Capitolo 2

13.5K 434 40
                                    

Un rumore fastidioso attirò la mia attenzione: era la sveglia che suonava.
Ma tanto io ero già sveglia da un pezzo, quella notte non ero riuscita a dormire bene a causa dell'ansia, non sapevo cosa aspettarmi dal mio ritorno.

Non era come affrontare il primo giorno di medie, almeno lì avevo anche Cassie, adesso non potevo tornare da lei dicendogli " hey ciao ti ricordi di me? Sono Melinda la tua migliore amica dai tempi dell'asilo, ma non ci siamo più sentite dopo il mio trasferimento a Brooklyn, ti va di tornare migliori amiche per la pelle?" Ma anche no, preferivo evitare una figuraccia già il primo giorno.
Mi girai per vedere che ore fossero e vidi che erano le 7:15, così decisi di alzarmi e prepararmi, misi un jeans stretto e un maglioncino con uno scollo a V, mi truccai con un po' di correttore per coprire le occhiaia, un po' di mascara e il mio rossetto bordoux preferito, poi scesi in cucina e incontrai mia madre intenta a preparare la colazione e Nigel che più che un umano assomiglia ad uno zombie.

<<buon giorno tesoro>> mi salutò lei.

<<buon giorno>> ricambiai dandole un bacio sulla guancia, presi il mio toast e mi avviai alla porta di casa assieme a mio fratello.

<<non vorrai mangiarlo per strada spero!>> mi disse mamma.

<<devo, siamo in ritardo >> risposi indicando l'orologio.

<<ah mamma>> Nigel si fermò alla porta.

<<dimmi tesoro>>

<<mi chiedevo... puoi prestarmi la tua auto?>>  chiese visto che la nostra non era ancora arrivata. Avevamo preso la perente pochi mesi prima e mia madre aveva pensato che per cominciare sarebbe stato meglio utilizzare una macchina per entrambi, anche se questo comportava un litigio ogni volta che dovevamo decidere chi dovesse guidare.

<< va bene, le chiavi sono nello svuota tasche>>

<<grazie ma>> le disse per poi dargli un bacio sulla guancia e uscire definitivamente di casa.

La strada per la scuola era piuttosto vuota quindi ci impiegammo solo 15 minuti per arrivare. Nigel parcheggiò lì davanti, io mi guardai nello specchietto, i capelli erano a posto, il trucco pure Beh avrei detto che andava tutto bene, o forse no, non andava bene niente.

<<tranquilla sei a posto, andrà tutto bene>> mi disse Nigel con dolcezza mentre mi accarezzava il dorso della mano con il pollice.

<<grazie, spero sia così>> gli risposi con un sorriso un po' forzato.

<<non fingere con me Melinda, so benissimo che sei tesa, e non voglio nemmeno immaginare come le roteline del tuo cervello stanno viaggiando velocemente per riuscire ad immaginare quello che potrebbe succedere>> mi disse spettinandomi i capelli con una mano guadagnandosi un'occhiataccia <<ma sono sicuro che andra meglio di come immagini, Sei una ragazza forte Melinda e nel caso tu te lo dimenticassi... beh hai il fratello più figo del mondo pronto a ricordartelo in ogni momento>>

<<wow, quanta modestia>> risposi alzando gli occhi al cielo e ricevendo un colpetto sulla spalla che Nigel mi dava ogni volta che facevo quel gesto, mi fece inevitabilmente sorridere e smorzare un po' della preoccupazione che mi assillava da tutta la mattina.

Mi decisi e uscii dalla macchina, Nigel mi mise un braccio sulle spalle e con i nostri zaini ci avviamo verso la segreteria, mi sentivo addosso lo sguardo di tutti, ma guardandomi in giro constati che era solo una mia impressione perchè tutti si stavano facendo i fatti propri, non prestando la minima attenzione a noi. Il nostro ingresso in segreteria fu accompagnato dal suono della campanella che segnava l'inizio delle lezioni, vidi subito la signorina Stuart dietro la sua scrivania che si stava guardando le unghie. Era la bidella della nostra vecchia scuola media, e quando agli intervalli si intratteneva a parlare con noi studenti,mi ricordo che continuava a dire che quel lavoro era provvisorio e che di lì a poco avrebbe avuto un incarico più alto e aveva ragione, adesso era la segretaria del preside.

SunshineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora