In casa non c'era.
L'uomo e la donna lo avevano cercato dappertutto, anche nell'orto e al limitare del bosco vicino casa, ma non c'era traccia del loro bambino.
«Secondo te potrebbe essere andato dentro il bosco?» chiese Roisin, agitata, continuando a gettare occhiate al bosco alle sue spalle «Secondo te potrebbe essere andato lì? E magari si è perso? E...»
«No, no» la rassicurò Kieran, risoluto «Di sicuro non è andato nel bosco. Non è mai andato oltre il limitare e una persona spaventata non va in posti che non conosce»
«Bene... allora... quando è uscito?»
«Beh» osservò l'uomo, grattandosi il dietro della testa «Siamo stati tutto il pomeriggio con Margaret e non abbiamo una porta sul retro... siamo stati tutto il tempo vicino all'unica uscita, non può essere scappato...»
«Non tutto il pomeriggio» sussurrò Roisin realizzando quello che poteva, raddrizzandosi e girandosi verso suo marito «Noi... dopo che è arrivato il becchino, noi siamo andati in un'altra stanza. I-io non ho chiuso la porta. Rory non era in grado di dire no o cercare di scappare... oh no. No... è tutta colpa mia!»
«Tu pensi che...?» Kieran impallidì, poi il suo viso si chiazzò rapidamente di rosso «Adesso... adesso è ora di farla finita!» ruggì. Roisin si limitò ad annuire, accigliata. Non ne poteva più. Perchè doveva essere tutto così... intollerabile? Non avevano appena deciso che avrebbero condotto una vita normale e felice, come ogni altra famigliola?
«Maledetto becchino!» Imprecò di nuovo ad alta voce l'uomo
«Non è bene sparlare della gente assente» constatò una voce alle loro spalle. Era poco più che un respiro, ma bastò a fare scorrere dei brividi lungo la schiena di Kieran.
L'uomo si girò, sgranando gli occhi.
«Tu...» disse in un soffio.
Sheridan non rispose e si voltò a guardare in alto, con il cappuccio tirato sui riccioli rossi. Il cielo aveva assunto una sfumatura bellissima nel tramonto, indorando la volta e imporporando appena le nubi. Il rosso si presentava agli occhi sfumando dolcemente intorno al disco rosso, troppo basso, del Sole all'orizzonte. Era bellissimo.
Lei sospirò.
«Il Sole sta tramontando... sta arrivando la notte. Non è sicuro per voi convivere con le ombre».
Era il discorso più lungo che Roisin le avesse mai sentito fare, ma lo stesso non valeva per Kieran, il quale aveva cominciato a fare respiri brevi e irregolari, come se fosse terrorizzato.
E, in effetti... lo era.
Roisin guardò il marito, accigliata, poi prese il coraggio a due mani e fissò l'incappucciata, aprendo la bocca per parlare. Gli occhi verdi della donna catturarono i suoi, anche se sembrava non fosse sua intenzione: le sue iridi di un colore impossibile continuavano a sondarla da capo a piedi, lentamente, come se stesse sfogliando i suoi pensieri. Quelli di Roisin erano calamitati, e la madre quasi si scordò di parlare; poi sentì le dita del marito che si stringevano attorno alle sue, e ricordò.
«Che cosa vuoi?» Riuscì ad articolare infine «Cosa sei venuta a cercare qui, Sheridan?».
La becchina non rispose subito. Sembrava esitante a parlare, come se, con un sola parola, avrebbe potuto tradirsi. Come se ogni lettera fosse stata una lettera in più di quella che avrebbe dovuto dire. Alla fine scandì, con lentezza, un'unica parola:
«Contrattare».
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L'Uomo dei cimiteri - Parte 1: il bambino
Viễn tưởng+ESTRATTO (da una storia completa)+ È una notte tempestosa quando Rory Tad, figlio primogenito di due contadini irlandesi, viene al mondo. Nel momento più luminoso della gioia di questa famiglia, alla loro porta bussa qualcuno: sono i becchini del v...