•CAPITOLO 11•

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Quella mattina mi svegliai presto per due motivi: dovevo andare nei boschi per preparare una sorpresa per Seth ed anche perché dovevo farlo prima che lo zio si svegliasse. Mentre uscivo dalla finestra incrociai Jake che parlava con Quil. "Ehi Ludo cosa stai facendo?" "Non è ovvio? Esco di nascosto da casa. Se zio Billy te lo dovesse chiedere io sto dormendo molto profondamente." "Tutto chiaro, ti copriamo noi." Li ringraziai ed andai a prendere una coperta, un cestino ed altre cose per fare un picnic. Quando ebbi preparato anche il cibo andai allo spiazzo in mezzo al bosco e disposi tutto nel modo più carino possibile.
Seth arrivò a casa di mio zio circa mezz'ora dopo che io fui rientrata in casa. Sentii bussare alla finestra e come la sera precedente lo feci entrare. "Muoviti, lo zio sta andando a pescare e sarà via fino a dopo pranzo." "Ciao anche a te comunque." "Ah già scusa." Gli diedi un bacio veloce sulle labbra e lo tirai per la maglia fuori di casa.

Alla radura:

"Wow è un posto bellissimo! Ehi ma cosa c'è laggiù?" Sorrisi in modo innocente e gli dissi: "Oh niente, solo una cosa che ho preparato questa mattina." Ci avvicinammo alla coperta e al cestino da picnic ed una volta che fummo seduti Seth disse:"Wow è davvero bellissimo! Ma a che ora ti sei alzata per preparare tutto questo?" Sinceramente non lo sapevo neanche io ma non mi interessava. "Sinceramente non lo so, però spero che ti piaccia. " Osservai il mio lavoro e mi sentii fiera di me stessa: sul prato verde c'era una bellissima coperta bordeaux con sopra due cuscini e un cestino che conteneva quello che si poteva definire un brunch.
Seth aveva uno splendido sorriso stampato sulle labbra, a quella vista non resistetti alla tentazione e lo baciai. Lui, colto alla sprovvista dal mio gesto, cadde per terra trascinandomi con sé. Cademmo entrambi sulla coperta ridendo e continuando a baciarci. Le sue mani calde si insinuarono sotto alla mia maglietta ed io iniziai a borbottare tra un bacio e l'altro. "Seth... Lo sai... Che voglio andarci piano..." "Lo so, stai tranquilla, non ti toccherei mai contro la tua volontà." Continuammo a baciarci per un po' e poi ci staccammo per mangiare qualcosa.
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Dopo il picnic ci sdraiammo sulla coperta abbracciati. "Questa era la tua sorpresa, non è molto ma mi sembrava una bella idea. Non è niente in confronto al tuo regalo ma volevo ricambiarti il favore. Ti è piaciuta? "  "Certo che sì la adoro. E poi mi piace fare le cose in modo clandestino, mi fa sentire come il protagonista di qualche film!" Gli sorrisi e lo abbracciai forte,  ma proprio in quel momento, sentimmo un rumore di passi proveniente dalla foresta. "Ma è possibile che non siate capaci di lascairci un secondo in pace!" Dalla foresta però, al posto di Quil, Embry e Jake, spuntò Sam. In imbarazzo io e Seth ci mettemmo a sedere e lo salutammo a testa bassa. "Oh, ehm... Ciao Sam. Scusaci, pensavamo che fossi... Ah non importa." L'alpha si avvicinò a noi e ci guardò dalla punta della testa alla punta dei piedi. "Ragazzi il branco ha dovuto ricacciare di nuovo la vampira rossa dal nostro territorio, e voi non eravate lì a darci una mano perché stavate qui a sbaciucchiarvi! " Noi ci guardammo le punte dei piedi senza dire niente. "Adesso trasformatevi e venite con me." Ci spogliammo e ci trasformammo. Senza guardarci e senza dire niente. Quando Sam aveva ragione aveva ragione. Se fossi restata a casa come aveva detto zio Billy probabilmente sia io che Seth saremmo potuti essere utili al branco. Mi sentivo in colpa ma cercai di lasciar perdere e mi concentrai sui boschi.
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Arrivammo al deposito abbandonato di tronchi e lì Sam iniziò a parlare di quando, in quei giorni, avremmo dovuto essere attenti e vigili, a causa delle continue invasioni da parte della Fredda.
Quando l'alpha ringhió tutti abbassammo la testa in segno di rispetto tranne mio cugino che, come al solito, sfidava l'alpha. Non ero nel branco da molto tempo ma in quel piccolo lasso di tempo avevo capito che Jake non si sentiva costretto a portare rispetto a Sam per qualche assurdo motivo. Lasciai perdere e tornai a concentrarmi su quello che stava dicendo Sam.
«...E in quanto a voi, Ludovica e Seth, se vi becco ancora una volta a sbaciucchiarvi in mezzo ai boschi quando noi abbiamo bisogno d'aiuto... Beh sperate che non vi trovi. Mi sono spiegato!?» «Certo Sam, scusaci.» Tutti i lupi iniziarono a pensare  simultaneamente e nella mia testa si formò un enorme caos di voci, molte delle quali non riuscivo a distinguere. Riuscii a capire poche cose tra cui d'argomento di cui stavano discutendo Jake e Quil: stavano parlando di quello che poteva star combinando la Fredda dai capelli rossi.
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Io e Seth, dopo aver ottenuto il permesso di Sam, tornammo alla nostra radura e ci ritrasformammo e ci rivestimmo per poi fare una passeggiata nel bosco. "Scusa, mi ero scordata che poteva esserci il problema del branco."  " Tranquilla non fa niente: Sam è sempre stato così severo. Non preoccuparti, adesso siamo qui solo io e te." Aveva ragione, eravamo solo noi due e nessuno che ci avrebbe più disturbati. "Sono molto contenta di aver passato questa giornata con te. Non avrei voluto passarla in altro modo. " Lo salutai con un bacio sulla guancia e gli dissi che ci saremmo rivisti presto e me ne andai. Mentre tornavo a casa di mio zio riflettei sul mio rapporto con Seth: ero sicurissima che, anche se non fossi diventata una licantropa, e non avessi avuto l'imprinting, ci saremmo messi insieme lo stesso. Certo, magari ci avremmo messo più tempo e avremmo litigato sul perché se ne andava sempre quando Sam chiamava e sul perché non si ribellava ma saremmo stati lo stesso una bella coppia.
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Dopo essere tornata a casa feci finta di essermi appena svegliata ed andai in cucina con una finta faccia assonnata. " 'Giorno, che ore sono?" "È l'una e un quarto. Hai dormito tanto. Jake mi ha detto che Sam è venuto qui e si è arrabbiato perché te ne sei stata a dormire mentre gli altri avevano bisogno di te." "Non avevo sentito i loro ululati, stavo dormendo davvero profondamente." Mio zio annuì e mi chiese se avessi fame. Io dissi di no e lui disse che sarebbe andato a riposarsi in camera sua. Io annuii e andai da Jake per ringraziarlo di avermi coperta. "Non c'è di ché, questo ed altro per la mia cugina preferita." "Ma sono la tua unica cugina!" "Touche."

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Ciao Divergenti vi è piaciuto il capitolo?
Se sì lasciate una stellina ed un commento.
Questa è la prima parte del capitolo che sarebbe venuto troppo lungo quindi l'ho dovuto dividere.
Ci vediamo al prossimo, baci!
~Ludovica~ 

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