Tornarono in Sala Grande guardando per terra. Erano felici di aver fatto lo scherzo migliore del secolo, ma avevano fatto perdere 250 punti a grifondoro!
Appena entrati nella Sala i cinque ragazzi vennero applauditi da tutte e quattro le case, a nessuno importava dei punti persi tranne alla McGonagall che, se solo avesse potuto, li avrebbe uccisi.
Ricevettero dieci punti da tutti i prefetti e i caposcuola di tutte le case.
Avevano quindi ripreso 120 punti. Non era andata poi tanto male.La settimana passò molto velocemente tra occhiate d'odio di Piton e applausi da tutti gli alunni.
Alcuni grifondoro del primo anno avevano appeso in Sala Comune uno striscione con su scritto 'i migliori prankster di sempre'.Domenica mattina arrivarono al tavolo dei grifondoro due strillettere, una per Ron e una per Neville, e quattro lettere, due per Harry e due per Dean e Seamus.
Quando le strillettere ebbero finito di urlare tutta la disapprovazione della famiglia Harry lesse le proprie.Caro Harry,
Sei stato un mito! Hai sangue malandrino che ti scorre nel sangue. Sono orgoglioso che tu sia mio figlio.
Tu e i tuoi amici siete stati fantastici! Lily dice che ti dovrei sgridare, ma non ci penso proprio! Ti faccio i miei auguri per leggere la sua. Continua così campione!
Sono orgoglioso di te.Tuo padre
Wow! Harry si mise a ridere e la fece leggere anche a tutto il tavolo di grifondoro. La McGonagall aveva notato un passaggio insolito di pergamena e si alzò per controllare.
"Mi dia quella pergamena signor Creevy." Il ragazzo guardò il vero proprietario della lettera che annuì ridendo. Chissà quale sarebbe stata la sua reazione!
La professoressa lesse la lettera più volte e quasi le venne un attacco isterico. "Scriverò a tua madre di ciò." Fu l'unica cosa che riuscì a dire.Il ragazzo aprì anche la lettera di sua madre Lily. Questa era molto peggio dato che era una strillettera.
"HARRISON POTTER COME TI SEI PERMESSO DI FARE UNA COSA DEL GENERE A UN PROFESSORE! NON PROVARCI MAI PIÙ!" Urlò Lily. Era piuttosto spaventosa quando era arrabbiata! "GIURO CHE SE CI RIPROVI -" Ma venne interrotta da James. "HARRY NON ASCOLTARLAAAAAA!!!" "TU ZITTO POTTER!" Fece Lily. "VORREI RICORDARTI CHE ANCHE TU SEI UNA POTTER AMORE MIO." Disse James. Tutta la sala grande scoppiò a ridere. Era ufficialmente la strillettera più strana di tutte.
"VAI COSÌ HARRY! PECCATO CHE NON ERO LÌ A VEDERE LA REAZIONE DI SNIVELLIUS, MA COLORARGLI I CAPELLI ARCOBALENO È STATO MITICO!" Urlò Sirius. "BLACK SEI MORTO, INIZIA A SCAPPARE!" Rispose Lily. "Felpato corriiiii! HARRY NON MOLLARE SONO FIERO DI TE! NON ASCOLTARE LILY ORA SCAPPO CIAO!" "Potter, Black, siete finiti!" Urlò la signora Potter. "Harry non finire in altri guai!"Detto questo la strillettera scomparve e tutti i quattro tavoli cominciarono a ridere! James e Sirius probabilmente si erano beccati un paio di incantesimi dalla rossa dopo aver detto quelle cose. Harry si guardò in giro e incrociò lo sguardo del preside che stava ridendo divertito insieme alla McGonagall, poi guardò preoccupato Orion.
"Tranquillo mamma non è così cattiva! Se lo dimenticherà. Come me succede sempre così, basta che smetti di fare scherzi un mese prima della fine dell' anno e non glielo ricordi l'estate."
Harry si rilassò e lesse una lettera appena arrivata.Signori Potter, Weasley, Finnigan, Longbottom e Thomas, domenica prossima per la punizione alle ore 17:00 nella mia aula.
Professor Piton
DOMENICA! Non poteva andarci aveva la lezione con Godric!
Aveva deciso:avrebbe saltato la punizione.
"Harry?" Chiese Colin. "Il preside ti chiede di andare nel suo ufficio subito." Harry annuì e si diresse verso il gargoyle di pietra e disse la password sorbetto al limone e salì nello studio di Silente chiedendosi il motivo. Di certo non era per parlargli dello scherzo a Piton, o almeno così sperava. Era solo una trappola, infatti il vecchio voleva sapere l'infanzia del ragazzo perché gli sembrava strano che avesse già cominciato a chiamare Lily e James 'mamma e papà'. Aveva intenzione di usare l'occlumanzia, ma questo Harry non lo poteva sapere. Bussò tre volte alla porta ed entrò.
