Grigione trottava poco davanti a loro, con il collare borchiato stretto intorno alla gola possente, il pelo ancora un po' brillante d'acqua per il tuffo giù al fiume. Non sembrava invecchiato, anzi, sembrava aver ritrovato vigore con il tempo che passava.
«Ehi! Ehi! Dove vai?» Gridò dietro di lui Rory, quando vide che il cane si stava allontanando troppo.
Grigione girò agilmente su sé stesso e tornò al fianco del ragazzo con falcata ampia e fluida.
Rory aveva già compiuto nove anni, ma non sapeva quanti anni avesse il suo cane, cosa che lo preoccupava parecchio, anche se a vederlo non sembrava proprio vecchio e men che meno moribondo. Grigione (anche se per lui rimaneva sempre Lucifero) era un signor cane da caccia, di quelli che si buttano anche in acqua a recuperare le anatre se necessario e poteva correre veloce quasi come una lepre, anche se quelle ancora gli scappavano e, insomma, bisognava aiutarlo sparando alla preda.
Kieran, però, adesso aveva un fucile, quindi non era un problema.
Adesso che poteva permettersi di mantenerlo, Rory aveva anche un altro cane, Apple, una femmina di setter che gli era stata regalata il giorno del suo battesimo da un amico di suo padre, una cagnolina adorabile grande un quarto di Grigione che sembrava impazzire ogni volta che la portavano a caccia e faceva ridere un sacco Roisin perchè inseguiva le lucertole abbaiando come una pazza.
Rory aveva sempre pensato che non ci fosse molta dignità nel rincorrere le lucertole (dopotutto Lucifero non lo faceva), ma l'aveva sempre lasciata fare perchè suo padre diceva che così facendo si allenava per la caccia. Lei però non era brava come l'altro cane.
Quel giorno, Rory era uscito con i cani giusto per andare a fare un bagno dove il fiume faceva un'ansa profonda e lenta, perchè faceva un caldo insopportabile. Suo padre e sua madre, ora che era cresciuto, lo lasciavano andare più lontano e lui aveva scoperto che c'era un fiume non tanto lontano da casa sua, che era anche il posto da cui Kieran prendeva l'acqua per irrigare i campi, tracciando un complicato sistema di solchi oppure riempiendo grossi contenitori per annaffiare l'orticello vicino casa.
Lucifero amava l'acqua, questo era vero, ma Apple ne andava letteralmente matta e non appena aveva l'opportunità di nuotare si metteva a farlo in modo ossessivo, sgambettava da una riva all'altra velocemente, beveva un po', si guardava in giro con aria esaltata e sembrava che stesse per scoppiare di gioia.
Rory aveva con sé un asciugamano, lo portava sulle spalle, gocciolante: lo aveva usato per asciugare dapprima sé stesso, poi Apple e infine Lucifero, che rimaneva sempre un pò più bagnato, ma tanto era estate.
Ritornato a casa, ritrovò sua madre seduta sul gradino della porta, intenta a dare da mangiare del semolino a sua sorella Tara.
Tara era la cosa più adorabile che Rory avesse mai visto, seriamente. Aveva quattro anni, i capelli castani e i più grandi, bellissimi, occhi verdi che avesse mai visto, ma la cosa che lo incantavano erano le guanciotte morbide, rotonde e rosate che profumavano come qualcosa di buono da mangiare.
«Ciao, soldatino» Salutò sua madre
«Salve madre» rispose Rory, alzando una mano e chinando un po' il capo, rispettosamente «Ti serve aiuto?»
«Ah, no, niente. Però mi pare che ti abbia cercato Will, un po' di tempo fa»
«Un po'?»«Si. Non troppo. Sai, è passato prima... diceva che suo padre deve parlare ad entrambi»
«Ah»
«C'entra niente zio Paul?»
«Si» rispose Rory, mentendo: sapeva che sua madre ormai considerava le imprese del becchino alquanto eccentriche, ma senza dubbio sicure
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L'Uomo dei cimiteri - Parte 1: il bambino
Fantasy+ESTRATTO (da una storia completa)+ È una notte tempestosa quando Rory Tad, figlio primogenito di due contadini irlandesi, viene al mondo. Nel momento più luminoso della gioia di questa famiglia, alla loro porta bussa qualcuno: sono i becchini del v...