32.Nico

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Nico entrò in bagno e chiuse la porta a chiave.
-Lo farai ancora?-
-Certo che si.-rispose Nico avvicinandosi al lavandino.
Aprì lo sportello dove di solito si tenevano i medicinali,e prese la sua adoratissima lametta.
-Sai che mi diverto proprio tanto a vederti soffrire?-
-Si,lo so.-rispose Nico mentre faceva un taglio orizzontale sul polso.
-Ti drogheria anche?-
-No.Jason mi ha tolto tutta la robba.-spiegò il corvino che nel frattempo si procurava altro dolore.
-Ti rendi conto che hai sofferto di più poco fa che adesso che ti stai squarciando la pelle con una lametta?-
-Si cazzo lo so!-rispose Nico in tono alterato mentre si voltava verso quella fastidiosissima voce.
Nico Di Angelo si trovava proprio davanti a lui.
-Non posso credere che tu sia me.-disse il vero Nico.
-Ehy,le coscienze sono molto ma moooolto più fighe delle persone a cui appartengo.-ribatté l'altro.
Nico,il vero Nico,fissò la sua coscienza negli occhi per qualche secondo con aria critica,poi ritornò a tagliuzzarsi.
-Guarda te che cazzo di coscienza mi so dovuto ritrova...-borbottò tra se e se.
-Tesoro,se volevi la coscienza che ti guidava nella giusta direzione della vita,hai sbagliato tutto.Io sono te,il tuo lato psicopatico.Non puoi lamentarti,perché io.Sono.Te.-spiegò "Nico" scandendo per bene le ultime tre parole.
Nico sbuffò e rimise a posto la lametta.
Si sedette sul bordo della vasca e guardò nel vuoto.
"Nico" lo affiancò poco dopo.
-Sono bellissimo...-esclamò tastandosi il viso mentre si guardava allo specchio.
Nico roteò gli occhi mentre un'espressione disperata gli si formava poco a poco sul volto.
Da quando era morto Jeff,questa stupida coscienza lo assillava e la odiava moltissimo.Soprattutto quando si vantava di essere bellissimo.
Qualcuno bussò alla porta e Nico si alzò.
-Sparisci.-ordinò alla sua coscienza.
-Tanto non possono vedermi.Io sono solo un'allucinazione,come mi hai definito tu.-rispose con un sorrisetto.
Nico sbuffò poi aprì la porta.
-Che vuoi Will?-chiese guardando il suo ragazzo.-Hai visto?Non sono scappato.-
-Si,e per questo te ne sono grato,ma...-
"Nico" abbracciò da dietro la sua forma umana e gli sussurrò all'orecchio le seguenti parole:
-Lui ancora non se ne è accorto,ma se io volessi rovinarti,basterebbe che schioccassi le dita e lui se ne accorgerebbe...-
Nico sbarrò gli occhi e infilò la mano che prima stava tagliando dentro la tasca della felpa il più velocemente possibile.
Fortunatamente,Will non si accorse di nulla e continuò a parlare.
-Ah,la sta tirando troppo per le lunghe...-disse la sua coscienza con fare scocciato.-Sirius ha sparato in testa a tuo padre.Fine.-spiegò per poi scomparire.
Nico sentì qualche lacrima solcargli le guance,se le asciugò e svicolò il discorso con un movimento della mano.
-Taci Will.-gli ordinò mentre usciva dal bagno.
Si buttò di peso sul letto e chiuse gli occhi.
-Neeks...-iniziò Hazel ma fu subito interrotta dalla voce della madre adottiva di Nico che lo chiamava dal piano di sotto.
Nico non ebbe neanche il tempo di alzarsi dal letto che sua madre già si trovava in camera.
Aveva dato una spallata a Hazel per passare ed ora lei si stava massaggiando il braccio dolorante.
-Ti prego,ti prego Nico,non fare cazzate.Mi sei rimasto solo tu adesso.-lo scongiurò mentre lo soffocava in un abbraccio.
-Tranquilla mamma,non farò nulla.-la rassicurò lui allontanandola lentamente.
La signora Miller si asciugò le lacrime e poi annuì.
Si voltò,guardò gli altri due ragazzi nella stanza e poi senza aggiungere altro,se ne andò.

             ~ meno 18 capitoli ~

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