Capitolo 35

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<<Bethany?>> chiesi avvicinandomi, lei alzò la testa di scatto spaventata e tirò su col naso.

<<ciao>> mi rispose asciugandosi il viso e guardandomi con gli occhi rossi e lucidi.

<<cosa ti è successo? Cosa ci fai qui? È successo qualche cosa di grave?>> le chiesi spaventata.

<<te lo spiego quando saremo dentro, mi fai entrare per favore, sono qui fuori da 2 ore e mi si è congelato il sedere a forza di stare qui seduta>> mi disse sfregandosi la mano sul pantalone.

<<certo, Nigel apri la porta per favore>> gli dissi lanciandogli le chiavi. Entrai in casa con Bethany dietro e lasciammo i giacconi sull'attaccapanni.

<<vuoi qualche cosa da bere? Cioccolata, te, caffè..>> chiesi dirigendomi in cucina.

<<un te grazie>> mi rispose sedendosi sull'isola. Annuii e mi misi subito all'opera con il pentolino.

<<anche per me grazie>> disse Nigel entrando anche lui in cucina.

<<sì signore>> gli risposi mettendo più acqua nel pentolino. <<allora Bethany, vuoi dirmi cosa ci fai qui?>> le chiesi incrociando le braccia al petto.

<<io..io.. non so da dove iniziare>> rispose ricominciando a singhiozzare, guardai mio fratello in cerca di aiuto.

<<okay Bet, parti con il dirci se zia Rose sa che sei qui>> disse lui piano.

<<no, non lo sa. Sono scappata ieri e ho preso il primo aereo per Seattle, non sapevo dove altro andare, volevo solo allontanarmi il più possibile da quella famiglia di traditori>> ci rispose lei arrabbiata mentre le lacrime le colavano sulle guance.

<<vuoi dirmi che nessuno sa che sei qui?>> lei annuii in risposta. <<Bethany, ma ti rendi conto che i tuoi genitori ti staranno cercando disperati?>> le chiesi preoccupata.

<<io non ci conterei, non si saranno neanche accordi della mia assenza>> rispose lei alzando le spalle.

<<Bethany vuoi spiegarmi cosa hai fatto?>> le chiesi alzando la voce.

<<cosa ho fatto io? Perché devo sempre essere stata io a fare qualche cosa di sbagliato? Perché almeno per una volta non posso essere io la vittima?>> mi rispose lei alzando la voce più di me.

<<allora spiegami, se ci giri in torno non posso aiutarti!>>

<<sono stata adottata va bene!!>> mi urlò addosso lasciandomi senza parole. Io e Nigel lo avevamo supposto per scherzo qualche anno prima, ma non credevamo che questa cosa potesse essere vera. Mi sedetti anche io sull'isola e restammo in silenzio fino a quando Bethany non decise di continuare con il suo racconto.

<<l'ho scoperto tre giorni fa, non avevo ancora realizzato il tutto, quindi non volevo ancora chiedere spiegazioni, in casa si comportavano tutti come se fossimo una famiglia felice, come se i segreti tra noi non ci fossero, come se non mi avessero mentito per 17 anni... Poi ieri ho deciso di chiedere spiegazioni e loro hanno avuto il coraggio di smentire il tutto e quando gli ho mostrato i foglio dell'adozione che avevo trovato nello studio di papà... di Trevor, mi hanno solo detto che gli dispiaceva, che mi hanno nascosto tutto per proteggermi perché mi vogliono bene, ma la cosa che mi fa più arrabbiare è che Faith lo sapeva... mia sorella lo sapeva e non mi ha mai detto niente, sapeva che io non appartenevo a quella famiglia...>> disse mettendo la testa tra le mani e singhiozzando forte. Io mi avvicinai e l'abbracciai, lei inizialmente riluttante, si girò verso di me e si accasciò sul mio petto piangendo, mi dispiaceva così tanto per lei, tutto quello in cui aveva vissuto fino ad ora era una falsa.
Restammo così per un po', io in piedi e lei seduta appoggiata a me mentre si dava ad un libero sfogo, Nigel intanto aveva finito di preparare il te.

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