Quella mattina Rory si svegliò come se non avesse dormito proprio.
Aveva dormito poco, in effetti.
Era ancora esausto da ieri. La cena a casa di Pestaferro era un piacevole diversivo: l'atmosfera era calda e amichevole.
Si era seduto accanto ad Haley, mentre Roisin era accanto a Kieran e ai due capotavola Maire e Stiofan, come a rimarcare il possesso della casa, con vicini rispettivamente signora e signor Tad.
La cena non era solo per rinsaldare i rapporti di amicizia che si stavano già rinsaldano da sé, ma anche per festeggiare i grandi guadagni avuti in settimana dal fabbro, il cui nome, a quanto pare, stava divenendo famoso in tutta l'Irlanda.
«Il mio, comunque, è sempre un lavoro di qualità» Constatò Stiofan
«Il mio papà fa i lavori più di qualità di tutti» annuì Haley «Ma lo zio Kieran che lavoro fa non l'ho ancora capito»
«Beve birra» rispose Stiofan, mentre la bimba ascoltava assorta «Specie la mia»
Kieran gli diede uno spintone giocoso «Sono contadino, non ubriacone»
«Ci andiamo vicini, però».
Rory era rimasto felicemente sorpreso dai pasti. Sebbene non gli mancasse mai il cibo, specie con Fenella in giro, non aveva mai avuto del cibo così complicato messo tutto in un solo piatto. Mangiava patate, formaggio e pane, principalmente, o, quando era tempo, le verdurine dell'orto.
Ma quella era carne!
Suo padre gli aveva assicurato che quando Grigione avesse imparato a cacciare avrebbero avuto anche loro più carne in tavola e Rory era stato felice. In verità era soddisfatto anche di poter mangiare quella sul momento, che era senz'altro buonissima.
«Di cos'è?» chiese Roisin, deliziata
«Vitello» annunciò fieramente Maire «Con qualche erbetta aromatica, la vecchia ricetta della mia vecchia mamma, pace all'anima sua»
«Onoreremo la sua memoria con questo cibo» disse Stiofan che, più che il ricordo della suocera, sembrava voler onorare il ricordo del vitello
«Cos'è un vitello?» aveva chiesto Rory
«Un vitello è il piccolo della mucca» aveva risposto prontamente Haley, mettendo in mostra i dentini bianchi
«E tu come lo sai?» indagò Kieran, che vedeva il figlio continuamente umiliato in saggezza dalla bimba del fabbro
«Me l'ha spiegato oggi papà. Mi ha detto "Stai bene attenta Haley"» e fece il vocione, come ad imitare il fabbro « "Oggi mangiamo cose speciali, che abbiamo ospiti, oggi mangiamo vitello" e io "Cos'è il vitello?" e lui "Il vitello è il piccolo della mucca"»
«Ma allora mangiamo cuccioli» disse Rory orripilato
«Si, ma sono cuccioli buoni» disse Stiofan, deglutendo un boccone che aveva particolarmente gustato
«Sono anche buoni?!»
«Non di comportamento, Rory, da mangiare»
«Allora sono vitellini cattivi?»
«Uhm... mangia Rory, mangia».
Il bimbo guardò indeciso il piatto. Non sapeva se aveva voglia di mangiare i bambini delle mucche. Poi gli arrivò una zaffata calda di odore paradisiaco e si disse che, buono o cattivo, ormai era nel suo piatto e se non l'avesse mangiato tutto non avrebbe onorato né lui né la mamma della mamma di Haley. Sarebbe stato solo...
STAI LEGGENDO
L'Uomo dei cimiteri - Parte 1: il bambino
Fantasy+ESTRATTO (da una storia completa)+ È una notte tempestosa quando Rory Tad, figlio primogenito di due contadini irlandesi, viene al mondo. Nel momento più luminoso della gioia di questa famiglia, alla loro porta bussa qualcuno: sono i becchini del v...