"Mi voleva vede-" Cominciò, ma venne subito occlumato.-Harry mamma ti vuole molto bene, Harry mamma e papà ti hanno sempre amato ricordatelo- Disse Lily.
-Spostati donna o morirai. -Fece Voldemort -Morirò per proteggere mio figlio!- -Lo hai voluto tu! AVADA KEDAVRA! -
Una luce verde partì dalla bacchetta del Signore Oscuro. Questo non lo vedi, ora esci dalla mia mente!Harry era sbalordito! Perché lo aveva fatto? Se Piton non gli avesse insegnato occlumanzia la sua copertura sarebbe saltata! Senza chiedere il permesso uscì dalla stanza lasciando Silente con milioni di domande in testa.
La domenica era arrivata e alle cinque meno dieci Harry disse ai suoi compagni di stanza di andare avanti e lui li avrebbe raggiunti dopo essere andato in bagno. Era una scusa banale e stupida, quindi la più credibile.
Si diresse al settimo piano per la lezione con Godric Grifondoro.
La stanza delle necessità era arredata con un grande stemma di grifondoro sulla parete di fronte alla porta. Per il resto la stanza era vuota con i muri rosso e oro
"Ciao Harry! Sono felice che tu sia venuto! Gli altri mi hanno parlato molto di te. Inizieremo con un piccolo ripasso per poi fare un test o una sfida, vedila come vuoi tu."
"Cominciamo!" Disse il ragazzo inchinandosi. Dopo cinque minuti di allenamento Godric prese parola. Il ragazzo era già sudato.
"Sei molto bravo! Sono orgoglioso che tu sia nella mia casa. Ora andiamo in giardino a fare la sfida che qua c'è troppa poca aria, non mi piace lottare in spazi chiusi." "Mi spiace ma non possiamo. Primo tu dovresti essere morto, secondo io dovrei essere in punizione ma ho balzato per venire qui." Disse Harry cercando di riprendere il fiato, non sembrava ma quello che Godric chiamava riscaldamento era molto più faticoso di quello che sembrava.
"Ah ah ah! Un vero grifondoro! Ci vuole coraggio a saltare una punizione. Dimmi cosa hai fatto?" "Ho colorato i capelli al professore di pozioni perché aveva tolto punti alla mia casa solo perché avevo finito prima un test." Godric sembrava un bambini davanti a delle caramelle. "Bravissimo! In tal caso credo che dovremo andare nella Foresta Proibita." Il professore alzò un sopracciglio. "Vedo dal tuo sguardo tranquillo che ci sei già stato." Harry annuì. "Super!" Con un semplice incantesimo di disillusione si infiltrarono nel cuore della foresta.
"Allora, tutto quello che dovrai fare ora per ora sarà combattere con la bacchetta, poi passeremo alla spada.
Al mio via. Uno. Due. Tre. VIA!" Disse l'ombra dei uno dei fondatori.Severus' POV
Avevo punizione con il figlio di Potter e i suoi amici. Quando mi hanno bussato alla porta però Potter non c'era. "Appena arriva mi sente, voi intanto cominciate a pulire i calderoni."
È ormai passata un' ora e Potter non si vede, deve aver balzato! Proprio come suo 'padre': pigro, insolente...Terza persona POV
Godric e Harry stavano lottando tra gli alberi. Entrambi lanciavano incantesimi molto potenti. Si stavano spostando sempre di più, inoltre stavano facendo moltissimo rumore, il che stava richiamando l'attenzione di studenti e professori.
Un incantesimo aveva appena sfiorato la testa di Harry, che aveva risposto quasi disarmando l'avversario.
Stavano urlando gli incantesimi più difficili da eseguire, gli altri li faceva senza parlare.
Si stavano avvicinando sempre di più al limitare della foresta e tutta Hogwarts aveva le bacchette puntante contro i due. Il preside in prima linea.Ciao! Scusate per il ritardo. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Il prossimo uscirà l'1 di novembre.
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HARRY POTTER e la dimensione parallela
FanfictionE se la battaglia di Hogwarts fosse finita con la morte di tutti tranne quella di Harry? E se il Cappello parlante gli avesse dato una seconda possibilità? Scopritelo leggendo questa storia! È la mia prima storia e ci sono alcuni errori. Comunque BU...