CAPITOLO 24
Estate 2014, Chicago
Ero tornata a casa da pochi giorni dopo il mio anno di studio all'estero e un pezzo del mio cuore era rimasto in Italia insieme a Jade e James.
Già, perché per loro l'idea di tornare a vivere in America era del tutto improponibile, tanto da decidere di prolungare la loro permanenza in Italia di un altro anno.
Io partii, però, con la promessa che ci saremmo rivisti il più presto possibile.
Quell'anno lontano da casa è stato uno dei più belli della mia vita e lì ho conosciuto persone speciali, con le quali ho mantenuto rapporti di amicizia anche dopo la mia partenza.
Tornata a casa è stato strano abituarsi di nuovo a tutto ciò che prima invece consideravo normale.
Strano ma non per forza brutto.Tornata alla mia vecchia vita, tornarono anche gli amici, Abby, Liam, i compagni di scuola, persino Briana.
Ma quell'anno fuori mi era servito anche ad accettare tutto ciò che mi era successo e andare avanti.
Non avevo ancora perdonato Louis, non ci riuscivo pur volendo, ciò che mi aveva portato via era troppo importante da poter essere dimenticato facilmente e probabilmente non ci sarei riuscita mai.Però avevo capito che provare odio nei suoi confronti faceva solo male alla mia persona, non potevo continuare a stringere i pugni ogni volta che qualcuno lo nominava, cambiare strada quando anche solo sospettavo di averlo intravisto tra la folla e strappare tutte le foto che avevamo insieme e ridurle in piccoli pezzettini così come avrei voluto fare con la sua faccia.
La mia rabbia stava aumentando giorno dopo giorno e non riuscivo più a controllarla, la mia stessa mente e i miei stessi pensieri cattivi mi spaventavano.
Non volevo essere così, dovevo essere migliore, per me stessa perché non meritavo d'essere la persona che stavo diventando.
Nel viaggio di ritorno mi ero ripromessa di non stringere più i pugni, di non cambiare più strada e di ignorare le foto rimaste negli album in fondo all'armadio, lontane dai miei occhi.
Per il momento, quello era il massimo che potessi fare.
Con il tempo, però, la situazione migliorò.
Iniziai ad accennargli un sorriso quando mi salutava, nonostante io continuassi ad ignorarlo, fino a quando riuscii anche a rivolgergli la parola.
In tutto quel tempo, Briana cercò il chiarimento tra noi due, mi diceva sempre quanto fosse dispiaciuto e si sentisse in colpa Louis per quanto successo, che l'aveva fatto esclusivamente per suo figlio che nel frattempo cresceva e somigliava sempre di più al padre.
Tra Louis e Briana invece non era nata la storia d'amore che lei sperava ma erano riusciti a creare un bel rapporto di amicizia soprattutto per il bene del piccolo Freddie che meritava di crescere con entrambi i genitori.
Di Zayn, invece non avevo avuto più notizie da quell'ultima volta che parlammo.
Sapevo però che qualche volta chiedeva mie notizie a Niall che si limitava sempre a dirgli che stessi bene.
Non sapevo quali fossero i miei sentimenti nei confronti di Zayn, era stato il mio primo vero amore ma anche una delle delusioni più grandi che avessi avuto dopo Louis, forse semplicemente la mia mente non ci pensava più e il mio cuore aveva smesso di battere all'impazzata pensando a lui.
Non soffrivo più, per nessuno di quei motivi.
-Quindi non è un problema se stasera ci saranno tutti al locale?- chiese conferma per l'ennesima volta Abby.
Quel giorno dovevamo festeggiare il compleanno di Liam e per l'occasione Abby aveva deciso di organizzargli una festa a sorpresa in un pub della città e ci sarebbero stati tutti i nostri amici.
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Ricordami di amarti. || H.S.
FanfictionLa prima cosa che vidi furono i suoi occhi verdi e brillanti che mi fecero arrossire e sentire in imbarazzo per l'espressione volgare che mi ero lasciata sfuggire. Era un ragazzo alto con i capelli ricci e molto sicuro di se ma come potevo biasimarl...