The white wolf

•CAPITOLO 23•

Avvertenze:
In questo capitolo sono presenti scene a sfondo sessuale. Se la cosa potrebbe urtare la vostra sensibilità non leggete.

Mi stavo scervellando per capire di cosa volesse parlarci Sam: magari aveva notizie di Jake, o forse aveva scoperto qualcosa riguardo ai lupi femmina, oppure aveva delle novità sulle sanguisughe. "Ehm Ludo, potresti evitare di chiamarli così? " "Oh è vero. Scusa Seth, ci provo." "Fratellino come fai ad essere amico di uno di quei cosi? Insomma sono freddi, sono degli assassini e... Beh non saranno mai come noi. " "Leah lascia stare i pregiudizi, loro, o almeno Edward, sono simpatici ed anche molto colti. Hanno vissuto più di chiunque altro al mondo ed hanno imparato delle cose che si imparano solo dopo molto tempo; come ad esempio l'autocontrollo che a molti di noi manca.  Non capisco perché dobbiate avercela con loro a prescindere. Non hanno fatto niente di male... Beh almeno non i Cullen." "Seth! Sono nostri nemici naturali, non possiamo essere loro amici! Le nostre specie si sono sempre odiate e sempre si odieranno! Solo perché tu voi giocare a fare il perbenista non vuol dire che loro siano buoni! Loro uccidono per mangiare, uccidono esseri umani e, anche se ora, i tuoi adorati Cullen si cibano di animali non pensare che non abbiano ucciso in passato; sono sicuro che tutti loro sono degli assassini. Adesso muovetevi." Quando l'alpha ti rimproverava per una cosa non potevi contraddirlo neanche se l'avessi voluto; proprio per quello Seth non osò rispondere a Sam.
"Okay, scusa Sam. Siamo vicini, dovremmo essere lontani solo un altro paio di chilometri ormai." Eravamo quasi arrivati al vecchio deposito dei tronchi. Quando arrivammo trovammo lì trovammo tutto il branco riunito intorno a Sam... Ma soprattutto trovammo qualcuno in particolare che non avrei mai pensato di trovare."Jake sei qui! Non pensavo che saresti tornato!  Ci sei mancato tanto e zio Billy era in pensiero per te!" Sapevo che mio cugino se n'era andato perché sapeva che in ogni caso quel vampiro avrebbe trasformato oppure ucciso Bella, e lui sapeva anche che era contro il nostro Patto; perciò, se fosse stata trasformata, sapeva che avrebbe dovuta ucciderla con i suoi stessi artigli. Sapevo però che per lui non era questione di legge o no; era una questione di cuore. Jake sapeva che non sarebbe riuscito a trattenersi dall'uccidere Edward Cullen davanti ad Isabella; se fosse stata ancora viva.
"Finalmente qualcuno che riesce a capire ciò che penso e ciò che provo. Grazie cuginetta. Comunque mi dispiace per la tua zampa e per il tuo collo, ma in quel momento non ragionavo e non pensavo alle conseguenze." "Scusate se vi interrompo ma io vi avrei convocati qui per darvi delle informazioni importanti e non per dare un lieto fine alla vostra storiella." "Hai ragione, scusa Sam." "Allora, oggi vi ho chiesto di venire qui per dirvi due cose: la prima è che Jacob è tornato ma questo lo potete vedere benissimo da soli; siamo tutti molto contenti che tu sia qui. La seconda è una comunicazione riguardante il matrimonio di Isabella Swan ed Edward Cullen. Voglio dire delle cose a quelli che sono stati invitati, ovvero Jacob, Seth, Ludovica e Leah. Vi chiedo di stare particolarmente attenti a quello che succede. Mentre voi controllerete la situazione, diciamo dall'interno, noi  circonderemo il perimetro e ci assicureremo che non ci siano ospiti indesiderati appostati di nascosto in attesa di fare la loro mossa. Adesso io penso che voi vogliate tornare alla vostra festa quindi siete liberi. Andate!" Rigraziammo Sam e tornammo tutti di corsa sulla spiaggia.

Alla festa:

"Beh, sono contenta che Jake sia tornato. Mi dispiace, però, che Sam lo costringa ad andare al matrimonio della ragazza e di farlo soffrire ancora di più; Jake ci tiene davvero a quella ragazza ed invitarlo penso che sia stato un gran colpo basso. Di sicuro sarà stata un'idea di Edward! " "Concordo con te." "Ahi che male! Queste scarpe mi stanno facendo malissimo ai piedi. Posso stare senza scarpe?" "Certo, tanto siamo in spiaggia." "Non vedo l'ora di andare a dormire; questa sera sono stanchissima e domani sarà di nuovo una giornata pesante: dovrò andare a comprare un vestito, dovrò anche passare a casa di mio zio per andarlo a trovare, dato che non lo vedo da ieri pomeriggio, e poi dovrò farmi aiutare da tua mamma e da Leah con il trucco e i capelli. Voglio già sapere come mi pettinerò e come mi truccherò domani, almeno saprò già a cosa andrò in contro." "Beh allora se sei così tanto stanca non ti darò la sorpresa che ti avevo preso..." "Aspetta! Sorpresa!? Che genere di sorpresa?  E poi perché mi hai fatto una sorpresa? Non è il mio compleanno!" "E quindi? Dove sta scritto che io non posso fare un regalo alla mia ragazza?" "Dillo di nuovo." "Che cosa?" "Che sono la tua ragazza." Seth si avvicinò a me e sussurrò a due centimetri dalle mie labbra: "Sei la mia ragazza." Quanto mi piaceva sentirglielo dire. Mi piaceva sapere che ero la sua e di nessun altro e che lo stesso valeva per lui. "Ti amo." Seth mi sorrise e mi diede un bacio. "Allora vuoi la tua sorpresa o no?" "Certo che la voglio, amo le sorprese!" "Bene, allora quando andiamo a casa dovrai coprirti gli occhi e aspettarmi in camera." "Mi stai facendo pensar male." "E chi ti dice che io non stessi allundendo proprio a quello?" Arrossii e scossi il capo.