•CAPITOLO 36•

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La mattina seguente io e Seth saremmo partiti per l'Italia ed io non potevo essere più in ansia: continuavo a fare e disfare le valigie perché avevo paura di dimenticarmi qualcosa e tutte le volte che controllavo il telefono aggiungevo una sveglia per essere sicura che non ci fossero problemi. "Seth, siamo sicuri di aver messo tutto in valigia?" Il mio ragazzo alzò gli occhi al cielo e mi abbracciò stringendomi a sè sospirando. "Ludo, è la decima volta che mi fai questa domanda; credo di essere stato chiaro le altre nove volte quando ti ho detto di sì." Io annuii e sospirai per poi stringere più forte Seth. "Scusa, hai ragione..." "Che cosa ti preoccupa piccola?" Io sospirai nuovamente e mi allontanati da Seth per poi sedermi sul nostro letto. "È solo che per me questo viaggio è molto importante; io ho già conosciuto tutta la tua famiglia e tu hai conosciuto solo mia madre... Voglio solo che tutto sia perfetto." Seth annuì e si sedette vicino a me per poi prendermi le mani stringendomele tra le sue. "Ludo, io ti assicuro che fino a quando farò questo viaggio con te tutto sarà perfetto... E poi tua cugina ci sta per portare a vedere i Queen e per di più in prima fila!" Io risi ed annuii per poi dare un bacio sulla guancia Seth. "Grazie Seth, sei il migliore." Non appena ebbi pronunciato quella frase realizzai cosa avevo detto e mi schiaffeggiai mentalmente; se l'ego di Seth era grande dopo quella frase era cresciuto di un buon 20%. "Grazie, grazie, so di essere fantastico!" "Adesso smettila di vantarti oppure ti lascio qui!" Seth si mise a ridere e mi abbracciò per poi alzarsi e spogliarsi rimanendo soli in boxer. "Adesso abbiamo due opzioni: possiamo farlo, oppure possiamo andare a dormire come una coppia di nonnini." Io guardai il mio ragazzo per qualche secondo e poi scoppiai a ridere. "Sai benissimo che non possiamo; domani dovremo svegliarci alle cinque e mezza del mattino." Il mio ragazzo sbuffò ma annuì per poi sdraiarsi vicino a me e spegnere le luci.


All'aeroporto:

Ovviamente Seth era riuscito a svegliarsi in ritardo nonostante le numerose sveglie e stavamo per perdere l'aereo; oltre alla sua incredibile lentezza mattutina avevamo dovuto aspettare che mio cugino ci passasse a prendere con la macchina dato che non potevamo trasformarci a causa delle numerose valigie. "Seth io ti avevo detto di metterti una sveglia, adesso siamo in ritardo!" Seth sbuffò e mi aiutò a tirare fuori le nostre valigie dalla macchina di mio zio. "Grazie zio Billy, ci vediamo presto!" Io e Seth iniziammo a correre in direzione del nostro gate senza aspettare i saluti di mio zio.

In Italia fuori dall'aeroporto:

Fortunatamente nonostante il nostro
ritardo io e Seth eravamo riusci a salire sull'aereo in tempo e, in quel momento, eravamo atterrati in Italia. "Wow, in Italia per fino gli aeroporti sono belli!" Io guardai Seth per qualche secondo per poi scuotere la testa e prendere la mia valigia. "Devi aspettare di vedere la città; a parte le buche della strada Roma è bellissima." Proprio quando Seth aprì la bocca per dire qualcosa sentii qualcuno urlare il mio nome e, quando mi voltai, vidi mio zio Giovanni e mia zia Marcella che stavano correndo verso me e Seth.   "Ah Seth, mi sono dimentica di dirti che loro sino parecchio... Rumorosi, ecco." Proprio in quel momento mio zio e mia zia si fermarono davanti a noi per poi abbracciarmi forte. "Ah bela de' zio, ci sei mancata tantissimo! Guardati, sei cresciuta così tanto!" Io diedi un bacio sulla guancia sia a lui sia a mio zio per poi iniziare, per la prima volta da quando mia madre mi era venuta a trovare, a parlare in italiano. "Zio non sai quanto io sia felice di rivedervi! Comunque lui è Seth, il mio ragazzo." Seth in quel momento mi chiese cosa stesse succedendo ed io gli spiegai tutto quello che io e mio zio ci eravamo detti. "Zio potresti parlare in inglese? Seth viene dall'America e non sa una parola in italiano." Mio zio annuì e poi si rivolse a Seth squadrandolo dalla testa ai piedi. "Beh, devo ammettere che non sembri uno strano... Sapevo che mia nipote avrebbe scelto qualcuno di intelligente." Proprio quando tirai un sospiro di sollievo mio zio si avvicinò maggiormente a Seth e gli lanciò un'occhiataccia. "Tuttavia, anche se mi sembri uno a posto sappi che se ferirai in qualsiasi modo la mia nipotina ti farò saltare i denti." Io alzai gli occhi al cielo e Seth annuì stranito cercando di non sembrare intimidito. Per fortuna in quel momento mia zia Marcella intervenne e salvò la situazione. "Io comunque sono la zia di Ludovica, mi chiamo Marcella." Seth strinse la mano a mia zia e le sorrise timidamente ed in quel momento tirai un secondo sospiro di sollievo. "Adesso andiamo, nonna Pina ha fatto le lasagne, le melanzane in pastella ed i supplì; rischiamo che diventino freddi." Io Seth annuimmo per poi prendere le nostre valige e sistamarle nel cofano della macchina dei miei zii.


A casa:

Dopo quasi quindici minuti di viaggio più o meno silenzioso io ed i miei zii eravamo finalmente arrivati a casa loro. Non appena fummo abbastanza vicini alla porta d'ingresso sentii abbaiare e mi fermai dietro alla porta. "Avete preso un cane?" "Sì, si chiama Spettro; è un cucciolo ma è già molto grande, crediamo che sia un incrocio con un San Bernardo." Io annuii e Seth mi strinse la mano; alla riserva non c'erano cani e non sapevamo se l'amico peloso dei miei zii avrebbe reagito bene o male alla nostra presenza nel suo territorio. Non appena fummo entrati in casa un bellissimo cucciolo di cane saltò addosso a mio zio ed io sorrisi per poi abbasarmi ed accarezzarlo; stranamente aveva reagito bene alla mia presenza ma, purtroppo, iniziò a ringhiare a Seth. "Spettro stai buono!Scusatelo, non ha mai fatto così." In quel momento io saltai in braccio a mio cugino Alessandro e, per fortuna, lui mi prese al volo. "Ciao Ludo, 'mazza se sei cresciuta! Sei bellissima come sempre." Quando mio cugino mi ebbe rimessa a terra il suo sguardo si posò su Seth. In quel momento non potei fare a meno di notare quanta differenza di altezza ci fosse tra i due ragazzi: mio cugino era un giocatore di basket e, di conseguenza, era un metro e novanta mentre Seth, grazie alla crescita accelerata, era un metro e ottanta. Nonostante il mio ragazzo non fosse basso la differenza tra i due era impressionante. "Tu devi essere Seth, io sono Alessia; la cugina di Ludo." Io corsi verso mia cugina e la abbracciai stretta per poi staccarmi da lei lentamente. "Amore mio quanto sei bella, mi sei mancata così tanto!" Io abbracciai nuovamente mia cugina per poi allontanarmi da lei e tornare vicino a Seth. "Miei cari zii e miei cari cugini vi volevo presentare, ufficialmente, Seth: il mio ragazzo." I miei cugini lo salutarono con una stretta di mano ed un sorriso per poi trascinarci nella piccola cucina. "La nonna Pina è dovuta andare via per una visita medica ma ha promesso di venire a salutarti." Io annuii e dopo aver preso le mie posate iniziai a mangiare di gusto il fantastico pranzo che i miei zii avevano preparato.
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Il pranzo era passato in fretta ed i miei cugini ed i miei zii rimasero sbigottiti quando notarono che io e Seth avevamo finito tutto il cibo.

"Suppongo che io viaggio vi abbia resi affamati dato che avete mangiato così tanto." Io sorrisi a mio zio ed annuii per poi alzarmi da tavola e stiracchiarmi. "Bella de' zio, che ne dici di portare il tuo ragazzo a fare un giro per Roma? Il Colosseo è bellissimo e se questa è la sua prima volta in Italia deve assolutamente vederlo." Io annuii e dopo aver scusato sia me che Seth trascinai il mio ragazzo in camera nostra per poi buttarmi sul letto sfinita. "Allora, che te ne pare? Intendo dei miei zii e di Roma in generale." Seth si sdraiò vicino a me e mi diede un bacio sulla guancia. "Roma è bellissima, non vedo l'ora di andare a vedere il Colosseo; per quanto riguarda i tuoi zii... Avevi ragione: sono davvero rumorosi!" Io scoppiai a ridere ed annuii per poi alzarmi dal letto e dirigermi verso il bagno che era situato vicino alla camera. "Io vado a fare una doccia, sento che puzzo di aereo." Seth annuì e mi sorrise per poi tirare fuori il suo telefono e scrivere a qualcuno. Quando varcai la soglia del bagno notai che al posto della doccia c'era una bellissima vasca idromassaggio ed in quel momento mi balenò in mente un'idea. "Ehi Seth, puoi venire un secondo?" In pochi istanti il mio ragazzo mi raggiunse e quando mi vidi con solo un accappatoio addosso capì le mie intenzioni e mi sorrise malizioso. "Hai bisogno di compagnia?" Io annuii e mi tolsi l'accappatoio per poi entrare nella vasca ed aprire l'acqua e accendere l'idromassaggio; nel giro di qualche istante spensi l'acqua e mi posizionai nella vasca per poi guardare Seth mentre si spogliava. "Chiudi la porta a chiave." Il mio ragazzo annuì e seguì le mie istruzioni per poi entrare nella vasca insieme a me. In quel momento iniziammo a baciarci appassionatamente ed ero sicura che quel giorno i miei zii ed i miei cugini avessero sentito perfettamente tutto quella che stava succedendo nella loro cera degli ospiti.

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Ciao Divergenti vi è piaciuto questo capitolo più lungo del normale? Se sì lasciate un commento ed una stellina.
Oggi abbiamo visto il viaggio di Ludo e Seth in Italia e abbiamo conosciuto un'altra parte della famiglia di Ludo.
Comunque ci terrei a precisare che Seth e Ludo mi stanno un po' deludendo (anche se li comando io dato che la storia è mia) dato che stanno continuando a fare sesso non protetto. 😒
DOVE PROTEGGERVI COGLIONI!
Bene, dopo questa enorme cazzata vi saluto.
Baci!
~Ludovica~

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