Un Amore Segreto

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"Hem... Buongiorno" Tentò Harry con fare il più possibile innocente. Ovviamente non funzionò.
"County mi segua!" Per quanto cercava di controllarsi era impossibile. Se quel ragazzo avesse fatto una mossa falsa sarebbe scoppiata! "Perché?" Ecco la mossa falsa. Doveva proprio chiedere perché?
La McGonagall uscì di senno "Non faccia finta di non saperlo!" Urlò. Lo prese per il colletto e lo trascinò su per le scale attraverso un corridoio fino al suo studio. "Si sieda!" Harry non aveva l'aveva mai vista così arrabbiata e si sedette in tutta fretta prima che decidesse di lanciarlo giù dalla finestra. "Non mi ha nemmeno dato il biscotto, che cosa diamine ho fatto!?" Pensò preparandosi a una bella strigliata.

"HARRISON COUNTY COME HA OSATO GUARDARE NEL PENSATOIO DEL PRESIDE SENZA IL SUO PERMESSO." Quindi era questo che aveva fatto? E si arrabbiava per così poco? Aveva già guardato nel pensatoio del preside e non era successo nulla. Boh. "C'ERANO PENSIERI E VISIONI PRIVATE!" Ah ecco perché veniva sgridato. Aspetta, private? Voleva assolutamente scoprire cosa! "INOLTRE COME PRESUMO SI È INTRUFOLATO NEL SUO UFFICIO!" Harry annuì senza ascoltare. Il problema é che aveva annuito al momento sbagliato.
"QUINDI LO HA FATTO VERAMENTE?!" La McGonagall si era sfogata e si calmò.
"È in punizione per una settimana. Dovrà andare nell' aula di pozioni per metterla in ordine ogni giorno alle dopo pranzo a partire da domani. E voglio sperare che lei non dica a nessuno quello che ha visto!""Certo, ma cosa c'era di tanto importante da vendere? Ho visto solo il passato di Voldemort." A queste parole la professoressa rilassò per un microsecondo i muscoli sperando di non darlo a vedere. Ma Harry lo aveva notato.
Era deciso. Quella notte sarebbe andato nell' ufficio del preside per vedere cosa c'era realmente dentro.

Uscito da quell'ufficio infernale Harry dovette iniziare la pila di compiti. Ci mise tutto il pomeriggio, ma alla fine riuscì ad andare a cena con un problema in meno. Era bellissimo essere tornati ai tempi in cui le tue uniche preoccupazioni erano i compiti e le verifiche. La cicatrice non gli faceva più male da un po', anche se a volte le prudeva non ci badava molto. "Harry cos'è successo? Non ti abbiamo trovato in infermeria." Disse Hermione. "La McGonagall mi ha messo in punizione per aver guardato nel pensatoio di Silente" "Cos'è un pensatoio?"Chiese Ron."È un oggetto in cui si mettono i propri pensieri e si possono anche vedere" Hermione sapeva sempre tutto. Come faceva?
"Il problema é che io non ci ho mai guardato dentro e sembra ci siano segreti importanti. Stanotte andrò a vederli." Lo sguardo malandrino di suo padre prese posto alla sua espressione curiosa e la risata di Sirius si sostituì alla sua.
A mezzanotte Harry prese la mappa del malandrino e il mantello dell' invisibilità. Era tutto pronto per la sua 'missione'. Stava scendendo in Sala Comune quando CIAF.
"Aia! Hermione che fai?" Gli aveva dato uno schiaffo sulla guancia tanto forte da lasciargli l'impronta.
"Non provare ad andare nello studio di Silente!" "Troppo tardi!" Corse fuori dalla sala comune e guardò la mappa del malandrino. Hermione e Ron erano fermi, probabilmente stavano decidendo se seguirlo o no. Harry era sicuro che l'avrebbero seguito, d'altronde loro erano il Golden Trio!
Diede un'altra occhiata alla mappa e vide che Gazza stava passando per quel piano e i suoi due migliori amici stavano uscendo dalla Sala Comune.
Li ricoprì con il mantello dell' invisibilità e gli disse con uno sguardo di stare zitti. Lentamente Gazza passò senza notarli e il Golden Trio si diresse verso l'ufficio del preside.
Era esattamente come nella sua dimensione l'ufficio. Dovettero stare attenti a non svegliare i ritratti e poi immersero tutti e tre la faccia nel pensatoio. Quello che videro fu scandaloso. All'inizio c'era la vita di Voldemort come l'aveva vista Harry al suo sesto anno, poi gli horcrux.

"Silente sei sparito per tre giorni! Cosa sei andato a fare? E non liquidarmi con una risposta tipo 'il ministero'!" La McGonagall era curiosa come non mai.
"Minerva cara, é arrivato il tempo che tu sappia. Voldemort durante la sua giovinezza ha costruito degli horcrux. Ossia ha diviso l'anima in pezzi e l'ha messa dentro a degli oggetti." La faccia di Ron e Hermione era disgustata oltre ogni immaginazione. "Ho passato gli ultimi tempi a capire quali erano e dove erano. Per ora ho trovato l'anello dei Riddle dentro una casa che doveva essere la dimora di questa famiglia. In questi giorni ho trovato la coppa di tassorosso, altro horcrux, e l'ho distrutta. Purtroppo ce ne sono altri, sei in tutto perché alla settima separazione il suo corpo diventerebbe una misera creatura. Ho qualche sospetto su Nagini il serpente. Ma non so altro." Silente scosse la testa e si lasciò andare sconsolato sulla poltrona del suo ufficio.
" Albus tesoro" ASPETTA, COSA?! L'AVEVA CHIAMATO TESORO? "sono sicura che li troverai, se non tu qualcun'altro. Lo sconfiggeremo vedrai." E lo baciò. La McGonagall baciò Silente! Era alquanto scioccante.
Il bacio continuò per parecchi secondi. Era passionale e profondo, si poteva vedere che si amavano alla follia.
E il ricordo finì.

Uscirono dall' ufficio del preside senza dire niente. Tutti troppo scandalizzati. Harry con la faccia sulla mappa, Ron che teneva il mantello e Hermione che faceva finta di niente.
Andarono a letto per metabolizzare l'accaduto. Era sicuro, sarebbe rimasto impresso nelle loro menti per sempre!

Il giorno dopo il ragazzo sopravvissuto era intenzionato a cercare gli horcrux.
"E come vuoi fare? Evadiamo dalla scuola?" Disse Ron ironico. "Lascia fare a lui amico!"
"A mio parere Harry ha ragione, ma prima dovremmo iniziare a studiare!" Hermione, sempre la solita.

Passarono le settimane e i mesi, intanto Harry era riuscito a rimanere nascosto e non ridere quando vedeva i suoi due professori preferiti lanciarsi occhiate cariche di amore.

Era Dicembre.
"Tu non torni a casa a Natale?" Chiese Ron. "No preferisco restare qui grazie."Rispose il ragazzo con gli occhiali."Come mai?" Si intromise Hermione. Perché doveva avere due amici tanto ficcanaso?
"Diccelo o non ti parliamo più!" "Se proprio lo volete sapere i miei genitori sono morti e non ho una famiglia in cui stare!" Merda aveva rivelato tutta la sua identità. A questo punto poteva anche dire che era Harry Potter!
"Oh scusaci tanto! Ma come si chiamavano?" "Forge e Anne County." Ok se l'era cavata ancora una volta per un pelo. Pfiu.
"Harry, Harry! Mamma ha detto che puoi venire da noi questo Natale, anche Hermione e i Weasley possono!" Emma era così felice che a momenti sarebbe scoppiata di gioia.
"Grazie, ma non voglio dar fastidio!"
"Eddai Harry non puoi restare qui da solo! Non puoi nemmeno andare a casa perché i tuoi sono morti quindi.... Oh scusami tantissimo non volevo!" Disse Ron. "Allora vengo, ringrazia mam-Lily e James da parte mia Emma."

Nuovo capitolo. Voi shippate Silente e la McGonagall? Scrivetelo nei commenti!

HARRY POTTER e la dimensione parallelaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora