• Black Candy •

Cap 7 -La bambina

(C/p) -> colore preferito.
(F/p) -> frutto preferito.
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Un colpo alla porta mi fa cadere dal letto.

Ma perché? Perché non posso dormire?

Velocemente, mi alzo da terra, e mi allontano.

Un altro colpo, più forte.

Un altro ancora.

Pare la vogliano buttare giù a spallate.

Ma dove cavolo è Sally??

Al terzo colpo, la porta si spacca, e una mano guantata spunta fuori.

Bloccata sulla parete più lontana, mentre la mano cerca la maniglia, faccio vagare lo sguardo freneticamente per la stanza, per trovare un'arma, il cuore che mi pulsa in gola.

Lo sguardo mi cade sul piatto metallico, che ieri ho usato contro Jeff.

La mano trova la maniglia. Io mi fiondo verso il piatto, e ritorno alla parete, nascondendolo dietro alla schiena.

La porta si apre.

Aspetto, trepidante...

- Perché non rispondevi?  - mi chiede Mary Sue The Killer, mentre Jane cerca di liberare la mano dal buco fatto con il pugno.

Ancora attaccata al muro e con il piatto in mano, fisso con occhi a uova fritte le due ragazze, l'adrenalina pompata dritto nel cervello, che oltre a svegliarmi, mi impedisce di dire qualsiasi cosa.

Jane, finalmente libera, sospira e mi passa le scarpe che ieri avevo posato davanti all'ingresso.

- Tra poco sarà pronta la colazione. Vestiti e scendi, ok? Sally ti aspetta. - dice Mary, mentre cinge i fianchi di Jane.

Se ne vanno.

Sconvolta, mi lascio cadere a terra, ancora tremante, la schiena contro il muro.

Cavolo, non avevo una sveglia così da quella volta in cui il figlio del il mio vicino si è messo a giocare con la fionda.

Cerco di rimettermi in piedi, e con le ginocchia di gelatina vado verso la sedia su cui ho posato la felpa e la maglia.

Dovranno prendere una decisione sulla faccenda dei vestiti, non ho intenzione di indossare questi fino al giorno della mia morte.

Vestita e con i capelli non pettinati, scendo le scale, attenta a dove metto i piedi.

Non voglio cadere di nuovo.

Il suono di posate tintinnanti e il brusio di voci assonnate mi comunica che la colazione è ancora in corso.

- Era ora! Vieni, forza, sono le due! -
-... Che? -

Ma quanto ho dormito...?

- Sono le due del pomeriggio! Su, muoviti! Gli altri stanno già facendo colazione! -
-Io e te abbiamo un concetto diverso per "colazione"- dichiaro, mentre Sally preme le manine sulle mie gambe, nel tentativo di farmi muovere. 

Entro nella sala da pranzo, e osservo il lunghissimo tavolo carico con tanto di quel cibo da far impallidire anche i più bravi organizzatori matrimoniali.

Sally mi guida verso due sedie, occupate da Homicidal Liu e Laughing Jill, evidentemente al termine del pasto.

Noto ora una cosa che ieri, troppo scioccata(o forse solo troppo scema) non avevo visto.

Due ombre simili a due umanoidi, si avvicinano alle tazze e alle posate sporche lasciate dalle creepypasta, che ora si stanno dirigendo all'uscita.

Le raccolgono, puliscono e riapparecchiano, per poi offrirci i posti, ora liberi.

- Sono delle ombre manovrate da KageKao - mi dice Sally, mentre ci sediamo - Immagina questa villa come una specie di società, basata sul dare e sull'avere. - una bambina con una brutta ferita in testa, posa una bottiglia di latte sul tavolo, e io strillo, attirando l'attenzione delle creepypasta vicine a me.
La piccola mi fa un gesto di scuse, e si allontana.

Sally mi appoggia una mano sulla spalla, e io le sorrido, imbarazzata per la mia stessa reazione.

- Ogni Creepypasta qui ha il dovere di contribuire alla vita comune. C'è chi offre dei servitori, per pulire e cucinare, c'è chi si occupa di sorvegliare il bosco, qui intorno, chi porta alla villa ogni notte un quantitativo di cibo, che siano viveri o carne umana... -

Alla frase carne umana, la gola mi diventa secca, e lo stomaco si gira leggermente.

Nell'alzare la tazza del latte vedo una caramella avvolta in carta argentata, vicino al cucchiaio.

Velocemente, la prendo e la mangio. La nausea mi passa, così com'è venuta.

Wow. Devo capire dove si prendono.

-... In cambio riceviamo protezione, cibo, acqua e, in generale, un posto in cui stare, oltre che a una specie di assicurazione, nel caso uno di noi venga catturato da uno di voi. -
- In che senso? -
- Sei mesi fa Eyeless Jack è stato sorpreso e bloccato da due poliziotti, mentre rubava del cibo, per sé e per noi. Durante il viaggio in macchina per portarlo in centrale, è stato notato da Seed e The Rake. Seed ha dirottato l'automobile e ha ucciso i polizziotti, The Rake ha parlato con BEN e Jeff, per cancellare almeno le prove... Elettroniche, come le registrazioni delle telecamere e le trasmissioni registrate, e per portare via i cadaveri. Niente prove, niente problemi. Più o meno. -

-... The Rake sa parlare? E la macchina? -

- L'abbiamo bruciata. E, si, sa parlare, ma non lo fa spesso. Non ne ha bisogno. -

Non so se sentirmi sollevata o meno dalla cosa. Beh, almeno ora so che implorargli pietà non deve essere del tutto inutile.

Nell'appoggiare la tazza, sento qualcuno tirarmi la manica.

È la bambina di poco fa.

Mi chino su di lei, sorridendogli. Voglio farmi perdonare per la scena di poco prima.

La piccola mette le mani nelle tasche del vestitino, e le ritira fuori piene di caramelle, ognuna di un colore diverso. Le sorrido, e prendo quella (c/p). Lei rimette in tasca le caramelle rimanenti, e mi fa un grosso sorriso, per poi andarsene, diretta verso la cucina.

Mentre Sally si alza, metto in bocca la caramella. Sa di (f/p).

Mi dirigo verso l'uscita della sala, e ascolto Sally, che mi spiega il programma di oggi.

Forse la permanenza qui non sarà tanto male.

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