Capitolo 31

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Tornare a scuola dopo le vacanze era sempre stato un trauma, ma quell'anno fu più traumatico del solito. Con tutte le novità che erano successe in quel breve periodo sentivo solo il bisogno di prendermi un attimo di tregua per riflettere bene su tutto.
Inutile dire che quella mattina mi alzai di mala voglia, mi trascinai giù dal letto e mi vestii con i vestiti che molto intelligentemente mi ero preparata la sera prima. Indossai un jeans nero con sopra una maglietta rossa a maniche lunghe, mi truccai semplicemente con mascara e eyes-liners, mi allacciai le vans bordeaux ai piedi, presi lo zaino e scesi le scale per raggiungere gli altri membri della famiglia in cucina.

<<buongiorno famiglia>> salutai entrando nella stanza. Mio fratello era seduto vicino all'isola ad ingozzarsi di cereali, mia madre era ai fornelli a preparare Dio solo sa quale bontà e Max era seduto di fronte a Nigel che leggeva il giornale mentre beveva il suo caffè, strano visto che di solito era sempre al lavoro a quell'ora.

<<buon giorno>> mi risposero in coro. Mi sedetti di fianco a Max, mi versai anche io del caffè nella tazza posta di fronte a me e presi due biscotti preparati da mia madre il giorno prima, quei famosi biscotti per cui mi ero procurata una scottatura sul medio della mano destra che avevo ancora violaceo.

<<mm... le azioni della Guliam & co sono calate oggi>> annunciò Max felice. La Guliam & co, era l'azienda che faceva concorrenza a quella di Max, la Global Association, erano sempre stati in conflitto, si litigavano tutti i clienti fin da quando erano state fondate parecchi anni prima.

<<è un bene no?>> chiese Nigel con le gocce di latte che le cadevano dal labbro.

<<pulisciti e non parlare a bocca piena>> dissi passandogli un tovagliolo, lui ridacchio divertito dopo aver inghiottito i cereali che aveva in bocca per poi passarsi il pezzo di carta sulle labbra.

<<è un bene si, Nigel>> concordò Max con quello che mio fratello aveva detto prima. <<è un po' che non passiamo un po' di tempo assieme, che ne dici di andare a fare due tiri a baseball oggi pomeriggio?>> gli chiese lui.

<<mi piacerebbe molto>> rispose Nigel entusiasta all'idea.

<<bene, oggi pomeriggio verso le 3?>> gli richiese Max

<<è perfetto, noi usciamo da scuola alle 2:30>> gli rispose Nigel <<ah, però se prendo io la macchina Melinda non puoi più tornare indietro>> mi fece notare.

<<oh non preoccuparti, chiederò un passaggio a qualcuno>> lo rassicurai.

<<perfetto allora>> concluse mio fratello finendo i cereali e alzandosi da tavola, anche io bevvi il mio ultimo sorso di caffè e mi alzai.

<<tieni Melinda, nel caso vi venisse fame, dai quest'altro a tuo fratello>> mi disse mia mamma dandomi due sacchetti con dentro dei biscotti per me e Nigel.

<<grazie mamma, sei la migliore>> risposi dandole un bacio sulla guancia.

<<questa l'ho sentita troppo volte>> disse lei ridendo e tornando ai fornelli.

<<ciao Max, ci vediamo sta sera>> salutai prima di prendere il giubbotto e uscire dietro Nigel, ci avviammo alla macchina e appena salimmo accesi l'aria calda per riscaldare l'ambiente all'interno della vettura.

<<tieni idiota, questi sono per te, me li ha dati la mamma>> gli dissi passandogli i biscotti

<<e io dove dovrei metterli nana?>> mi chiese lui, aprii la tasca piccola davanti allo zaino che si trovava tra le mie gambe e ci infilai il sacchetto contenente i biscotti mentre Nigel faceva la retro ed usciva dal vialetto.

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