Capitolo 18

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Tutta la gente intorno a me si alzò in piedi contrariata da qualche cosa che aveva detto l'arbitro, sentivo urla provenire da tutte le parti, in oltre quelli dietro di me continuavano a tirarmi ginocchiate sulla schiena.

<<ma insomma cosa diavolo è successo?>> chiesi sbuffando a Terry che stava osservando il gioco con attenzione.

<<non ho capito neanche io>> mi rispose corrugando le sopracciglia.

<<Almeno non sono l'unica a non capirci un'accidente>> risposi ridendo.

Nigel e gli altri ragazzi ci avevamo costretto ad andare alla loro partita quella sera, mentre i piani miei e delle ragazze era quello di stare sedute sul mio divano, mangiare schifezze e piangere davanti al famosissimo film "via con il vento" che quella sera avrebbero trasmesso in tv. Da quello che avevo capito la partita durava 80 minuti più il tempo di recupero, per fortuna che stava per finire.
Mi concentrai ad osservare mio fratello che buttava a terra ogni ragazzo che gli si presentava davanti, ma la mia attenzione molto presto si concentrò su qualcun altro, ossia il quarterback della nostra squadra, che guarda caso era Duncan Foster. Sembrava che quel ragazzo volasse da quanto correva veloce. Lanciò il pallone ovale e subito dopo tutta la gente intorno a noi si alzò esultando e urlando.

<<abbiamo vinto>> esultò Ivy alla mia sinistra, la nostra squadra si riunì in mezzo al campo e i 15 giocatori si saltarono addosso esultando, era tanto che non vedevo così felice mio fratello, sorrisi anche io vedendolo così.

<<da cosa lo hai notato?>> chiesi ovvia, lei sollevò scoppiando a ridere.

<<dai raggiungiamo i ragazzi>> ci disse Molly mentre si alzava e prendeva la borsa con se, ci alzammo con lei e scendemmo dagli spalti per raggiungere la porta dello spogliatoio, nel momento in cui ci stavamo avvicinando, i ragazzi uscirono già lavati e profumati con i loro vestiti normali addosso.

<<andiamo a festeggiare>> urlò Tom prendendo Terry in braccio facendola girare su se stessa per poi baciarla, si vedeva che si amavano dal modo in cui si guardavano, un giorno anche io avrei voluto che qualcuno mi guardasse con così tanto amore.

<<allora hai visto che bella partita>> mi disse Nigel tutto contendo mentre mi metteva un braccio sulle spalle.

<<si si e poi tu sei stato bravissimo quando hai fatto... punto?>> quell'affermazione mi uscii più come una domanda. Una risata risuonò alle mie spalle facendomi voltare e sorrisi impercettibilmente quando vidi che a ridere era stato Duncan.

<<hey Nigel vieni un attimo>> Gli urlò Ryan che era davanti a noi di qualche metro, mio fratello mi guardò sorridendo e raggiunse Jack con pochi passi grazie alle sue gambe lunghe.

<<vedo che ti intendi molto di rugby >> mi derise Duncan affiancandomi.

<<oh si mi piace molto capire e vedere mio fratello che si fa quasi ammazzare da ragazzi grossi come armadi, senza togliere niente a Nigel ovviamente, anche lui è un'armadio>> cominciai a divagare, sotto il suo sguardo divertito.

<<mi credi un armadio?>> mi chiese lui con un ghigno sulla faccia.

<<non ho detto te in particolare>> gli spiegai.

<<si, ma hai parlato di giocatori in generale, e io sono un giocatore>> ribatté lui sempre con il suo ghigno sul volto, che mi ricordò molto il mezzo sorriso che aveva durante quell'episodio in classe, questo ricordo mi fece arrossire subito, cosa che lui noto all'istante.

<<perchè sei tutta rossa raggio di sole?>> mi chiese corrugando le sopracciglia

<<niente>> risposi velocemente.

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