~Capitolo 15~

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Ci misi un po' a realizzare cosa aveva appena detto la scienziata.
"Cosa significa?" chiesi confusa e spaventata.
"C-c'è un'altra anima di m-mostro nel suo corpo" spiegò lei.
Io ero ancora più confusa, insieme ad Asriel.

Sapevo che con le spiegazioni di Alphys non ci avrei capito niente, così mi precipitai nella stanza.
Gaster era lì, disteso, come lo avevo lasciato, ma aveva una specie di schermo che ci faceva vedere cosa c'era dentro il suo corpo.
Mi avvicinai per vedere meglio.

Lo schermo era situato sul suo petto.
In alto a sinistra c'era la sua anima.
Un cuore bianco, girato al contrario, proprio come tutti gli altri mostri.
Più al centro invece, c'era un altro cuore.
Anch'esso era girato ma aveva una parte bianca e una nera.
Ma come...?

Alphys ed Asriel entrarono.
Anche il principe, quando vide la seconda anima, rimase sorpreso.
"Di chi è quest'anima?" chiese lui alla scienziata.
"È q-questo il p-punto, n-non lo so..." rispose lei imbarazzata.
Poi capii.
"Asriel, è lui! O lei...comunque è il mostro che cercavamo! Quello che controlla Gaster!" gridai.

Anche Asriel sembrò realizzare.
"C-cosa significa?" chiese Alphys.
"Significa che fin ora, sono stata io a controllare Gaster e a cancellare la memoria a Chara".
Sentita quella voce, ebbi un brivido.
L'anima bianca e nera era scomparsa.
Tutti e tre ci girammo dall'altra parte, da dove proveniva la voce.

Era apparsa una ragazza.
Aveva i capelli lunghissimi, fino a metà schiena, neri come la pece.
Gli occhi invece, rossi come il sangue.
I vestiti, dello stesso colore dei capelli e il maglione aveva una riga grigia.
"Beh? Che avete da fissare? Non avete mai visto un mostro con le sembianze da umano?".
"Tu chi sei?" chiesi, riuscendo finalmente a parlare.
"Oh. Allora avete la lingua! Mi chiamo Jane".
"Sei un mostro...?".
"Si. Anche se non si nota. Ma io non sono solo un mostro. Io sono morta".
A quelle parole raggelai.

"Sei morta....?" fece eco Asriel.
"Esatto. Sono tornata grazie a te" rispose indicandomi "o meglio: grazie a te e a quella sciocca di tua sorella".
"Non chiamare così mia sorella! Si può sapere che vuoi?!" gridai.
"Voglio tornare in vita. Voglio la tua determinazione".

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