L'eredità

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Erano usciti dalla Foresta Proibita e avevano tutti abbassato le bacchette. Silente aveva mandato un patronus all' Ordine, che si era immediatamente smaterializzato a Hogsmade e aveva corso la strada a piedi. Hermione e Ron tifavano silenziosamente per il loro amico, mano nella mano, avevano finalmente capito di amarsi veramente.
C'era un silenzio di tomba. Tutto era muto tranne per il rumore degli incantesimi schivati o parati e l'urlo per pronunciarli.
Il duello andò avanti per altri cinque minuti che sembrarono secoli, fino a quando Godric fece un cenno a Harry per fermarsi e gli diede la sua spada.
Tre ombre li stavano osservando da dietro gli alberi e due in particolare sembravano fissare Ron e Hermione, ma nessuno se ne era accorto.
Il combattimento con le spade durò non molto a lungo, anche perché Godric si era accorto di avere un pubblico e Harry di certo preferiva la bacchetta.
"Ah ah ah! Sembra proprio che abbiamo un piccolo pubblico! Ragazzi potete venire!" Sembrava si stesse rivolgendo a Hogwarts, invece stava chiamando i fondatori di Hogwarts.
Le tre ombre uscirono dal loro nascondiglio tra gli alberi.
"Vedo che lo avete istruito bene!" Fece Grifondoro "Complimenti Harry! Hai capito bene lo stile di attacco di Godric!" Disse Corvonero. "E gli incantesimi li hai imparati alla perfezione!"Continuò Salazar.
"Grazie. Ho avuto dei maestri fantastici." Disse il ragazzo scompigliandosi i capelli, ma rimasero perfettamente nella stessa posizione. Fece una smorfia. Quanto odiava i suoi nuovi capelli.
Tutta Hogwarts stava osservando la scena senza capirci nulla. I fondatori non erano morti molti secoli fa? E perché il nuovo figlio dei Potter stava parlando con loro come se lo avessero allenato?
"Harry non c'è più ragione per te di nasconderti. Dovrai cominciare quello che hai già finito."Cominciò Godric, ma vedendo incrociando lo sguardo del ragazzo non andò oltre. "Bene, se proprio non vuoi... Devo anche riferirti una cosa prima che il tempo sia finito. Mi hanno detto di dirti questo:
Quello che cerchi

In parte è già morto

Sette ne avevi trovati

Ma il vecchio che avevi visto morire

Di due se ne è liberati

Ricordati che non c'è più il settimo

Ma sei il prescelto in tutti mondi

Ti aspettano grandi difficoltà

Sconfiggi Voldy e cerca di non andare nell'aldilà

Ti auguriamo veramente di farlo fuori. Anche se l'ultima frase l'ho aggiunta io per rendere il tutto più allegro." Disse Godric.
Salazar alzò gli occhi al cielo.
"Dovevi per forza? Ci ha chiesto di riferire solo questo e tu lo cambi? Che idi-" "Salazar evita, quel che è fatto è fatto. Harry stai attento."
Iniziò Grifondoro. Gli si illuminarono gli occhi appena gli venne in mente una cosa. Guardò Harry e gli fece cenno di chinarsi in ginocchio. Lui, con un punto di domando disegnato in faccia, lo fece.
"SONO ORGOGLIOSO CHE TU SIA DELLA MIA CASA, TI NOMINO MIO EREDE E POSSESSORE DELLA MIA SPADA." Disse a gran voce dandogli la spada."
"NEI TUOI OCCHI VEDO UNA VITA DIFFICILE, MOLTE PERDITE, NEL TUO CUORE SENTO UNA RINASCITA E UNA SECONDA POSSIBILITÀ. TI VOGLIO DONARE ANCHE LA MIA SPADA" Continuò Salazar porgendogliela. Quella spada era perfetta per lui, lo sentiva. La lama d'argento che rifletteva i raggi del sole e il mano d'oro con delle pietre che contenevano piccole quantità di veleno.
Prese quella di grifondoro e la pose al suo proprietario. "Credo che sia meglio la spada di Salazar. Questa dovrebbe usarla chiunque ne ha bisogno. A lei devo la vita, letteralmente."

*Faccia incuriosita di tutti*

"Harry vorrei donarti anche il mio serpente, Nagini, rimasto nella dinastia da secoli, ma a quanto ho sentito é di proprietà di un mio altro erede. Auguri Harry Potter, sso che anche tu puoi parlare sserpentese."Disse Salazar.
" Ssì, e nesssuno ssapeva prima di adessso. "Rispose Harry.
Silente si stava chiedendo come quel ragazzo parlare serpentese..

"Noi vorremmo chiamare i tuoi amici, Ron e Hermione." Disse Helga. I due ragazzi sobbalzarono quando sentirono i loro nomi, ma andarono da Helga e Priscilla.
"Hermione Jean Granger, tu possiedi il cervello di un corvonero. Hai molta astuzia e non c'è cosa che non sai." Disse Corvonero.
"Ronald Bilius Weasley, tieni molto agli amici come un vero tassorosso. Daresti la vita per loro." Disse Helga.

"Voi rappresentate l'unità delle case. So che siete tutti e tre in grifondoro, ma avete le qualità per stare in altre case." Aveva spiegato Priscilla a molti studenti confusi. "Rimanete uniti vincerete sempre. Perché gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti mentre nessun altro si è accorto che tu eri caduto." Concluse Helga con una frase ad effetto. In effetti il Golden Trio si era aiutato sempre, anche quando aveva tutta la scuola contro.
Salazar mise una mano sulla spalla di Harry "Fanne buon uso" indicando la spada. Il ragazzo si mise a ridere.
"Ah ah ah! L'ultima volta che qualcuno mi ha detto, o meglio scritto, di fare buon uso di una certa cosa sono finito in un mare di guai, però ho fatto cose che pochi maghi potrebbero fare. Ho dovuto anche uccidere il tuo basilisco. Sai non è che sia tanto prudente tenerlo nella scuola. "Disse Harry. "Tu cosa?" "Tranquillo qui è vivo." "Tu cosa Salazar?" Chiese Godric. "Em.. Sì beh...Ho, come dire... messo un basilisco nei sotterranei e solo un mio erede può controllarlo." Disse Imbarazzato. "Io ti uccido!" Disse Priscilla. "Calma ragazzi!" Urlò Helga. "Ora è meglio se andiamo. Addio!"
Detto questo svanirono.

Lily andò ad abbracciare suo figlio insieme a James. Gli occhi di Harry incontrarono quelli della madre, che giurò di aver visto dei riflessi verdi.
Ben presto tutta la famiglia Potter si stava abbracciando.

"Signor Potter potrebbe dirmi dove ha imparato gli incantesimi che ha appena eseguito? E perché sa parlare serpentese?" Chiese Silente con la curiosità al suo livello massimo.
"Beh... Allora... Sono andato nella Stanza delle Necessità e mi serviva qualcuno che mi allenasse bene quindi i quattro fondatori mi hanno aiutato e poi, lo ha visto no? Comunque... come sono andato?" Chiese il ragazzo cercando di sviare l'ultima domanda. "Bene tesoro, sono proprio fiera di te!" Disse Lily. "Sei stato mitico fratellone!" Urlarono Orion, Markus ed Emma. James sorrise "Ho un figlio erede di Salazar e Godric e sono il padre più felice del mondo! Andiamo a prendere qualche cosa dalle cucine per festeggiare!" Annuirono tutti e parlando animatamente iniziarono ad andare.
"Signor Potter non ha risposto alla seconda domanda." "Ecco... Vede..."
"Harry muoviti!" Fece Emma e il ragazzo tirando un sospiro di sollievo salutò il preside e corse verso sua sorella.

Nei corridoi incontrarono Ron e Hermione che si baciavano. Divennero subito rossi e tutti si misero a ridere.
"Sono senza parole Corvonero mi ha detto che sono intelligente!" Squittì Hermione. Ron sorrise "A me Tassorosso ha detto che sono leale. Mica male no?" "Sarete sempre i miei migliori amici ragazzi!" Disse Harry.

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