L'idea di avere un falco che caccia anche in città e che caccia per gli umani esaltava Rory: se ne avesse avuto uno, non avrebbe mai dovuto preoccuparsi troppo di dove trovare il cibo, avrebbe potuto andarsene in giro per il mondo solo con il suo falco e lui avrebbe catturato da mangiare per tutti e due.
Non che Rory avesse mai voluto scappare con un animale e andarsene da solo in giro per il mondo, intendiamoci, ma l'idea di un animale volante che cacciava per lui esercitava sulla sua mente un incredibile fascino.
Paul carezzò la testa di Rory
«Conosco il padrone del circo» confessò «E, se devo essere sincero, l'intera compagnia circense è qui proprio per parlare con me»
«Ma è fantastico!» esclamò il ragazzino, mentre Haley si avvicinava incuriosita a lui ed al becchino«Perciò ho una cosa da darti» sorrise «A te ed ai tuoi amichetti!»
«Che cosa, zio Paul?».
Il becchino si infilò una mano in tasca e ne estrasse tre piccoli dischetti di legno colorato arancione. Immediatamente, Will protese le mani per prendere il suo, senza alcun timore, e Paul glielo consegnò immediatamente per poi distribuire anche gli altri due.
«C'è un cervo disegnato sopra!» Esclamò il figlio del boia
«A che cosa serve, anche se è bello?» domandò Haley
«Sono dei gettoni per il circo» spiegò l'uomo «Me ne sono fatto dare per tutti e tre, così potete andare a divertirvi insieme. Ci tengo che lo guardiate».
Haley fece per aprir bocca e chiedere come mai lui, lo stregone, voleva che loro si divertissero, ma ricordò con un istante di anticipo che queste domande non si possono fare agli stregoni, men che meno quando ti regalavano dei gettoni per andare al circo.
Da lontano, Kieran fece un cenno del capo in segno di ringraziamento a Paul Grimm.
Il boia, invece, si avvicinò per parlare con il becchino e i due intrapresero un discorso che sembrava interessarli molto, ma che ai bambini non interessava quindi Rory non ne ricordò l'argomento.
In un men che non si dica, appena un'ora e mezza dopo, un enorme tendone colorato di rosso e di giallo era stato eretto e le carrozze erano parcheggiate ai suoi lati. L'ippopotamo, placido, se ne stava in un grosso recinto piuttosto rudimentale e la gente andava e veniva da dentro il tendone.
Rory non vedeva l'ora di entrare, ma dovette aspettare che il sole tramontasse per poterlo fare, quando finalmente il grande tendone fu aperto al pubblico.
Un afflusso di folla, molti altri piccoli oltre loro, cominciò a sciamare verso lo spettacolo. In mezzo a tutte quelle persone, i tre bambini tutti vicini fra loro come a farsi coraggio si sentivano tre piccoli esploratori col cuore in gola.
E, in effetti, era come entrare in un altro mondo.
Rory ebbe l'onore di essere lui ad aprire la fila, e poter scostare con una mano il pezzo di stoffa che si frapponeva fra lui e l'interno del tendone.
Lì, dove sarebbe stato altrimenti buio pesto, erano appese con dei gancetti alle pareti del tendone rinforzato delle fiaccole accese con delle fiammelle che si agitavano allegramente, ognuna al suo posto, come in una danza scoordinata. Gli ricordò istintivamente una delle sue visite a Stiofan.
Il maggior numero erano disposte in cerchio attorno al centro dell'"arena", dove si sarebbe svolto lo spettacolo vero e proprio. Il terreno era diverso rispetto al resto, sembrava che ci fosse della sabbia o della terra secca e granulosa. Era disposto appena più in basso della gradinate che arrivavano praticamente a toccare i bordi dell'arenetta, lasciando degli spazi liberi tra una serie di gradinate e l'altra per fare passare gli spettatori dalle entrate.
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L'Uomo dei cimiteri - Parte 1: il bambino
Fantastik+ESTRATTO (da una storia completa)+ È una notte tempestosa quando Rory Tad, figlio primogenito di due contadini irlandesi, viene al mondo. Nel momento più luminoso della gioia di questa famiglia, alla loro porta bussa qualcuno: sono i becchini del v...