Capitolo 18

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CAPITOLO 18

14 Gennaio 2017, Chicago

Il tragitto in macchina fu silenzioso, entrambi presi dai nostri pensieri e ancora scossi per quanto successo.
La mia mente non riusciva a smettere di elaborare quello che Nicholas mi aveva detto, non sapevo se crederci sul serio.
Da come ne parlava lui sembrava che ci fosse più di una semplice amicizia tra di noi e questo mi spaventava tantissimo.

-Siamo arrivati- disse Harry spegnendo il motore dell'auto e rompendo il silenzio che si era creato.
Annuii e uscii dalla vettura.
Mi strinsi le braccia al petto per il freddo, non era stata proprio una buona idea indossare quella giacca di pelle quella sera.
-Vieni- mi fece strada aprendo la porta di casa.
Entrai e il suo profumo mi travolse, aveva impregnato ogni angolo della struttura.
-Puoi andare per prima in bagno, tutto quello che ti serve lo trovi nei mobili- mi disse e quando alzai lo sguardo verso i suoi occhi lo trovai già a guardarmi.
Si era fatto abbastanza tardi e capivo benissimo quanto volesse mettersi a letto e far finire quella giornata.
-Va bene, grazie- mi tolsi la giacca dalle spalle e mi inoltrai nella casa.
Mi sorpresi della pulizia dell'ambiente, doveva esserci sicuramente la mano di una donna dietro tutto quell'ordine.
Entrai in bagno ma mi accorsi subito di non avere qualcosa da mettere per dormire. Restare in jeans sarebbe stato troppo scomodo.
-Harry- lo chiamai aprendo la porta ed entrando nella camera da letto.
Lo trovai di spalle a torso nudo e appena mi sentii arrivare si girò.
Le sue spalle imponenti, il torso muscoloso e coperto di tatuaggi mi fecero arrossire e spostai immediatamente lo sguardo.
-Dimmi- mi rispose con estrema naturalezza, come se fosse un'abitudine.
-Non ho niente da mettere- dissi continuando a sentire il calore sulle mie guance.
-Oh ehm..- mi guardò per qualche secondo pensieroso, poi un sorrisetto malizioso gli incurvò le labbra.
-Puoi dormire anche nuda, se vuoi- mi disse facendo aumentare il mio imbarazzo.
Spalancai la bocca, sorpresa dalle sue parole.
-Che sciocco!- lo rimproverai cercando di sembrare seria ma la sua risata di fronte alla mia reazione mi fece scappare un sorriso.
-Okay mi sembra di aver capito che non vuoi...- tentò nuovamente ma lo fulminai con lo sguardo. -quindi ti do questo- la sua espressione si fece improvvisamente più seria quando si avvicinò al letto e prese in mano uno dei due cuscini, il suo, pensai, ma prima di sollevarlo mi guardò intensamente negli occhi.
Io lo guardavo confusa, cosa pensava di trovarci lì sotto?
E poi, fu come ricevere un calcio dritto sul petto.
Alzò di poco il suo cuscino, afferrò ciò che vi era sotto e con il mio sguardo attento che non si lasciava sfuggire neanche una sua mossa, si avvicinò.
-Quello è..- iniziai a dire ma le parole mi morirono in gola.
-Sì- confermò lui, non distogliendo mai lo sguardo dal mio viso.
Allungai una mano per riprendermi il mio pigiama, non sapevo come potesse averlo lui.
-Quando siamo tornati da Las Vegas, per sbaglio lo avevi messo nella mia valigia- confessò.
Lo guardai e non sapevo neanche cosa stessi provando in quel momento.
Ero confusa ma anche sorpresa, piacevolmente sorpresa.
-Poi è successo quello che è successo e non te l'ho più dato- continuò.
-Oh- fu l'unica cosa che riuscii a dire.
L'aria tra di noi era diventata improvvisamente pesante, la tensione palpabile con le dita.
Osai alzare lo sguardo verso i suoi occhi che mi guardavano già intensamente in un modo strano, come non aveva mai fatto.
Si avvicinò di qualche passo senza distogliere l'attenzione dal mio viso.
Mi morsi il labbro, era così sexy... ma cosa stavo dicendo?
Mi risvegliai da quello strano stato di trance e ruppi la bolla che si era creata.
-V-vado in bagno- dissi e lo vidi fermarsi di colpo, la sua espressione cambiare per poi distogliere subito lo sguardo da me e tornare a fare ciò che stava facendo.
Presi un grosso respiro e tornai nella stanza adiacente, indossai il pigiama che notai addirittura andarmi largo, e tornai nella camera da letto dove Harry, però, non c'era.
Andai allora nel soggiorno e lo trovai intento a sistemare delle lenzuola sul divano.
-Dormirò qui?- domandai. Non chiedevo il trattamento speciale perciò non avrei fatto storie se mi avesse lasciato riposare sul suo divano.
-Non ti faccio dormire qui sopra- mi rispose senza neanche guardarmi negli occhi e continuando a sistemare la coperta.
-Credo che il letto sia abbastanza grande per d-due- ammisi, in un sussurro.
Harry si bloccò di colpo, alzò la testa e i nostri sguardi s'incrociarono.
Mi guardò per qualche secondo poi riprese in mano il cuscino per sistemarlo sul divano.
-Starò bene qui, tranquilla- disse.
-Davvero Harry, dormi con me- dissi e quella che doveva essere un affermazione risultò più una supplica.
-Okay- rispose sospirando.
Non sapevo neanche io in realtà perché lo stessi facendo, tra me ed Harry a stento riusciva ad esserci una conversazione civile senza litigare, figuriamoci cosa sarebbe successo se avessimo dormito insieme.
Però c'era qualcosa che mi attirava sempre verso di lui, ogni volta che qualcosa andava storto non c'era altra persona con cui volessi stare se non Harry.
C'era come un filo rosso invisibile che ci legava sempre e comunque.

Ricordami di amarti. || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora