arrivarono presero posto nei banchi in mezzo alla classe: non troppo avanti da essere dichiarati secchioni e non troppo indietro da non poter sentire una parola.
Il professore stava male e ci sarebbe stato un supplente. I ragazzi erano curiosi di sapere chi era e si aspettavano chiunque tranne la persona che varcò la porta.
Mantello nero svolazzante, naso adunco e capelli unti. Proprio lui doveva venire?
Severus Piton aveva varcato la soglia della porta e zittito la classe, aperto il libro e cominciato a spiegare i lupi mannari. A Harry veniva da ridere.
Dovette appellare tutto il suo buon senso per non mostrare un sorriso a trentadue denti e far perdere punti alla sua casa.
Tutte e due le volte che li aveva studiati glieli aveva spiegati lui.
Alla fine della spiegazione ci fu un test per capire quanto erano stati attenti.
Le domande non erano molte ed erano facili. Remus gli aveva detto tutto sui lupi mannari e anche sulla trasformazione e in dieci minuti aveva finito. Non voleva mettere troppi dettagli per non destare sospetti, ma il professore ne avrebbe avuti molti lo stesso.

"Signor Potter se non finisce di scrivere tolgo 100 punti a grifondoro." Disse Piton. "Ma ho finito, guardi." Rispose portandogli la pergamena.
"Vedo che sa tutto sui lupi mannari. Posso sapere il motivo?" "Beh... ecco... ha appena spiegato l'argomento quindi..." Provò il ragazzo. "Bene. Cinque punti in meno a grifondoro per aver finito prima e altri venti per aver mentito. Io non ho mai spiegato alcune cose che ha scritto Potter. Ora vada a sedersi."Harry stava fumando. Come poteva togliere punti perché sapeva cose che non aveva spiegato! Decise di fargliela pagare. Sì, un bello scherzo che non si sarebbe mai scordato. Ma ora non poteva pensarci, doveva allenarsi con i fondatori di Hogwarts.

Il pomeriggio incontrò Priscilla Corvonero. Una donna molto intelligente con i capelli lunghi e neri. Con lei non fece alcuna pratica di incantesimi.
"Harry, benvenuto! Oggi vedremo come attaccare con strategia. Non è sufficiente sapere incantesimi e scagliarli contro l'avversario, bisogna sapere come agisce di solito e se chiama i suoi fedeli o amici a sé quando è in pericolo, quante volte ha perso un duello e in che modo preferisce attaccare: se manda prima i suoi fedeli o se attacca con loro e così via. So che dovrai affrontare Voldemort ma ora faremo solo dei casi generali. " Detto questo spuntò un tavolo e una mappa con accanto pergamene, piume e inchiostro.

"Con me vedrai solo le strategie di attacco e di difesa, dalle più semplici a quelle più complesse, il resto lo farai con Helga Tassorosso." Harry annuì.
Il lavoro non era faticoso, ma richiedeva molta concentrazione. C'erano delle pedine sulla mappa e tu le dovevi spostare come ti sembrava più logico per vincere. Harry giocava la parte della Luce e Priscilla dell'Oscurità. Il ragazzo riuscì a vincerne poche, d'altronde stava giocando contro la fondatrice della casa di corvonero, chi poteva essere più intelligente di lei? Probabilmente solo Merlino. Alla nona partita cominciò a sbadigliare e perse nel modo più banale in assoluto. A quel punto Corvonero lo fece andare a dormire dicendo di tornare tra una settimana.

Harry appena toccò il letto sprofondò in un sonno profondo. Gli sembrava di aver appena chiuso gli occhi quando Ron iniziò a scuoterlo.
"Harry muoviti o faremo tardi a colazione! Su alzati!" "Arrivo" Rispose fiondandosi in bagno. Due minuti dopo stava scendendo le scale con il suo migliore amico verso la Sala Grande.
"Senti, devo fare uno scherzo a-" "Zitto!" Urlò Ron. Dietro di loro c'era la McGonagall. "Potter conosco quello sguardo, non provare a combinare nulla!" Detto questo girò sui tacchi e sparì nel corridoio. La professoressa conosceva bene il ghigno malandrino, e ora che il ragazzo era ufficialmente un Potter temeva che potesse fare qualche cosa.
Non ebbero più tempo di parlarne, e la settimana passò in un soffio di vento.
"Per le mutande di Merlino!" "Cosa c'è Ron?" Chiese Hermione spazientita per averla interrotta dal leggere il libro. "Orion ha fatto male una pozione e Piton gli ha tolto cinquanta punti! Per una pozione! Quel brutto-" Urlò arrabbiato. "Sì signor Weasley, e se non vuole una punizione le conviene andarsene." Ron impallidì e trascinò via Hermione.

Era finalmente arrivato il giorno dell'incontro. Al settimo piano nella Stanza va e vieni Harry stava ascoltando Helga Tassorosso. Secondo lei bisognava conoscere l'avversario, in cosa era bravo e in cosa no, la sua infanzia ecc.
"È molto importante. Se sai che il tuo avversario è bravo in pozioni non gli darai una pozione per avvelenarlo. Lo stesso sei sai che prima di mangiare o bere qualche cosa lui non la faccia assaggiare a qualche suo servo."
La lezione con Helga fu molto più facile, lei spiegò parti della vita di alcune persone inventate e Harry doveva dire cosa non fare e cosa fare. Nonostante tutto quello era importante per sconfiggere Voldemort il ragazzo si sentiva annoiato e gli mancava combattere.

"Bene! Devo dire che sei molto bravo in questo genere di cose! Non che ci voglia un genio però alcuni sottovalutano queste cose. Direi che anche con me hai finito. Vedrai Salazar tra due giorni, non portare la bacchetta. Non so il motivo ma vuole che impari a usare la spada, almeno il minimo necessario. Addio giovane grifondoro." Helga scomparve lasciando Harry con una domanda. Perché doveva imparare a usare la spada? In ogni caso lo avrebbe scoperto tra due giorni, il che era molto vicino.

Ciaooooo! 400+ visualizzazione grazie millissimo a tutti! Grazie per i commenti e i voti! Lo scherzo prometto che sarà memorabile.
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HARRY POTTER e la dimensione parallelaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora