28.

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"Stupeficium!"
"Protego maxima! Ginny vai dietro di me!" Urlò Harry schivando un incantesimo di disarmo e lanciandone un altro.
"Ripeterò la domanda una volta sola" cominciò Sirius "chi sei veramente?"
"Sono Harry Potter, Felpato devi credermi ti spiegherò tutto!"
Sirius lentamente abbassò la bacchetta, sempre tenendo gli occhi puntati sul ragazzo e pronto ad attaccare se necessario.
"Il mio figlioccio è morto quando aveva un anno, lo ho visto nella bara al funerale, come puoi pretendere di essere lui?" Le parole che gli uscirono dalla bocca erano piene di paura, paura di perdere ancora il piccolo Harry dopo averlo ritrovato. Aveva giurato di proteggere il bimbo con la sua vita se fosse stato necessario, ma la sua inizialmente fantastica idea si trasformò nel peggiore dei suoi incubi.

*FLASHBACK*
A Godric's Hollow un bambino di un anno stava saettando sulla sua nuova Comet Junior inseguendo il suo gatto Birillo per tutta la casa. I suoi capelli neri, impossibili da tenere in ordine, e gli occhi verde smeraldo lo rendevano riconoscibile anche a un chilometro di distanza.
"Harry James Potter! Lascia stare il povero Birillo!" Urlò una donna dai capelli rosso scuro dalla cucina lanciando un'occhiata di rassegnazione al marito che stava dando consigli al figlio su come prendere il gatto per la coda.

"Ramosooooo muoviti vieni ad aprire questa porta o la butto giù!" Giurando sottovoce di fargliela pagare per averlo costretto ad alzarsi dalla comoda poltrona in cui era seduto James andò ad aprire la porta e chiamò Lily e il piccolo Harry in soggiorno.
"James, Lily, mi è venuta un'idea m-a-g-n-i-f-i-c-a! Al momento sono io il vostro custode segreto, ma è troppo ovvio che sono io, insomma tutta l'Inghilterra sa che siamo praticamente fratelli, così ho pensato 'e se cambiassimo custode segreto facendo credere a tutti che sono io ma in realtà è Codaliscia?' e sono venuto da voi a proporvi l'offerta. Non è che non voglio essere il vostro custode segreto, ma se mi scambio con Peter sarete più al sicuro." Spiegò Sirius gesticolando tutti i passaggi per spiegarli meglio. Lily annuì e prese parola. "Due cose: uno, non siamo stupidi puoi anche non gesticolare come se fossimo dei bambini, due, hai ragione. Dovremmo parlare con Albus prima."

Una settimana dopo Peter Pettegrew fu fatto custode segreto dei Potter e in quel momento stava entrando nella loro casa a Godric's Hollow.
"Ok Peter non è tanto difficile. Devi metterlo nella culla alle nove e se non dorme cantargli una ninna nanna. Dovremmo tornare verso le dieci. Ha già mangiato e gli ho già cambiato il pannolino. Ora dobbiamo andare. Ciao!" James e Lily salutarono loro figlio e lo lasciarono a Codaliscia per andare a cena dai Longbottom, non sapendo però che la spia del Signore Oscuro aveva già avvertito il suo padrone dell'uscita e che di lì a un'ora avrebbe consegnato il bimbo nelle mani di Lord Voldemort.

"Padrone, il marmocchio è nella culla in camera sua."Disse il traditore inchinandosi e guidando Voldemort fino al piccolo e indifeso Harry Potter.
"Avada Kedavra!" La luce verde colpì il bimbo e il Signore Oscuro fece un cenno con la testa al suo servo. Peter controllò il corpo della persona che gli avrebbe regalato gloria eterna, o meglio dire una cella ad Azkaban.

"Morto."

*FINE FLASHBACK*
"Spiegati."
"Io non sono di questo mondo..." Nell'ora seguente Harry spiegò al suo padrino tutto quello che aveva spiegato alla sua ragazza. Sirius impallidì quando scoprì cosa successe nella sua dimensione ad Halloween e quasi trascinò il suo figlioccio fino al San Mungo per vedere se effettivamente stava bene dopo tutti quegli anni, ma Ginny lo fermò minacciandolo di colpirlo con tutti i nuovi incantesimi che aveva imparato quell'anno.

Dopo diversi minuti di silenzio per digestire tutto quello che aveva passato il ragazzo sopravvissuto Felpato chiese. "Quindi ora tu stai facendo finta di essere Harrison County-Potter e James e Lily ti hanno adottato senza sapere che tu sei il loro primogenito? Perché non glielo dici?"
Harry impallidì e con voce ferma spiegò che se lo avessero saputo sarebbero in pericolo e facendogli giurare di non dirlo a nessuno, marcando attentamente la parola nessuno.

"Io vado a preparare del tè, speriamo che le tazze siano pulite..." Fece Ginny lasciando i due da soli. Padrino e figlioccio si abbracciarono e diverse lacrime di gioia scesero silenziose rigando le guance di entrambi.
"Beh, ora ti devo fare un regalo per rimediare di tutti i compleanni e Natali che mi sono perso." Alzando gli occhi al cielo il ragazzo sorrise e si fece scompigliare i capelli.

"Allora Harry," cominciò Sirius con un ghigno inquietante "vedo che ti sei fidanzato e la tua ragazza è piuttosto bella. Dimmi, qualcuno ti ha mai fatto Il Discorso?" Ginny entrò in quel momento con un vassoio e sentendo la frase lo fece cadere a terra cominciando a ridere come una matta, intanto il suo ragazzo era diventato rosso come un pomodoro e in un batter d'occhio si era smateriallizzato con lei ad Hogwarts lasciando il padrino a morire letteralmente dalla risate sul divano.

HARRY POTTER e la dimensione parallelaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora