•CAPITOLO 6•

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Rientrai a casa con il sorriso stampato sulle labbra. Ero felice di aver passato il pomeriggio con Seth e piano piano stavo accettando la condizione da licantropa. Quella sera, dopo cena, mia madre mi chiamò come di consueto. "Ciao mamma come stai? " Mia madre era sempre sempre felicissima di sentire la mia voce ed ogni volta che parlavo con lei mi diceva che stavo prendendo sempre di più l'accento americano. "Io sto bene.
Comunque ti capisco se hai cambiato idea e vuoi tornare in Italia. Il sole qui c'è praticamente sempre mentre lì è sempre nuvoloso..." Mia mamma pensava che io volessi tornare in Italia ma si sbagliava, io volevo restare in America! "Beh veramente Forks mi piace, e anche tanto! Certo non è come Los Angeles o Phenix ma mi piace. E poi mi sono già fatta degli amici, qui sono tutti gentili con me." Decisi di omettere il fatto che Sam era l'unica persona non gentile del gruppo. E poi lei non avrebbe mai dovuto sapere niente riguardo la mia vita da creatura della notte. Continuai con il mio discorso come se niente fosse. "Jake e Billy sono così gentili mi chiedono sempre se volessi essere accompagnata a scuola e quando rientro mi chiedono sempre com'è andata. Se non capisco qualcosa mentre faccio i compiti o Jake oppure Billy provano a darmi una mano." Sapevo che mia madre era felice di sentirmi parlare così di suo fratello e di suo nipote perché mi aveva cresciuta da sola senza che io avessi una figura maschile di riferimento. In Italia era il padre di mia madre la mia figura di riferimento ma non avevo mai avuto qualcuno che mi facesse da padre, mentre lì in America, anche grazie alla faccenda del bravo, avevo conosciuto delle persone meravigliose e Jake e Billy mi aiutavano sempre per tutto. Iniziai a raccontarle dei miei nuovi amici senza parlare del fattore soprannaturale ma lei capì immediatamente che c'era un ragazzo di mezzo. "Qui mi trovo così bene..." "Potrebbe centrarci un ragazzo?" Mi aveva sgamata."Beh si!" "Dimmi tutto! Che fa è un atleta? È carino? " "Mamma io credo che tu conosca già Seth Clearwater?" Mia madre restò zitta per qualche secondo ma poi iniziò a straparlare. "Davvero! Seth Clearwater quel ragazzo che ti piaceva tanto quando eri piccola!? Quello con cui giocavi sempre? Che bello sono felice per te!" Wow se ne ricordava ancora. Speravo solo che non avrebbe chiamato la signora Clearwater per farle delle domande strane. Sì certo, Sue sapeva dei licantropi e di tutto il resto però forse non sapeva ancora che suo figlio aveva avuto l'imprinting con quella nuova. Decisi che era meglio mettere in guarda mia madre; d'altronde donna avvisata... "Mamma non chiamerai Sue appena finita questa chiamata per raccontarle strani aneddoti o roba simile. Ti conosco, non provare a negare!" Rimase per qualche secondo zitta e sapevo che aveva spalancato la bocca formando una O con essa. "Uffa! E va bene però almeno posso chiederle qualche cosa su Seth? Tipo che tipo di ragazzo è come si comporta... Sono pur sempre tua madre." Davvero pensava che ci sarei cascata? "No, le puoi tranquillamente chiedere a me queste cose." Non aveva altre opzioni."Va bene... Per caso questo weekend dovete fare qualche cosa? " Mia mamma non stava per chiedermi davvero quello che pensavo mi stesse per chiedere. "Perché mamma? " "Volevo invitarvi qui a casa per mangiare insieme." Dopo che mi fui accuratamente tirata degli schiaffi in faccia da sola le dissi: "Mamma non stiamo neanche insieme e tu vuoi invitarci a cena!? Per di più in un altro continente e in un altro Stato dove LUI non conosce neanche la lingua!?"Ero esasperata. Non potevo crederci! Stavo iniziando a tremare. Sapevo che se avessi continuato a parlare con mia mamma mi sarei esasperata troppo e mi sarei trasformata. Decise che l'avrei richiamata in un altro momento, e magari avremmo parlato di qualche altro argomento che non mi facesse salire il sangue al cervello.
"Mamma ne parliamo un altro giorno... O forse mai. Adesso devo andare sono stanca. Ci sentiamo domani, ciao!" Sentii un rumore dietro di me proveniente dalla finestra; sapevo che era entrato qualcuno ma non avevo paura, anzi sentivo l'adrenalina che mi scorreva al posto del sangue. Ero pronta a colpire con un pugno chiunque si trovasse dietro di me ma poi senti la sua voce."Davvero pensi che ci metteremo insieme?" Era la voce di Seth. Lui era beatamente appoggiato alla mia finestra che si guardava le pellicine sulle mani e sembrava non rendersi conto di quanto fosse imbarazzante per me la sua presenza. Iniziai ad urlare consapevole che ne mio zio ne Jake sarebbero venuti a "liberarmi" dalla presenza di quel dio greco che si era appollaiato vicino alla mia finestra. Ero sicura che per arrivare dove si trovava in quel momento avesse dovuto superare i controlli di Billy e di mio cugino.
"Due cose; primo: nessuno ti ha detto che origliare è violazione della privacy!? E secondo: perché sei in casa di mio zio e soprattutto perché sei in camera mia!?"
Lui non rispose a nessuna delle mie domande ma iniziò a girarmi intorno e, si fermò solo quando si trovò davanti a me a pochi centimetri da me. "Scusa mi dispiace, farò più attenzione la prossima volta. Ah e comunque Jake ha invitato qui il branco; gli altri sono in giardino." Si avvicinò ancora di più a me e si mise a giocare con una ciocca dei miei capelli ormai corti. "Non fa... Niente."Si avvicinò ancora di più e mi chiese: "Sono perdonato?"  Ero completamente convinta di essere diventata rossa come un peperone. Era a due centimetri dal mio viso e mi stava fissando le labbra... O per meglio dire le stava mangiando con gli occhi. In quel momento ero si cura di due cose; primo: volevo che eliminasse quella minima distanza che ci separava. Secondo: era furbo perché sapeva che ero stata presa alla sprovvista e stava sfruttando un mio momento di debolezza per farsi perdonare. "S-si..." Seth si allontanò ancora un po' dal mio viso e disse:"Grazie" Subito dopo aver pronunciato quella semplice parola mi diede un bacio sulla guancia. Ero convinta che mi sarei sciolta in una pozzanghera proprio in quel preciso istante. Dopo qualche secondo di silenzio mi guardò intensamente e mi disse:"Ti va di andarcene da qui e andare a fare una bella nuotata? Il mare è bellissimo di notte." "Ma sei pazzo? Ci saranno due gradi sulla spiaggia! L'acqua sarà congelata!" Fece un sorriso sghembo e disse: "Se ce una cosa che ho imparato in questo breve periodo di vita da licantropo è che la temperatura così elevata ci permette di non avere mai freddo e quindi ci permette di goderci i divertimenti dell'estate anche in inverno quando fa freddo. Allora vieni?" La verità? Ero terrorizzata di farmi vedere quasi nuda davanti a lui. Come ho già detto non ero una che si imbarazzava facilmente ma con lui era tutto diverso. "Vorrei tanto ma non ho il costume..." Lui fece un ghigno e mi mostronun costume semplice nero."Ecco perché, prima di venire qui ne ho rubato uno a mia sorella. Spero che non sia troppo grande... Anzi ripensandoci spero che un po' grande lo sia." Fece un sorriso sghembo ed io afferrai il costume cercando di trattenere una risata. Lo osservai attentamente e vidi che era davvero molto semplice: era un bikini nero con il reggiseno che si intrecciava sul punto dove ci dovrebbe essere stata la scollatura mentre la mutanda era classica e, per mia fortuna, non era ne un perizoma ne una brasiliana. "Aspettami qui." Mi ri chiusi in bagno e mi spogliai completamente per poi provarmi il costume: io e Leah avevamo due corpi diversi, però grazie alla crescita accelerata che si era innescata con la mia prima trasformata mi sarebbe andato bene. Uscii dal bagno con i vestiti addosso e feci una giravolta su me stessa come se Seth avesse potuto vedere attraverso i miei vestiti. "Sai Ludo ho molte qualità ma la vista a raggi-x non è ancora tra quelle... Purtroppo." "Aspettami ai margini del bosco TJ raggiungo tra un minuto." Seth sbuffò ma fece come gli dissi. Mi diressi in salotto e vidi che mio zio era seduto sul divano che si guardava una partita di baseball.
"Ciao zio Billy,  va bene per te se vado a fare un giro sulla spiaggia?" Mio zio mi guardò in modo strano ma senza chiedermi niente ki diede il permesso. Io vidi mio cugino farmi l'occhiolino ed io alzai gli occhi al cielo ridendo.
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Seth aveva ragione: il mare di notte era bellissimo!"Che ne dici? Ti piace?"  "Sì è bellissimo." "E non hai ancora visto me in costume." Io risi e mi spogliai sotto il suo sguardo, che mi bruciava su tutto il corpo, per poi tuffarmi in acqua. Quando riemersi mi rivolsi alla riva e dissi:"Avevi ragione, l'acqua non è fredda!" Diedi le spalle al mio accompagnatore e mi immersi nuovamente per poi rispuntare un po' più avanti di qualche metro e quando guardai verso riva non vidi nessuno. Penaai che Seth stesse per rispuntare dall'acqua ma quando non vidi nessuno iniziai a preoccuparmi. "Seth?" Nessuna risposta.
Dopo qualche secondo sentii qualcosa afferrarmi la gamba e tirarmi sott'acqua. Cercai di liberarmi tirando.un calcio a... Qualsiasi cosa mi avesse afferrata e quando sentii la cosa mollare la presa riemersi tossendo e sentii una risata cristallina dietro di me. La cosa in realtà era Seth che faceva lo stupido."Deficiente mi hai fatta spaventare! " Dissi sputando acqua; lui per tutta risposta mi schizzó nuovamente. Alzai un sopracciglio ed iniziai anche io a schizzarlo. La battaglia di schizzi si concluse con un pareggio.
"Sai mi sono divertita molto di più con te in queste ore che con chiunque altro dei miei vecchi amici in Italia." Seth mi guardò e mi sorrise. Dopo che ebbi pronunciato quella frase si avvicinò e mi abbracciò. Lo strinsi forte a me come se avessi avuto paura che scomparisse.
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Quando mi riportò a casa mi salutò dandomi un bacio sulla guancia. Al mio ritorno tutti erano andati via e mio zio stava già dormendo. Trovai Jake in cucina che mi guardava sorridendo mentre beveva una bottiglia di birra. "Com'è andata?" "Sono stata bene... Molto bene a dire il vero." Jake mi sorrise e mi diede la buona notte. Io mi preparai per andare a dormire e, dopo essermi fatta una doccia ed essermi messa il pigiama, mi coricai nel mio letto addormentandomi con il sorriso sulle labbra.

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~Ludovica~

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