•CAPITOLO 21•

1.3K 59 5
                                    

Ero curiosa di sapere di cosa avessero parlato il mio ragazzo e il mio alpha. "Sam mi ha chiesto chi fosse la donna che è venuta qui questa mattina." Io alzai gli occhi al cielo e sbuffai. Ovviamente aveva visto mia madre dai pensieri di mio cugino quando se n'era andato. "Tu cosa gli hai detto?" "Gli ho detto semplicemente la verità, però lui ha paura che lei scopra il nostro segreto."  "È impossibile, lei ne è totalmente all'oscuro." "Non ci giurerei." Sbiancai improvvisamente. "Che cosa intendi dire?" "Intendo dire che la sanguisuga che legge nel pensiero l'ha incontrata per strada e ha sentito i suoi pensieri." "Okay e quindi?" "Lei si sta facendo delle domande: domande riguardo a noi e a chi siamo. Si sta chiedendo perché Jake gira in pantaloncini e a petto nudo, perché noi indossiamo dei vestiti estivi, si sta chiedendo se la storia del tatuaggio è vera e si sta anche chiedendo chi è Sam, penso che lo conosca perché deve averlo incontrato con Emily, e perché è quasi sempre insieme a dei ragazzi molto più piccoli di lui e soprattutto cos'è successo alla sua ragazza." Io mi misi le mani nei capelli e feci un lungo respiro profondo. "Che cosa possiamo fare?" "Sam ha proposto di ucciderla..." "NO! Noi non uccideremo MIA madre!" "Aspetta aspetta, lasciami finire di parlare. Ho detto che non avrei permesso che tua madre venisse uccisa, e così siamo giunti alla conclusione che sarà meglio levarle tutti i dubbi e dirglielo. Però dovremo assicurarci che lei non dirà niente. Sam ha detto che se lei dirà anche solo una parola riguardo alla nostra natura allora la ucciderà a sangue freddo." Io annuii silenziosamente e rimasi a guardare le coperte riflettendo su quel ricatto. Ovviamente non potevamo opporci dato che Sam era più grande di noi ed anche il nostro alpha, però non mi andava a genio il suo ricatto. Seth si accorse che ero giù così mi abbracciò stringendomi tra le sue braccia mentre mi lasciava morbidi baci sul collo. Ci sdraiammo abbracciati e ci addormentammo in quella posizione.

Il giorno seguente:

Stavamo aspettando l'arrivo di mia madre ed entrambi eravamo agitati. Avevamo deciso di farla entrare in casa e offrirle un caffè come se nulla fosse e poi, dopo poco, le avremmo chiesto di seguirci fuori casa. Fuori uno di noi due si sarebbe trasformato e l'altro avrebbe cercato di spiegare a mia madre come stavano le cose. Verso le dieci del mattino sentimmo i passi di mia madre e il campanello. Le andai ad aprire e non appena la vidi il mio cuore mancò un battito a causa dell'ansia. La abbracciai e provai a calmarmi. "Ciao mamma come stai?" "Sto bene grazie, e voi?" "Stiamo bene, vieni Seth sta facendo il caffè." Mia madre mi seguì in cucina dove c'era Seth intento a versare del caffè in tre tazzine. "Vuole dello zucchero signora?" "No, no, tranquillo. E chiamami Katherine." Il mio ragazzo annuì sorridente e porse il barattolo dello zucchero mia madre. "Ehm... Mamma senti io e Seth dovremmo parlarti di qualcosa. " "Okay, cosa mi dovete dire?" "Sappiamo che ti stai facendo delle domande, su di noi, sui nostri tatuaggi, sul perché andiamo in giro con magliette a manica corta e pantaloni corti. Un nostro... Conoscete ci ha messo al corrente delle tue congetture e quindi abbiamo pensato di darti una risposta a tutte le tue domande." Mia madre era rimasta in silenzio tutto il tempo ma solo in quel momento riprese a parlare. "D'accordo, allora datemi le risposte che cerco." Io e Seth ci guardammo e annuimmo. "Prima di darti le risposte ho delle richieste: primo devi darmi, solo per ora, tutti i dispositivi con cui puoi fare foto, video oppure registrare, dopo li riavrai." Mia mamma un po' confusa mi consegnò il suo telefono e si tolse la giacca per mostrarmi che non aveva nient'altro con sé. "Grazie, secondo ti chiedo di ascoltarmi anche se quello che vedrai e che sentirai potrebbe sembrarti strano o impossibile. Terzo... Devi giurare che non dirai mai niente a nessuno di quello che vedrai ora. Una persona, una specie di nostro capo, ci ha detto che per te non ci saranno delle belle conseguenze se racconterai qualsiasi cosa di quello che vedrai o di quello che noi ti diremo." Mia mamma annuì titubante e così le dissi di seguire me e Seth fuori da casa nostra. Lei ci seguì in silenzio con un'espressione che era un miscuglio tra il concentrato e l'impaurito. Per tranquillizzarla le presi la mano e le diedi un bacio sulla guancia, lei mi sorrise in modo da farmi capire che era tranquilla. "Seth per favore potresti  far vedere a mia mamma la risposta a tutte le sue domande?" Il mio ragazzo annuì e si allontanò di due metri da noi. Mia madre mi guardava confusa e così io le dissi di restare a guardare e di non spaventarsi. Seth iniziò a spogliarsi togliedosi prima la maglia e poi i pantaloni. Mia mamma cerco di non abbassare lo sguardo ed io cercai di non ridere. Guardai il ragazzo di fronte a noi e annuii. Seth iniziò a tremare, prima più piano e poi più forte fino a quando non si fu trasformato e fino a quando non era a quattro zampe che ringhiava. Mia madre era pietrificata dalla paura così andai vicino a Seth e gli accarezzai il pelo per calmarlo. "Seth è tutto a posto. Tranquillo, tranquillo." Lui, sentendo la mia voce si voltò verso di me e si tranquillizzò sdraiandosi a terra a pancia in giù. "Questa è la risposta a tutte le tue domande: mamma nel nostro sangue scorre il sangue degli antichi Quileute, quelli che derivano dai lupi e che, col potere della magia, possono assumerne la forma di lupi. I nostri tatuaggi rappresentano la nostra appartenenza al branco. Sam è il nostro capo... Il nostro alpha. " "Che cosa siete?" "Dei muta forma, dei lupi mannari, dei licantropi. Puoi chiamarci come preferisci, sappi, però, che noi non siamo pericolosi ma possiamo diventarlo. Ricorda soprattutto però che oltre a noi esistono anche i nostri nemici... "  "I vampiri." "Esatto, noi li chiamiamo i Freddi. Loro sono pallidi, ghiacciati e hanno gli occhi che cambiano colore. Sono neri se hanno sete, rossi se si nutrono di sangue umano o dorati se si nutrono di sangue animale. Ma soprattutto brillano alla luce del sole." Mia madre rimase in silenzio a riflettere sulle mie parole. "Perché Ludovica? Che cos'ho fatto per farti diventare così?" "Tu non hai fatto niente; sono sempre stata così solo che non lo sapevo: il mio lato animale era come... Addormentato prima del mio arrivo qui. Tu non centri, è il mio sangue che mi rende ciò che sono; e non cambierei la mia natura per nulla al mondo." Mia madre rimase in silenzio poi mi fece una richiesta un po' strana: "Voglio vederti... Voglio vederti da lupa." Io annuii senza dire niente ed andai vicino a Seth. Mi spogliai e mi concentrai, iniziai a tremare ed iniziai a sentire davvero molto caldo; pochi secondi dopo mi ritrovai a quattro zampe mentre ringhiavo. "Ludo calmati, stai tranquilla." Mi voltai verso Seth ed annuii muovendo su e giù la mia grande testa bianca. Mi voltai verso mia madre e le andai vicino. Lei indietreggiò involontariamente così mi sedetti e mi sdraiai con la testa in mezzo alle zampone bianche. Lei si avvicinò titubante e lasciò che la sua mano rimanesse qualche centimetro sopra la mia testa. Vedendo che non si osava ad accarezzarmi alzai leggermente il capo e lo strofinai contro la sua mano. Lei rimase a bocca aperta. Io iniziai a mordicchiarle la maglia e a tirarla e mia madre iniziò a ridacchiare piano. "Allora non siete dei mostri." Io scossi la testa e sbuffai. Mi voltai verso il mio ragazzo ma non lo vidi, provai a sentire i suoi pensieri ma non ci riuscivo, in quel momento capii che si era ritrasformato. Mi scostai dal tocco di mia mamma e presi in bocca i miei vestiti. Corsi nel bosco qualche metro più avanti e mi ritrasformai e mi rivestii. Tornai da mia madre e l'abbracciai. Seth ci raggiunse poco dopo e, quando mi staccai da mia mamma, mi cinse con un braccio le spalle. Le spiegammo anche dell'imprinting, delle cicatrici di Emily e dei Cullen. Alla fine della nostra spiegazione Seth le propose di andare a casa della ragazza di Sam;  mia mamma accettò.

A casa di Emily:

"Questa è casa di Emily." "Molto carina... Mi spiegate perché siamo venuti qui?" "Adesso ti presenteremo il branco e la ragazza del nostro alpha." Mia madre annuì un pochino spaventata ma, quando le presi la mano, uno sguardo determinato cancello quello spaventato e così entrammo."Ciao ragazzi, abbiamo portato qui la mamma di Ludo. Lei sa tutto di noi. Bene, signora le vogliamo presentare il branco: lui è il nostro alpha, lascio la parola a lui. " "Salve signora, io sono Sam e loro sono Quil, Embry, Paul, Jared e Leah la sorella di Seth. Dovrebbe esserci anche Jacob ma l'ho mandato a fare un lavoro per me e quindi non sarà presente per ora.
Penso che sua figlia le abbia già raccontato tutto di noi." "Sì, mi ha detto tutto." "Bene, penso che lei sia anche a conoscenza del patto che abbiamo stretto con sua figlia e il suo ragazzo." "Sì, sono al corrente anche di questo." "Bene, comunque lei è la mia fidanzata, Emily." Mia madre guardò Emily e le sorrise. La ragazza del nostro alpha le porse la mano e mia madre gliela strinse. Mi avvicinai piano a mia mamma e le ricordai piano di non fissare la ragazza anche se non mostrava di essere in imbarazzo o infastidita. "Piacere Emily, io sono la mamma di Ludovica." "Molto piacere signora. Io sono Emily la ragazza di Sam e la mamma di tutti questi casinisti." Paul e Jered si intromisero nel discorso. "Casinisti noi? Ma se siamo sempre buoni buoni!" Emily li ignorò e porto in salotto un'enorme teglia. "Ragazzi ho preparato la pizza! Servitevi pure, ma, mi raccomando, non fate troppo casino." Mia madre era confusa, pensava che si riferisse al fatto del rumore. "Perché non possono fare rumore?" "Oh no, non mi riferivo al rumore. Sua figlia non gliel'ha detto? Loro lupi quando mangiano tendono a fare molto molto casino, non per il rumore, ma perché mangiando tre volte più di noi e quindi tendono a sporcare un po'... Beh un bel po'." Mi ero scordata di dire questo particolare a mia mamma, però se ci avesse visti mangiare avrebbe subito capito. "Oh non lo sapevo, mia figlia non mi aveva detto niente. Comunque credo che tra tutte le cose che mi abbia rivelato oggi questa piccola dimenticanza possa essere perdonata." Io alzai gli occhi al cielo per come stava parlando mia madre e poi tornai ad abbuffarmi vedendo che aveva fatto amicizia con Emily e che, finalmente, potevo stare tranquilla e smettere di preoccuparmi per lei.
**********
Passammo tutto il pomeriggio al fiume col branco dato che Sam ci aveva dato la serata libera a tutti. Io e Seth facemmo tardi come la maggior parte dei ragazzi più giovani del branco. Quella sera andammo a dormire a casa nostra senza sapere che quella sarebbe stata una delle ultime sere che avremmo passato a divertirci con Jake per un po' di tempo.

---------------------------------------------------------

Ciao Divergenti, vi è piaciuto il capitolo?
Se sì lasciate un commento ed una stellina.
La mamma di Ludo ha finalmente scoperto la vera natura di sua figlia e di Seth.
Non l'ha presa molto male.
Adesso vado, ci vediamo al prossimo capitolo.
Baci!
~Ludovica~

The white wolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora