Cap 25 - Proiettili

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Capitolo a note sdolcinate e un pò demenziali in arrivo al tavolo uno!!

Beh, è il minimo, i capitoli scorsi sono stati un pò pesanti!

Cosa è successo?
Ve la faccio brevissima: dopo un tentativo di stupro da parte di Alex e di alcuni uomini suoi amici, Jack ha fatto la sua comparsa, facendo il culo a tutti e salvando la nostra protagonista!

Ora rimane un problema. Come faranno con quei dannati proiettili che Alex ha sparato contro al nostro clown preferito prima di morire in modo atroce?

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- AAAAAAAAHHHH!! -

Oh, non di nuovo...

- Ooops, ehehehe!! -

E. J. è bloccato dentro con Jack. L'estrazione dei proiettili si sta rivelando più complicata del previsto.

- E questo che cosa sarebbe?!? Da quanto tempo è qui?!? -

- Non vuoi saperlo! -

Immagino che non dovrei lamentarmi più di tanto. Alla fine è colpa mia.

- Che cos'è questa roba?? -

- Non vuoi saperlo!! - sento Jack sghignazzare a pieni polmoni.

- Volete fare più piano?!? - faccio io, in direzione della porta.

Le risate di Jack si bloccano, e cade un silenzio tombale.

- Finalmente... - sospiro.

Uno strillo acutissimo risuona per tutta l'infermeria, e io salto sulla sedia, quando vedo E. J. fiondarsi fuori dalla porta.

- Che cavolo fai?? -

- Mi sono solo avvicinato a lui!!  -

- Jack, piantala di fare l'idiota!! - strillo.

- Solo se vieni di qua a stringermi la mano! - urla lui di rimando.

- No! -

- Bene, mettiti i tappi,che parte la lirica!! - ride lui.

- Ho cambiato idea!! - strillo, saltando in piedi.

Varco la soglia, ed E. J. mi segue a ruota.
Alla vista delle ferite mi blocco, orripilata.

- Oddio... - mormoro

- Sto morendo (T/n)! Sta diventando tutto nero! Presto, dichiarami il tuo amore e baciami, prima che la luce riesca a raggiungermi! - Ridacchia, gesticolando con le mani.

Mi avvicino a Jack, ignorando la sua recita, e l'irritazione di E. J., occupato a cercare le pinzette.

- (T/n)! Presto! Le braccia stanno già perdendo la sensibilità! -

- Perché c'è così tanto sangue? - chiedo a bassa voce. Una persona normale sarebbe già morta per delle perdite del genere.

- Ha delle sacche impiantate sottopelle. Non è suo. È un semplicissimo attrezzo di scena.-
Commenta, tranquillo.

- Avevi programmato di essere accoltellato?- gli chiedo scioccata, mentre lui diventa serio.

- Si, ma avrei sopportato il dolor-   -.

- Non lo provi neanche, Jack. - commenta E.J., mentre mi ficca fra le mani un coltello. - Levagli quei vestiti. Ora sono solo d'intralcio. -

Sbarro gli occhi.

Sei diventato scemo??

Con la coda dell'occhio, vedo Jack accomodarsi sul cuscino, mentre E.J. sistema i ferri sul tavolo di fianco al letto.

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