21.

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Harry riacquistò coscienza diversi giorni dopo. Quando aprì gli occhi fu veramente felice di non sentire nessun dolore, ma quando cercò di alzarsi notò che la sua gamba era fasciata. Madam Pomfrey corse subito verso di lui per una visita veloce. "Potter non si muova o peggiorerà." Disse indicando la gamba. Gli tolse le bende e mostrò una cicatrice ricucita 'alla babbana' con il filo. "Perché non mi ha dato una semplice pozione per guarirla?" Chiese lui. "Il pugnale era maledetto, questo è l'unico modo. Non riuscirà a camminare per una settimana come minimo e dovrà usare queste." Disse Madam Pomfrey indicando un paio di stampelle appoggiate al comodino. "Può anche andare ora se vuole. So per esperienza che provare a tenerla qui sarebbe inutile." Il ragazzo annuì e prese le stampelle. "Come mai sa usarle così bene? Non è la prima volta vero?" "No, quando ero piccolo mio cugino mi picchiava molto spesso e dato che ero veloce a volte mirava alle gambe." La donna annuì e aprì le porte dell'infermeria per far uscire Harry che, dopo aver chiesto che ore fossero, andò in Sala Comune per pranzare. Probabilmente era il primo mago con le stampelle, perciò sperava che nessuno gli ridesse dietro, specialmente Malfoy.
Solo ora gli venne in mente! Malfoy!
Quel povero ragazzo era stato posseduto per tutti questi anni.
Non so come mai, ma ho un ottimo presentimento...
E con questo pensiero entrò nella Sala Grande.
Appena entrò tutti si girarono verso di lui, non c'era una singola persona che non lo stava fissando. Quel tik delle stampelle quando le appoggiava al suolo lo stava facendo impazzire!
Prese la bacchetta dalla divisa e mormorò qualche incantesimo per silenziarle.
Ron si alzò dal suo posto e andò ad aiutare il suo migliore amico. "Hey! Cosa avete da guardare voi?" Urlò agli studenti nella Sala Grande, che tornarono a mangiare e parlare dei nuovi fatti.
I serpeverde erano sul punto di scoppiare a ridere e non smettere mai, ma un solo sguardo della McGonagall li zittì tutti.
Si avvicinò al tavolo di grifondoro e cominciò a mangiare agnello con patate arrosto cercando di ignorare qualche primino che lo fissava ancora.

Verso sera lo vennero a trovare Lily e James, che si mise a fare battutine con le stampelle e fece finta di essere un militare saltando su e giù tra i letti del dormitorio. "Piu piu piu!" Urlò utilizzando la stampella come se fosse una delle armi babbane. "E il mitico James Potter salva tutta la galassi su una scopa!" "James smettila!" Disse Lily appena entrò nella stanza, anche se le scappò un sorriso.
Harry si diresse verso l' infermeria per farsi togliere i punti. Fare tutte quelle scale era faticoso senza una gamba! Perché non mettono le ascensori? Sono così utili! Pensò il ragazzo mentre si sdraiava sul lettino.
Madam Pomfrey gli diede tre pozioni da bere per permettergli di camminare e lui, che si sentiva perfettamente in forma, fece una corsa fino alla Sala Grande, ignaro degli avvenimenti che avrebbero cambiato il corso della storia.
Si sedette e cominciò a mangiare di buon appetito.
"Potter, ti devo parlare." Disse Malfoy avvicinandosi. Si stava mordendo il labbro inferiore e si poteva vedere anche lontano un miglio che era teso. Harry lo seguì fino alla stanza delle necessità, che aveva l'aspetto della sala comune dei serpeverde con qualche tocco di oro qua e là. Una volta che si sedettero vicino al camino Draco cominciò a parlare. "Harry, mi spiace per quello che ti ho fatto questo anno, spero che mi perdonerai. Come potrai aver capito ero come 'posseduto' da Tu-Sai-Chi, ma per fortuna Astoria Greengass, la mia attuale ragazza, mi ha aiutato a superare questa cosa e me ne sono sbarazzato." "È tutto OK Draco. Amici?" Gli chiese tendendogli la mano. Lui la fissò per qualche secondo per poi stringergliela. "Amici. Credo che non potremmo farlo notare in pubblico o sarebbe troppo strano dato il mio comportamento precedente nei tuoi confronti e non voglio spiegare la mia situazione a nessuno. Ti posso assicurare che non insulterò nessuno, promesso."
I due ragazzi si sorrisero per poi tornare dai propri amici.

"Cosa ti ha fatto? Devo ucciderlo?" "Tranquilla Ginny, siamo diventati amici." In quel momento Harry desiderò avere una macchina fotografica per immortalare le facce dei suoi amici. Ginny lo stava guardando come se fosse psicopatico e stava agitando le braccia per aria, Hermione stava per svenire mentre Ron era sul punto di scappare a gambe levate e non tornare mai più. Il ragazzo spiegò tutto e alla fine, piuttosto di malavoglia, andarono a scusarsi con Malfoy. Proprio mentre si stavano alzando la Cooman cominciò a tossire e sembrò stesse soffocando, poi cominciò a parlare con una voce profonda creando l'eco nella sala e spaventando tutti.

"Sta arrivando! Quest oggi Hogwarts sarà in pericolo! Il Signore Oscuro ucciderà ogni uomo, donna e bambino sul suo cammino per ottenerla. Arrivano, arrivano!"

Quando riprese a parlare in modo normale la Sala Grande era in fremito. "Silenzio!" Ordinò Silente puntandosi la bacchetta alla gola ed esclamando sonorus. "Tutti i prefetti riportino gli alunne nei proprio dormitori, se c'è qualche alunno maggiorenne che vuole combattere rimanga seduto. Signor Potter, chiami il resto dell' Ordine." Fortunatamente nessun ragazzo sotto i diciassette anni rimase seduto, un problema in meno pensò Harry. I serpeverde che rimasero a combattere erano pochi, e tra loro c'era Draco, le altre quattro case avevano un buon numero di combattenti. Si diresse verso la Stanza delle Necessità con Ginny.
Devo parlare con Hogwarts pensò mentre camminava avanti e indietro davanti al muro del settimo piano.
Una porta d'oro si mostrò ai due ragazzi che entrarono.
"Harry Potter, erede di due fondatori, e la ragazza a cui a rubato il cuore. Cosa hai bisogno da me?" Chiese una voce appena entrarono nella stanza, sembrava venire da dietro i muri, ma non si capiva da dive precisamente.
"Hogwarts sei in pericolo, siamo venuti qui per avvisarti." Disse il ragazzo stringendo la mano di Ginny. "Ci serve anche un aiuto da parte tua."
Continuò. "Vi aiuterò. La prima arma e difesa più importante è l'amore. Dato che sei un erede dei fondatori posso donare a te e Ginny un collegamento che vi permetta di parlarvi nella mente e di sentire le emozioni uno dell'altro. Come seconda protezione alzerò tutte le difese possibili, ma devo avvertirti che potranno cadere con un attacco forte di Magia Oscura. La terza sarà di chiudere i ragazzi nei propri dormitori, se ci sarà un mangiamorte vicino a loro alzerò una barriera in più sulla porta e avviserò i ragazzi di tenersi pronti a un attacco. " Harry annuì, ringraziò, e se ne andò pronto allo scontro.

Ciao! Non sono morta scusate tantissimo per il ritardo.

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HARRY POTTER e la dimensione parallelaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora