Quel giorno era il mio diciottesimo compleanno e io non avevo mai desiderato che passasse tanto in fretta quanto quell'anno. Mi alzai e dei brividi di freddo mi arrivarono fino alla schiena non appena i miei piedi toccarono il pavimento freddo, andai in bagno e feci la mia solita routine mattutina, tornai in camera indossai un jeans e un maglione bordeaux, scesi di sotto e trovai un foglietto attaccato al frigo "sono andata al lavoro, ci vediamo quando torno" era firmato sia da Max che da mamma, ma molto probabilmente lo aveva scritto lei e lui lo aveva firmato quando lei era già uscita. Lo presi, lo accartocciai e lo lanciai nel cestino facendo canestro.
<<seee 20 punti per Melinda Clark>> urlò Nigel entrando dalla porta della cucina, sorrisi e uscimmo di casa diretti a scuola.
Mi ero già stancata di stare ad ascoltare la lezione, così feci finta di fissare il professore mentre parlava quando in realtà stavo pensando ai fatti miei.
Finalmente erano finito le prime tre ore di lezione, ne mancavano solo due. Ci avviammo nell'aula di letteratura e prendemmo posto, ovviamente io ero vicina a Ivy.
<<scusami ancora Mel, non volevo farti stare male>> si scusò lei. Ecco perchè oggi era così silenziosa, mi aveva soltanto salutato e si comportava in modo strano.
<<oh tesoro non devi sentirti in colpa, non potevi saperlo>> le risposi cercando di farle capire che on me l'ero presa.
<<bene ragazzi oggi analizzeremo un nuovo libro>> cominciò la professoressa tutta frizzante, stava per aprire bocca quando qualcuno bussò alla porta.
<<avanti>> disse lei scocciata, odiava essere interrotta nel mezzo di una lezione.
<<salve professoressa, volevo chiederle se potevo lasciarle qualche alunno dato la professoressa di chimica si è assentata all'ultimo>> spiegò il preside aspettando la sua risposta.
<<certo preside, possono andare a sedersi là in fondo all'aula>> rispose la prof indicando i posti proprio dietro me e Ivy. Il preside fece entrare due ragazze e due ragazzi, poi guardò qualcuno che però io non vedevo perchè era furori dalla classe.
<<anche tu Foster andiamo, nessun altro ti vorrebbe nella sua classe>> disse spingendo in classe Duncan, che appena mi vide mi strizzò l'occhio, abbassai gli occhi imbarazzata mentre le immagini della sera prima mi scorrevano davanti agli occhi.
Dopo il nostro bacio non avevo intenzione di incrociarlo nemmeno per sbaglio, il piano era quello di evitarlo come la peste, ma a quanto pare avevo fatto qualcosa di male in un a vita precedente perchè me lo ritrovassi tra i piedi.
Avevo passato gran parte della notte a rimuginarci sopra, era stato bello, non potevo negarlo, ma era stato un errore che non doveva ripetersi. Tanto non c'era neanche da prendere in considerazione l'eventualità che ciò accadesse, la fama di Duncan lo precedeva e sapevano tutti che una volta stato con una ragazza, passava ad un'altra.
<<è bello sapere quello che pensano i professori di me, grazie Harold>> disse Duncan al preside mentre gli tirava delle pacche sulla spalla destra. Come poteva il preside accettare di essere chiamato per nome da un alunno qualunque.
<<Foster quante volte ti ho detto di non chiamarmi per nome>> disse il preside esasperato. Duncan rise e passò in mezzo ai banchi come se stesse facendo una sfilata.
ah non cambia mai, sempre il solito montato. Si fermò al banco dietro il mio e fissò il ragazzo che si era seduto lì.
<<che vuoi Duncan?>> chiese quest'ultimo.
<<vorrei sedermi qui>> rispose indicando il posto con un cenno della testa.
<<c'è un posto anche lì, perchè vuoi sederti proprio qui>>
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Sunshine
RomanceCOMPLETATA Melinda Clark sta tornando nella sua amata Seattle dopo quattro anni di separazione, non era mai stata una ragazza che vedeva di buon occhio i cambiamenti, ma nella sua vita ce ne erano stati così tanti e dolorosi che quella pausa le era...