41. Scriviti il bene sulla sabbia e il male sulla pietra

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L'uomo nero si allontanò, camminando a passo regolare.

Zio Paul prese Rory per mano, Will si ostinò a rimanergli attaccato di lato e il boia si adeguò gravitandogli attorno dal lato libero, senza toccarlo come per non distrarlo da importanti pensieri.

Il bambino dai capelli rossi ebbe tutto il tempo di calmarsi, e sentì la tensione allentarsi a mano a mano che si allontanava dal circo. Salutò tutti i danesi, senza temere di divenire un peccatore o che gli scivolasse l'anima sotto i piedi.

A sorpresa, Mads decise di abbracciarlo e Rory, anche se non era sicuro di compiacersi del contatto con uno sconosciuto a torso nudo, lo lasciò fare con gratitudine per averlo aiutato contro l'uomo nero.

Il mangiafuoco... non lo mangiava, il fuoco: lo riliberava in una lunga scia e illuminava tutto l'ambiente circostante. Era così, luminoso.

Era la professione più bella di tutte, dopo il contadino e il pastore di pecore.

«No, le più belle sono il mago e lo scrittore... e anche il dottore» Lo contraddisse Will

«Ma non ti piace il lavoro di tuo padre?» rimase sorpeso Rory

«Si, però... non è il più bello»

«Ma tu ne hai detti tre. Non puoi dire che hai detto il "più" bello.»

«Solo per dire il tuo stesso numero di mestieri. Ma il più bello in assoluto è il mago! E sai, credo che diventerò proprio un mago da grande» disse con certezza.

Aveva un che di malizioso nel tono, alla "io sarò un mago, e tu no", ma Rory non se la prese perchè ne era convinto tanto quanto lui.

Lui invece avrebbe fatto il contadino, ma non il contadino analfabeta. Un contadino acculturato. O chissà, forse il becchino, visto che zio Paul era il suo padrino.

Se Will avesse fatto il boia e lui il becchino, avrebbero sempre collaborato... e Haley? Haley sarebbe stata un fabbro come il suo papà, e avrebbe fatto le armi per Will e i cardini anche per le sue bare, così avrebbero lavorato sempre tutti e tre insieme.

Non era sicuro, però di volere che Will uccidesse delle persone. Forse uccidere ti infredda il cuore. Forse, se cominci, non smetti più. Non voleva che Will da grande facesse l'uomo nero.

Il becchino è diverso: loro sono già morti, e il becchino si occupa di aggiustarli e onorarli perché abbiano una buona sepoltura e possano riposare in pace. Aiutano. I boia uccidono.

Alzò lo sguardo verso il padre di Will.

Non sembrava una persona cattiva, magari non aveva avuto scelta nella professione che avrebbe dovuto fare... e non sembrava neanche che fosse sempre smanioso di uccidere le persone: esercitava il suo mestiere e impediva ai criminali di tornare a fare del male alla gente.

Forse, avrebbe potuto dirlo al boia cosa faceva l'uomo nero, e il boia lo avrebbe ucciso per evitare che tornasse a fare del male all'uomo-iena.

No, aveva visto com'era forte. L'uomo-iena poteva spezzare un bastone con la sola forza dei suoi denti, e aveva un bel fisico, atletico, muscoloso. L'uomo nero avrebbe fatto polpette del boia da solo.

«Rory... a che pensi?» Chiese Will sottovoce, con aria preoccupata, ma cospiratoria

«Te lo dirò alla casa, d'accordo?» bisbigliò velocemente Rory, con voce ancora tremante.

Will rimase in silenzio per un attimo.

«Può saperlo anche Haley?»

«No, lei no» Rory scosse la testa «Saprebbe che siamo andati dietro le quinte del circo danese e non ci parlerebbe per almeno una settimana»

L'Uomo dei cimiteri - Parte 1: il bambinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora